TG1, 13.5.2002
Intervista ad Andrea Camilleri

Andrea Camilleri, dica la verità: non si è stancato di questo commissario Montalbano?
Beh, io un pochino sì, per la verità, ma il fatto è che sono un pochino assediato vuoi da Montalbano stesso, che si presenta a me ogni tanto dicendomi "Raccontami, raccontami", e anche dai lettori. Io posso scrivere anche, metta conto, un capolavoro -può succedere, no?- e la gente mi dice "Sì, l'ho letto. Ma quand'è che esce un nuovo Montalbano?".
Sì, ma questo Montalbano adesso ha paura?
Eh, ha paura di sé stesso...
Ah, ecco...
Eh, il mio personaggio è un personaggio che invecchia con... invecchia in tempo reale, cioè a dire i suoi racconti, i suoi romanzi seguono un arco di tempo preciso, no?, che corrisponde anche al suo invecchiare, e invecchiando vengono fuori tante paure.
Senta, un'idea: ma non potrebbe far morire Montalbano nel prossimo libro?
No, io sono contro la violenza. Credo che se dovessi far finire Montalbano lo farei finire sposato, pensionato e in pace con sé stesso.
Luigi Saitta