La Repubblica,
ed. di Palermo, 8.3.2002
L'incontro
Camilleri "risarcisce" gli ufficiali dell'Arma "Accanto a Montalbano
anche un carabiniere"
Ha scelto come alter ego il poliziotto Salvo Montalbano e nei suoi gialli
ha spesso ignorato il mondo dei carabinieri. Ieri pomeriggio a Palazzo
dei Normanni lo scrittore Andrea Camilleri ha in qualche modo riparato
a questa mancanza incontrando gli ufficiali siciliani dell'Arma a cui ha
anticipato che nel prossimo romanzo il popolare commissario sarà
affiancato da un carabiniere. L'incontro è stato ideato dal generale
Carlo Gualdi, comandante dei carabinieri della Regione Sicilia che, nonostante
il suo ruolo di vertice nell'Arma, si dichiara un affezionato lettore delle
avventure del commissario Montalbano. «Nel mio primo romanzo ("Il
corso delle cose", edito da Sellerio, ndr) - ha ricordato Camilleri - il
protagonista era proprio un maresciallo dei carabinieri; se poi ho tralasciato
gli uomini dell'Arma è proprio perché un commissario si presta
al più ampio dinamismo narrativo».
La conversazione con Camilleri, che ha avuto per tema "I carabinieri
e io, cittadino e scrittore", fa parte di un ciclo di incontri destinati
agli ufficiali siciliani nell'ambito del cosiddetto programma di «elevazione
del tono dei quadri», avviato dal Comando regionale per migliorare
l'immagine dei carabinieri. Gli ufficiali siciliani hanno già incontrato
nelle passate settimane il cardiochirurgo Carlo Marcelletti e il fisico
Antonino Zichichi.