La Repubblica,
ed. di Napoli, 26.1.2002
VIDEO LETTERATURA. Oggi lo scrittore presenta alla Feltrinelli l'iniziativa
"Il ladro di merendine" su cd rom: l'inchiesta col mouse
GIALLO VIRTUALE
CamilleriMontalbano "Indagine interattiva"
Una produzione tutta siciliana: dalla sceneggiatura al software…
L'autore: "Ci ho giocato, ma ho chiesto aiuto a mia nipote che ha 12
anni"
Accendete il video, puntate il mouse e vi ritroverete nei panni di Montalbano,
con tanto di balaustra sul mare blu. E se non riuscirete a risolvere il
caso, cavoli vostri. «Ci ho giocato anch'io. Da solo però
non potevo, mi sono rivolto a mia nipote che ha 12 anni. Si sa, a quell'età
con i computer sono dei geni…». A parlare come un nonno d'oggi è
Andrea Camilleri, che ha scoperto un videogame molto speciale e molto poco
«globalizzato»: Il ladro di merendine, una delle indagini di
maggiore successo del commissario Montalbano è in libreria sotto
una nuova forma, né audiolibro, né ebook, ma un po' l'uno
e un po' l'altro insieme, oltre che un cartone animato degno della migliore
tradizione. Camilleri presenterà la svolta nell'editoria con Antonio
Sellerio e Generoso Picone al megastore Feltrinelli stamattina alle 11.30
in anteprima ed esclusiva napoletana.
Produzione tutta siciliana, dalla sceneggiatura al software, con la
supervisione dello stesso autore, molto divertito dalla trovata. Ecco come
un bestseller è diventato cdrom e «videogioco». Veramente
è la seconda volta: l'anno scorso Sellerio aveva già prodotto
un cartone interattivo come questo, tratto da Il cane di terracotta. Un'idea
vincente, che ha avuto la menzione d'onore al Bologna New Media Prize 2001
e ha venduto 25 mila copie. Sellerio, che con Camilleri è abituato
a mezzo milione di copie per ogni nuova uscita di Montalbano, ha dato corpo
e voce in questo modo a un commissario fisicamente diverso da Luca Zingaretti,
dalle guance scavate, con baffi e capelli scompigliati, ma parla più
o meno come lui (romano che ha imparato a parlare vigatese): gli attori
che prestano la voce ai personaggi, disegnati da un cartoonist dal tratto
vicino a Hugo Pratt, sono tutti siciliani, come le musiche e gli splendidi
paesaggi, gli stessi che si vedevano nei film con la regia di Alberto Sironi.
A realizzarlo è stata la Im*media di Palermo, progetto di Pillo
Esposito Lavina, illustrazioni di Luigi Ricca, voci di Gigi Borruso, Antonio
Silvia e Maria Cucinotti. Il cofanetto, che non tradisce la solita elegante
grafica di Sellerio, costa 18,59 euro, gira su Pc e Mac, contiene oltre
200 minuti di animazione, 60
minuti di musica, un vocabolario di vigatese e persino 11 ricette,
oltre alle schede di approfondimento che si debbono al Camilleri Fan Club.
La storia del Ladro di merendine è quella del contemporaneo ritrovamento
di due cadaveri senza nessuna apparente connessione, che dà luogo
a due inchieste che si ricongiungono secondo le geometrie camilleriane
che tanto piacciono ai lettori.
E' accaduto per Francesca e Nunziata: l'autore avverte sempre differenza
fra la sua opera e la trasposizione. E lei, Camilleri?
«Per lungo tempo ho fatto lo sceneggiatore e il regista, so che
si tratta di tradimenti necessari. Se un'opera letteraria venisse riprodotta
integralmente, sarebbe insopportabile. Sono linguaggi diversi, bisogna
vedere fino a che punto il tradimento viene spinto, se non è cioè
stravolgimento ideologico o narrativo. In quel caso è giusto ribellarsi».
Qui però il linguaggio è del tutto nuovo.
«Non ho preclusioni rispetto alle trasformazioni che oggi possono
toccare un libro. Ho trovato molto bello che pur venendo dopo i film televisivi
questo cdrom non ne è stato condizionato».
Che cosa l'ha interessata di più nell'operazione?
«La novità grafica e lo svolgimento narrativo. Non si
tratta solo di cartonizzare i romanzi, quanto di metterci dentro una serie
di problemi che li trasformano in un gioco divertente. Anche chi li aveva
letti si trova di fronte a questioni nuove. E' capitato addirittura a me
che ne sono l'autore…».
Ha provato a mettersi nei panni di Montalbano al computer?
«Sì, con l'aiuto di mia nipote. Lei è bravissima
e io trovo che è un modo nuovo per una persona anziana come me giocare
con i nipoti: unisce due mondi».
Stella Cervasio