Piccoli passi verso la riapertura del teatro Regina Margherita, il gioiello
di Racalmuto ideato da un allievo del Basile, chiuso nel '64 e in restauro
da circa vent'anni. Adesso, grazie alla sinergia del Comune guidato da
Giuseppe Restivo, la Fondazione Leonardo Sciascia e il Parco Letterario
intitolato allo scrittore, questo scrigno di fine Ottocento tornerà
a rivivere, a novembre, con la direzione artistica di Andrea Camilleri.
Intanto, per anticipare il cartellone teatrale, Racalmuto si anima
di una rassegna estiva, "Aspettando il teatro Regina Margherita", con incontri
letterari, mostre, spettacoli e concerti tra gli angoli più suggestivi
della cittadina di Sciascia con mostre e recital.
«La riapertura del Regina Margherita va a completare un circuito
culturale rappresentato già dalla Fondazione Sciascia e dal Parco
letterario - spiega il sindaco Restivo - Queste prime manifestazioni servono
a cadenzare la riapertura di questo teatro Massimo in miniatura, che Camilleri
pensa di far diventare centro di formazione per maestranze artistiche dell'Agrigentino».
Si comincia sabato alle 18,30 nella sala del Consiglio comunale con
"Album dal palcoscenico" una mostra di immagini e documenti sulla storia
del teatro, che sarà inaugurata dallo stesso Camilleri. La mostra
raccoglie un centinaio di foto dell'edificio, di spettacoli passati e del
restauro conservativo curato dall'architetto veneziano Antonio Foscari.
E sempre sabato, alle 19,30 al castello Chiaramontano, tocca alla lettura
per il teatro, "I botti di Santa Rosalia" di Giosuè Calaciura. Interpretata
da Italia Carroccio, Dario Bonanno, Carmelo Galati, e Sergio Lo Verde,
si tratta di una preghiera alla patrona di Palermo, in forma di monologo.
«Un'invocazione pubblica e collettiva - scrive Calaciura - pensata
in onore della Santuzza, in cui s'inseguono sogni, animali, cibo e una
tormentata e inascoltata richiesta d'aiuto». L'ingresso è
libero.
Laura Nobile