La Repubblica, ed. di Palermo, 31.8.2002
Musica
Da Salisburgo a Gibellina è il dopoMassimo di Betta
 

Un viaggio in Sicilia che parte dalla luce e dalle architetture, ricorda i canti che accompagnavano gli antichi mestieri, si sfrangia tra i colori dell'isola e le melodie di Vincenzo Bellini. Un viaggio che corrisponde a una visione artistica, nel caso di Marco Betta.
[...]
«I miei lavori affondano le radici nella matrice araba degli antichi canti dei carrettieri - continua l'ex direttore artistico del teatro Massimo - ma poi seguono la linea melodica di Vincenzo Bellini, l'ispirazione che viene dalla luce particolare di una terra come la Sicilia. Dall'altra parte ci sono le suggestioni della nostra letteratura, da Sciascia a Pirandello, fino a Camilleri, che sono quelle che mi hanno fatto acquisire una forma moderna dal punto di vista compositivo».
E Betta, d'altra parte, sta lavorando proprio alle musiche di un'operina di Andrea Camilleri, "Il fantasma nella cabina", regia e libretto di Rocco Mortelliti, che debutterà al teatro Donizetti di Bergamo a dicembre, e poi arriverà al teatro Vittorio Emanuele di Messina tra gennaio e febbraio 2003.
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l.n.
 

Gazzetta del Sud, 30.8.2002
A Comiso s'alza il sipario sul Settembre kasmeneo

COMISO – Si alza il sipario sull'edizione 2002 del Settembre kasmeneo. La kermesse, divenuta da qualche anno un classico delle rassegne culturali isolane, avrà inizio lunedì prossimo per concludersi il 5 ottobre. La manifestazione è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa.
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Tra gli appuntamenti più attesi un incontro con lo scrittore Andrea Camilleri, in data ancora da stabilire.
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Antonio Brancato
 
 
 
 

Giornale di Sicilia, 30.8.2002
Fiumefreddo: "Ecco perchè‚ vogliono cacciarmi..."
Fissata la data della "verifica" Il 27 settembre il consiglio si occuperà del "caso cultura"

Catania. "Ben venga questa verifica in Consiglio. Anzi, sapete che vi dico? Chi l'ha chiesta in malafede mi ha fatto quasi un favore..." Il 27 settembre prossimo il "caso Fiumefreddo" approderà in Consiglio comunale. La data della seduta straordinaria richiesta dal consigliere Maravigna (FI) e da altri 15 sottoscrittori è stata fissata ieri mattina, nella stanza del presidente Roberto Commercio, insieme a tante altre scadenze. L'assessore alla Cultura Antonio Fiumefreddo, dunque, dovrà esporre punto dopo punto, i contenuti della politica culturale catanese al consiglio comunale. Dovrà illustrarne le linee guida, la filosofia, le cose fatte, quelle da fare e quelle che sarebbero dovute già essere realizzate. Ma soprattutto, si dovrà tenere pronto ai giudizi di decine di detrattori seduti sui banchi della maggioranza. Assessore Fiumefreddo, perchè sedici consiglieri ce l'hanno con lei? "La stragrande maggioranza di chi ha firmato la richiesta di verifica inoltrata da Maravigna l'ha fatto in assoluta buona fede, credendo nella necessità di parlare di cultura in aula. Io stesso, da ben due anni, chiedo un consiglio comunale tutto dedicato alla Cultura, per confrontarsi, per illustrare dei progetti da realizzare grazie a mutui che solo il Consiglio può accendere. Altri firmatari, pochi, perseguono fini diversi". Ovvero? "Perseguono altri fini... Io d'altronde non condivido l'ortodossia della politica". L'ortodossia della politica? E cos'è? "Beh, lo capiscono anche i bambini. Io sono un assessore di quest'amministrazione comunale, ne condivido linee e programmi, eppure rivendico la mia totale libertà di azione. Significa dunque che nella politica esistono meccanismi, richieste che non vanno d'accordo con la figura di un assessore che ospita Camilleri perchè prima di tutto è uno scrittore. Senza guardare alle appartenenze politiche. E poi, naturalmente, invita anche Paolo Mieli..."
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Rosa Maria Di Natale
 
 

La Repubblica, ed. di Palermo, 29.8.2002
L'analisi
Credibilità a tasso zero

Se si proponesse una classifica delle regioni italiane basata su un indice inedito, il tasso di credibilità, la Sicilia, a seguire la stampa nazionale e internazionale, occuperebbe sicuramente l'ultimo posto. Troppo grandi e troppo frequenti sono state le cadute di stile, la perdita di immagine, la proposizione di un'autonomia non indirizzata a fini di sviluppo economico e sociale ma soltanto a creare privilegi.
Dalla tassa sul tubo alla decisione ultima di ritardare l'inizio dell'anno scolastico senza pensare ai riflessi sul piano della preparazione e sul profilo sociale che questa comporta, oltre che ai profitti indiretti per le istituzioni formative private.
Oggi i simboli positivi della nostra regione possono contarsi sulle dita di una mano: Camilleri, l'Etna Valley, il distretto turisticoculturale dell'area sudorientale, il vino e, per ultimo, Fiorello (in sostituzione di Pippo Baudo).
[...]
Mario Centorrino
 
 
 

La Stampa, 27.8.2002
Il ministro della giustizia Perben: le prossime richieste di estradizione saranno esaminate caso per caso
Persichetti: non c´entro con i nuovi brigatisti
«Del tutto estraneo alle ultime vicende italiane». Le Monde attacca Raffarin

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Rosario Priore, il magistrato che negli Anni 80 fu giudice istruttore nei processi all'Ucc, sostiene che «l'arresto di Persichetti potrebbe essere un segnale di una nuova tendenza inaugurata dal nuovo governo francese». Idea condivisa da Vittorio Sgarbi, che aggiunge una provocazione: «Consiglio a Tabucchi, Consolo e Camilleri di non uscire dai confini italiani. A Parigi nessuno potrebbe più garantirne l'incolumità».
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r. i.
 
 

La Sicilia, 27.8.2002
Capulli, il Tg2 della freschezza

L'abbiamo vista sul piccolo schermo sulla seconda rete ora come conduttrice di notiziari pomeridiani, ora di programmi di inchiesta, ricordiamo "Diogene". Da tempo entra quasi quotidianamente nelle nostre case come conduttrice del Tg2 delle 13,00. Stiamo parlando di Maria Grazia Capulli, bella, giovane, professionale, una freschezza d'immagine che non è cambiata negli anni.
[...]
- Lei si occupa principalmente di cultura: quale filone delle nostre produzioni culturali la colpisce di più?
«Sicuramente la letteratura. Qualche giorno fa ho intervistato Andrea Camilleri, uno dei miei preferiti, ed in passato Leonardo Sciascia ed altri ancora. Un romanzo che mi coinvolge particolarmente è «Il Gattopardo», bellissimo perché racconta di una Sicilia che non c'è più ma che non vuole arrendersi».
[...]
Rita Caramma
 
 

ManiPulite, Newsletter n.3, 26.8.2002
Verso il 14 settembre

Cari amici,
le prossime settimane sono decisive, perché ormai il rientro dalle vacanze si sta completando. La sensazione, abbastanza entusiasmante, che si ha dalla circolazione di e-mail, è che centinaia di persone, nelle più diverse località, stiano già operando come dirigenti/organizzatori della manifestazione del 14 settembre. Nessun autocompiacimento e nessuna pausa, però: Piazza del Popolo è davvero molto, molto grande.
Alcune informazioni dettagliate su tre temi cruciali.
>>> COMUNICAZIONE:
Tra due o tre giorni al massimo sarà operativo il nuovo sito unificato dei movimenti in vista della manifestazione del 14 settembre.
Si chiamerà www.centomovimenti.it e conterrà i links con gli altri siti già esistenti, tutte le informazioni su come organizzarsi con treni e pullman, l'aggiornamento sulla preparazione della manifestazione (adesioni, ecc), un essenziale "eco della stampa" (sia favorevole che ostile), la possibilità di contribuire con carta di credito via internet all'autofinanziamento.
E soprattutto la possibilità di ricevere una newsletter quotidiana (che si chiamerà, anch'essa, "centomovimenti"), nelle due settimane precedenti e in quella successiva la manifestazione, che oltre alle informazioni conterrà anche veri e propri brevi articoli. Una sorta di quotidiano on-line a tutti gli effetti.
Poiché vogliamo rispettare rigorosamente l'etichetta della rete, questa nuova newsletter quotidiana verrà inviata automaticamente solo a quanti già si erano iscritti alla newsletter del sito manipulite.it (fermo restando che basterà un clic per chi non la volesse poi più ricevere). Per tutti coloro invece che si sono iscritti a liste e-mail di altri siti (da opposizionecivile.it a igirotondi.it, a tutte le moltissime altre), la newsletter verrà inviata solo a chi lo vorrà, iscrivendosi appunto nell'apposita casella del nuovo sito "centomovimenti.it"
>>> TRASPORTI:
Stiamo provando a organizzare alcuni "treni speciali". E' possibile farlo solo per alcune linee e in numero molto limitato.
Il vantaggio è il costo (circa la metà di un biglietto di seconda classe), e il piacere di viaggiare insieme. Lo svantaggio è un tempo di percorrenza più lungo.
Poiché i tempi di percorrenza e gli orari vengono stabiliti dalle ferrovie solo se avanziamo una richiesta ufficiale, e poiché in tal caso dobbiamo poi (pena decadenza della prenotazione) pagare in pochi giorni un anticipo di circa la metà dei costi, è necessario fare una sorta di pre-prenotazione. Se, per ogni treno, nei prossimi giorni arriverà un numero sufficiente di pre-prenotazioni, andremo avanti. Altrimenti rinunceremo a tale mezzo di trasporto.
Indichiamo qui di seguito, perciò, le condizioni probabili che ci verranno fatte da Trenitalia. Se poi dovessero essere peggiori di come ce le aspettiamo (tempi di percorrenza troppo lunghi, orari troppo disagiati), resta inteso che la pre-prenotazione non comporta alcun obbligo di acquistare il biglietto.
I treni speciali possibili sono i seguenti:
due Napoli-Roma-Napoli  (15 euro circa)
due Firenze-Roma-Firenze (22 euro circa)
due Bologna-Roma-Bologna (25 euro circa)
uno Viareggio Pisa-Livorno-Grosseto-Roma e ritorno (25 euro circa)
uno Piacenza-Parma-Reggio Emilia-Modena-Roma e ritorno (32 euro circa)
ciascun treno porta 1002 passeggeri.
Tutti questi treni partirebbero la mattina: molto presto quelli da Bologna, Viareggio, Piacenza, più ragionevolmente quelli da Firenze e Napoli.
Inoltre è possibile un treno Milano-Roma-Milano (36 euro circa), che viaggerebbe però di notte, dunque la notte del 13 all'andata e la notte del 14 al ritorno.
I treni non fermeranno in nessuna stazione diversa da quelle indicate.
Per pre-prenotarsi da Milano, mandare subito una e-mail a:
krome@libero.it
per pre-prenotarsi dalle altre stazioni mandare una e-mail a:
napoli.speciale@manipulite.it
firenze.speciale@manipulite.it
bologna.speciale@manipulite.it
eccetera.
Esiste poi la possibilità di utilizzare i treni ufficiali, con uno sconto comitiva del 10% se Eurostar e del 20% sugli altri. Anche qui, bisogna raggiungere un numero minimo (alquanto basso, tra le 20 e le 50 persone a seconda dei treni, anche se sto verificando la cifra esatta).
Gli sconti non sono alti, ma sono un vantaggio per chi avesse deciso di usare comunque questo mezzo di trasporto.
In questo caso non si possono fare pre-prenotazioni (del resto non avrebbero senso) ma prenotazioni definitive. Bisogna anzi farle al più presto, perché non si può disporre di carrozze riservate, e dunque si è in "concorrenza" con le prenotazioni degli altri utenti.
E' essenziale che i treni arrivino a Roma non più tardi delle 12,30 (le 13 rendono già problematico l'arrivo in tempo a Piazza del Popolo, tenendo conto che  la metropolitana sarà quel giorno affollatissima, e che l'inizio della manifestazione sarà fissata tra le 14 e le 15) e ripartano non prima delle 19/20.
Chi vuole scegliere questa via deve dunque prenotarsi al più presto ai seguenti indirizzi e-mail (indicando orario e sigla del treno che intende prendere, altrimenti la prenotazione è impossibile).
Da Milano:
dea-tea2002@yahoo.it
da tutte le altre località già indicate per i treni speciali, con in più le stazioni di Venezia, Padova, Ferrara, Rimini, Ravenna, Forlì, Verona, Genova, Ancona, Salerno, secondo il metodo:
bologna.sconto@manipulite.it
firenze.sconto@manipulite.it
venezia.sconto@manipulite.it
padova.sconto@manipulite.it
ferrara.sconto@manipulite.it
eccetera.
Per tutte le altre stazioni non menzionate sopra, infine: scontotreno@manipulite.it
Via via che ci saranno i responsabili per ogni città di ogni treno, daremo il nuovo indirizzo e-mail e trasferiremo ad esso i messaggi già ricevuti.
Via via che si raggiungerà per ogni treno il numero minimo di viaggiatori per far scattare lo sconto comitiva, daremo gli indirizzi relativi per andare a pagare il biglietto.
Daremo nei prossimi giorni anche alcuni indirizzi per chi voglia viaggiare in pullman, oltre a questo da Milano che diamo subito:
silviascognamiglio@hotmail.it
Per i pullman, comunque, le indicazioni che daremo devono essere considerate solo una piccola aggiunta, per chi non avesse già altri contatti, rispetto allo sforzo di auto-organizzazione di pullman che si sta effettuando in ogni città. Non deve dunque in nessun modo essere considerato sostitutivo di tale sforzo e impegno, che va continuato con la massima intensità e in modo decentrato, basandosi sull'iniziativa di circoli, gruppi di amici, singoli individui, poiché sarà proprio questo "mare" di pullman auto-organizzati a costituire la parte preponderante del lavoro organizzativo di spostamento (e a decretare il successo o il minor successo della manifestazione).
In proposito, oltre ad associazioni e gruppi di tipo "tradizionale", vi sono anche associazioni "virtuali" che stanno organizzando dei pullman (mi è giunta notizia di un sito di fans di Jack Folla, il personaggio di Diego Cugia, ad esempio). E' un'ottima idea, a cui fin qui non avevamo pensato. Chi è attivo in una di queste "comunità virtuali" (ci saranno, immagino, quelle legate ai romanzi di Camilleri e al suo commissario Montalbano, o a qualche cantante, o a tante altre personalità e personaggi, ecc.) può prendere l'iniziativa di trasformare una comunità virtuale in un pullman in carne ed ossa.
Non appena avremo incontrato il sindaco di Roma, faremo sapere con esattezza le zone di parcheggio per i pullman e i collegamenti di metropolitana (o eventuali bus-navetta) con piazza del Popolo.
Come avrete notato, alcune regioni (o parti di regione), soprattutto al sud, ma non solo (anche Torino, ad esempio, o il Friuli-Venezia Giulia), avranno maggiori difficoltà per quanto riguarda i trasporti. Purtroppo dipende dalla conformazione del territorio e dallo stato delle infrastrutture. Qualsiasi suggerimento per rendere più agevoli i trasferimenti da tali regioni sarà più che benvenuto.
>>> AUTOFINANZIAMENTO:
Il quotidiano di Alleanza nazionale, "Il secolo d'Italia" ha aperto una campagna di menzogne che - sono facile profeta - continuerà su altri fogli e video governativi: ha scritto infatti che - attraverso un articolo di Pancho Pardi - avremmo minacciato i partiti di centro-sinistra in questi termini: "se non ci date i soldi, niente manifestazione" (le espressioni usate dal quotidiano governativo erano, naturalmente, assai più volgari).
Falso, ovviamente. Non abbiamo chiesto e non chiederemo ai partiti (o altre organizzazioni) neppure una vecchia liretta.
Pagheremo tutto di tasca nostra, fino all'ultimo euro. E questo malgrado i costi della manifestazione siano alquanto elevati (quasi da paura, anzi).
Tutti coloro che partecipano all'organizzazione stanno lavorando rigorosamente gratis, ovviamente (e in realtà, anzi, pagando in proprio molte spese vive, dai telefoni alla benzina, eccetera).
I cantanti che saranno sul palco parteciperanno a titolo gratuito, ovviamente (e anche loro, talvolta, in realtà spenderanno in proprio per spese vive e magari per collaboratori).
Tutti si pagheranno il proprio viaggio, compresi quelli che i viaggi li organizzeranno.
Ciononostante il palco, la sicurezza, l'amplificazione, i maxischermi, gli allacciamenti, e via enumerando, costano cifre quasi proibitive. Che tireremo fuori noi, senza chiedere alcunchè ai partiti e al loro finanziamento (benchè anche tale finanziamento pubblico sia uscito proprio dalle nostre tasche). I massmedia governativi sono perciò pregati di rinunciare alle loro menzogne in proposito.
Il giorno della manifestazione circoleranno le "ceste" per una mega-colletta, come al Palavobis  (più a ridosso della manifestazione ne daremo la dettagliata descrizione, con riferimenti ai documenti visibili di chi sarà autorizzato alla raccolta). Fin da ora abbiamo però attivato, grazie alla collaborazione dell'Arci - che ringraziamo vivamente - tre modalità di pagamento per partecipare subito all'autofinanziamento della manifestazione. La cosa è tanto più urgente, perché per i treni speciali dovremo anticipare almeno metà degli importi (si tratta, solo per questo, di decine e decine di milioni di vecchie lire. Il palco e il resto costeranno molto ma molto di più).
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CONTO CORRENTE POSTALE n.ro 87210001
Intestato: ARCI Nuova Associazione - Via Monti di Pietralata, 16 - 00157
ROMA
Causale: "CentoMovimenti" (o "14 settembre" o altro, va bene qualunque cosa renda riconoscibile la destinazione della donazione)
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Oppure un bonifico bancario (tramite qualsiasi banca) sul
CONTO CORRENTE BANCARIO   n.ro  505052    (codice ABI 05018   codice CAB  12100 ) , della
Banca Popolare Etica - Filiale di Roma
Intestato: ARCI Nuova Associazione  "Cento Movimenti"  - Via Monti di
Pietralata, 16 - 00157 ROMA
Causale: va bene "14 settembre" o anche qualsiasi cosa, il conto è stato aperto appositamente e viene usato solo per questa occasione.
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Oppure un versamento con carta di credito attraverso il sito
www.centomovimenti.it
non appena attivo (potrebbe esserlo già domani, comunque non oltre mercoledì, così ci è stato garantito dalla "authority" competente".
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Prima ancora che attivassimo questi conti, abbiamo ricevuto alcune richieste da persone che già volevano contribuire (in un paio di casi per cifre consistenti: un milione di vecchie lire). Siamo dunque certi che anche questa volta riusciremo ad autofinanziarci, compresi i soldi per attivare il nuovo sito e attrezzarlo per il 14 settembre a garantire - se non una diretta - almeno la possibilità di servizi anche in audio e in video delle parti salienti della manifestazione (anche per il sito, tutti lavorano gratuitamente, come del resto in tutti i siti che fanno riferimenti a movimenti, palavobis e girotondi: ma sussiste una quantità di spese tecniche inderogabili, e soprattutto di acquisti di "spazio" sulla rete).
Credo che, per la parte che riguarda l'autofinanziamento, sarebbe opportuno che ciascuno, nel far circolare il più ampiamente possibile questa lettera, la personalizzasse al massimo. Anche perché ciascuno ha conoscenti che in fatto di reddito possono di più o possono di meno. E comunque, personalizzare l'invito agli amici a contribuire all'autofinanziamento, con il proprio stile e i propri argomenti, e magari con lettere diverse a seconda del tipo di amici e conoscenti cui ci si rivolge, fa parte di un modo non burocratico e non anonimo con cui tutti ci stiamo impegnando a realizzare ogni aspetto della manifestazione del 14.
Che avrà, come tutte le nostre manifestazioni, il carattere dell'impegno e il carattere della festa. Insieme. Perché per noi la politica, fatta e vissuta in prima persona, è entrambe le cose. E non è affatto noiosa. E' gioia e allegria, anche se qualche volta è fatica.
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Una Festa di Protesta, insomma, allegra e coloratissima (non aggiungo nemmeno: pacifica, perché sarebbe già un'aperta provocazione se qualcuno solo avanzasse un vago sospetto in contrario. Ma un brutto editoriale di "Il foglio" sembra proprio voler aprire anche questo disgustoso capitolo).
Associazioni, gruppi, singoli, preparino dunque le proprie bandiere, i propri striscioni e cartelli, i propri slogan e cori, le proprie vignette e pupazzi di satira. Anche su questo si potranno scambiare idee e "invenzioni" sul nuovo sito "centomovimenti".
Un'ultima considerazione: abbiamo l'impressione di essere molto forti nella fascia d'età superiore ai 35 anni, assai meno in quella inferiore. E' importante perciò curare in modo particolare i contatti con ogni espressione organizzata - sul territorio o in rete - della realtà giovanile, coinvolgendo tanti cittadini più giovani nell'organizzazione del 14 settembre.
Un grazie a tutti
Paolo Flores d'Arcais
 
 

Il Messaggero, 25.8.2002
In lavorazione tanti "seguiti" di sceneggiati di successo. E per certi progetti Rai non si aspetta nemmeno la firma del cda
Fiction, crescete e moltiplicatevi
Presto in tv Distretto 3, Rocca 4, Il bello delle donne 2, Medico 3

ROMA - I direttori passano, la politica del sequel resta. Usciti di scena Stefano Munafò, direttore di Raifiction, e Maurizio Costanzo, presidente di Mediatrade, i marchi di successo dei due broadcasting continuano a moltiplicarsi per tre, per quattro e per sei.
[...]
La reazione del pubblico? Di solito risponde in massa al secondo appuntamento, mentre il terzo subisce una lieve flessione. E questo corrisponde in scala a quanto è accaduto nelle sale per film come Rocky, Rambo, Mamma ho perso l'aereo e via di seguito.
Ma un'eccezione esiste e si chiama Salvo Montalbano. Come una volta le avventure di Maigret, ogni storia tratta dai libri di Camilleri è un film a sè, un piccolo capolavoro in giallo che in comune con il sequel ha solo il protagonista e il sapore di una Sicilia che non esiste più.
Micaela Urbano
 
 

Io Donna, supplemento del Corriere della sera, 24.8.2002
Un libro in gocce. "La linea della palma"
Montalbano ha cantato
L'inventore del celebre commissario stavolta indaga sulle sue radici. E in una lunga intervista racconta la Sicilia più intima. Dalla nonna che "giustiziava" le saliere a Sciascia, cuoco eccellente ma segreto.
Giorgio Dell'Arti
 
 
 
 

Alto Adige, 23.8.2002
Camilleri è malato e salta il congresso

Brunico. Lo scrittore Andrea Camilleri, atteso per domani a Brunico in occasione dell'apertura del congresso dell'Associazione dei professori di italiano in programma dal 24 al 27, ha annunciato ieri via fax di non poter intervenire per motivi di salute. Grande delusione fra i responsabili dell'Aipi e gli organizzatori dell'Associazione culturale «Il Telaio».
m.p.
 
 

L'Unità, 22.8.2002
Sicilia un vulcano di ritmi

La notorietà è arrivata con Fiorello, compaesano di Augusta, che l'ha voluto ad aprire il suo show di prima serata, ma è passata attraverso Manu Chao e il lungo tour di Ultima estacion esperanza e soprattutto attraverso una vita di musica: dai Mau Mau a Vinicio Capossela, dalla sua etichetta discografica Etna Gigante alla Banda Ionica, progetto basato sul recupero delle musiche tradizionali da processione. Se lo incontrate per strada, durante uno dei centinaia di concerti che tiene ogni anno, vi sembrerà un picciotto da letteratura: baffetto alla Fred Buscaglione e completo gessato. Trovate un qualsiasi pretesto per farlo parlare: vi travolgerà di aneddoti, sogni filantropici, colte e mirabolanti discettazioni musicali e, se ci scappa, anche ricette di cucina tipica isolana. Roy Paci, siciliano doc, grande musicista e catalizzatore di energie positive, ci racconta la nostra e la sua Sicilia musicale.
[...]
La Sicilia della musica, e della cultura in genere si muove e si ritrova negli ultimi tempi anche per scacciare uno spettro incombente, quello del ponte di Messina: “Ci stiamo impegnando per fare manifestazioni contro questa devastazione. Mi piacerebbe organizzare qualcosa di bello e grande, che so, sarebbe bello coinvolgere Andrea Camilleri, una persona straordinaria, un grande come Bufalino e Sciascia”.
[...]
Silvia Boschero
 
 

Il Nuovo, 22.8.2002
Markaris: il mio poliziotto, uomo qualunque
Intervista con lo scrittore greco che ha dato vita al commissario Charitos. Un "Montalbano" ateniese, molto borghese e testardo.

Sessantacinque anni, greco, ma nato a Istanbul  da padre armeno, Petros Markaris si sta imponendo nel mondo del giallo con il personaggio del commissario Charitos. Antieroe per eccellenza, questo poliziotto ateniese vive in una casa piccolo-borghese e passa le serate a studiare l’enciclopedia con una moglie rompiscatole incollata alla televisione. Le sue avventure si svolgono in un’Atene caotica e multietnica, tra ricordi del regime dei colonnelli e modernità. Charitos, l’uomo qualunque, ostinato, ironico, brutale ma in fondo umano, riesce a districare vicende dove traffici di bambini, intrighi dei media, uccisioni di immigrati albanesi e delitti passionali si intrecciano senza logica apparente. Un giallo mediterraneo che ha fatto parlare di una somiglianza con le storie siciliane di Montalbano.
Come Camilleri (a cui lo avvicina l’appartenenza generazionale), Markaris è arrivato tardi alla narrativa, dopo avere fatto il traduttore e avere scritto per il teatro, la televisione e il cinema (ha lavorato spesso con il regista Anghelopoulos). I suoi libri, Ultime della notte e Difesa a zona, tradotti in francese e tedesco, sono pubblicati in Italia da Bompiani  (2001 e  2002) . Lo incontriamo per parlare della letteratura del giallo e del singolare personaggio che ha ideato.
Che tipo di detective è il protagonista dei suoi libri, Kostas Charitos? Come lo ha inventato?
"Charitos è un uomo molto ordinario, che ha una famiglia e una vita piccolo-borghese. E’ molto lontano dall’essere un genio come Hercule Poirot o Philip Marlowe, non è neanche brillante. E’ solo un poliziotto specializzato in omicidi, che cerca di scoprire la verità, spesso con tecniche all’antica. E’ spaventato dai suoi superiori e non vuole avere problemi. Ma ha due cattive abitudini: è molto testardo e vuole scoprire a ogni costo la verità, senza curarsi delle conseguenze. Così spesso i problemi se li crea. In realtà non sono stato io a inventarlo: Charitos è venuto da me un giorno, con la sua famiglia, mentre lavoravo a qualcos’altro. All’inizio non mi interessava e non volevo avere nulla a che fare con lui. Ma, come ho detto, può essere molto testardo, e lo ha rivelato per la prima volta con me. Così mi ha costretto a tenerlo, e non lo rimpiango."
Lei stesso ha detto di sentirsi vicino a Camilleri. In cosa Montalbano e Charitos, e i contesti in cui vivono, si assomigliano? Si può parlare di un “giallo mediterraneo” come genere?
"Ho letto i racconti di Camilleri e mi piacciono molto. Ma non è solo una questione di gusti. Negli ultimi decenni gli scrittori di gialli dei paesi mediterranei stanno rivelando molti aspetti comuni. In parte, questo deriva dalle somiglianze tra le realtà politiche e sociali dei loro paesi. Quindi, credo sia realistico parlare di una letteratura del giallo mediterranea, per questi aspetti comuni, e per le differenze con quella nordica o scandinava, che a sua volta ha molti tratti in comune."
Lei ha scritto per il cinema e per il teatro prima di approdare al romanzo. Quali sono le analogie tra questi generi? Come è arrivato a scrivere narrativa, e quanto l’hanno influenzato le sue esperienze di scrittura precedenti?
"Narrativa e film hanno molto in comune. La narrazione scritta del romanzo si trasforma in una narrazione attraverso le immagini nel film. Il teatro è completamente diverso. C’è una storia, nel teatro, ma non una narrazione, è il dialogo che diventa la narrazione. Si deve raccontare ogni cosa attraverso il dialogo, la priorità va ai personaggi, e ai loro conflitti. Ho deciso di scrivere gialli perché Charitos è venuto da me. Naturalmente in tutta la mia vita sono stato un appassionato lettore di libri gialli e polizieschi. Credo che questo mi abbia influenzato, più che il mio lavoro precedente."
Quali scrittori ama di più e quali considera dei modelli?
"Un elenco infinito. Dato che non sono solo scrittore e sceneggiatore, ma anche traduttore, sono moltissimi gli scrittori che amo e che amo tradurre: da Goethe a Victor Hugo, da Georges Simenon a Bertold Brecht. Difficile fare una scelta. Dato che ambiento le mie storie ad Atene, posso dire di essere stato influenzato, in parte, dall’abilità di Ed Mac Bain di descrivere una città, che nel suo caso è una New York immaginaria."
Il giallo viene ancora considerato, a volte, un genere letterario “minore”. Ma sembra conoscere sempre più successo. C’è attualmente una rinascita del giallo, e perchè?
"Ogni studente di letteratura conosce la storia del romanzo borghese che si è sviluppato nel XIX secolo in Europa e in Russia, e che era soprattutto romanzo sociale. Gradualmente la narrazione del romanzo si è orientata verso l’interno, focalizzandosi sull’analisi del protagonista, sulla persona, e meno sull’ambiente sociale. Negli ultimi decenni, la letteratura gialla sta riempiendo sempre di più il vuoto lasciato dal romanzo sociale. E credo che tra qualche anno parleremo non più di “romanzi gialli”, ma di romanzi tout court, che possono contenere elementi gialli o polizieschi."
Ultima domanda:  cosa farà il commissario Charitos nell’immediato futuro?
"Charitos è uscito dall’ospedale dopo avere corso seri rischi. Ora è nel mezzo di un altro mistero. Al momento è molto impegnato, ma spero che avrà risolto il caso per la fine di settembre."
 
 

La Sicilia, 21.8.2002
La virtù dell'umiltà
Luigi Vaccari «Faccia a faccia», editore Rizzoli, pag. 215, euro 7,90.

Le vie e le modalità di scrittura, nonché la stessa tecnica compositiva, per accedere a quanto di più profondo la società attuale esprime, sono molte. Cioè, l'accesso al gran luminoso labirinto dell'arte, si può rinvenire, e concretizzare, per strade multivalenti.
Questo libro di Luigi Vaccari ce lo dimostra. Giornalista fra i più noti, collaboratore del Messaggero, e di altri quotidiani e riviste, con questa raccolta di interviste, uscite sulla rivista «Capital» quando la dirigeva Pietro Calabrese, ci pone sul tappeto della nostra conoscenza decine di temi della multi-realtà odierna.
Gli intervistati, appartenenti a diverse sfere – da quella giornalistica a quella del cinema, da quella degli uomini di spettacolo ai capitani d'industria – guidati dal Vaccari, vero maestro in quest'arte intervistatoria, rispondono a tanti svariati quesiti, illuminando così il lettore.
Indubbiamente, è una raccolta policentrica in quanto con acume di argomenti diversi. Ma anche in un organismo libresco a più facce (il titolo stesso ci rimanda a questa configurazione) si possono trovare, a seconda della sensibilità di chi legge, dei «centri» attorno a cui, in modo quasi geometricamente concentrico, si addensano e si articolano le questioni trattate.
In verità, dovremmo citare un po' tutti gli intervistati e il mondo che frequentano, ma siamo costretti, per ragioni di spazio, a preferirne o, meglio, a trattare solo di alcuni.
[...]
Andrea Camilleri, per esempio, e l'attrice Ferilli, affrontano un altro tema multifaccia, si fa per dire, quello del primo «bacio», del primo «rapporto amoroso», quando, cioè, si crea una tela di ragno sentimental-corporeo che spesso coinvolge uomini e donne.
[...]
Il volume, fra l'altro, ha brevi, o brevissime appendici, che riguardano gli intervistati, di cui tracciate con poche battute modalità di lavoro e destino sociale. Ce ne fossero in giro libri come questo! È una vera operetta morale.
Giuseppe Bonaviri
 
 

La Repubblica, 18.8.2002
L´iniziativa
Lina Wertmuller entra in collezione

Lina Wertmuller nei musei genovesi. Tornerà, da novembre ad aprile, il teatro nei musei, mini-stagione di prosa che gravita intorno alle opere d´arte delle collezioni civiche. Con autori che si cimentano a scrivere opere ad hoc per i tesori genovesi. Secondo anno, per il timoniere della kermesse, Andrea Liberovici, compositore e regista genovese, che sta cucendo in questi giorni il cartellone. «Ci saranno quattro spettacoli nuovi - spiega Liberovici - scritti per le opere dei musei civici. Lina Wertmuller mi ha già consegnato il suo lavoro, un monologo sulla luce, da Dio all´invenzione del cinema. Un´allegoria ironica, caratterizzata della scrittura ariosa della Wertmuller». Un testo di Rossana Campo, scrittrice che pure si cimenta con la pittura, ed uno dello scrittore emergente genovese, Mauro Bogdanovic. «Sono in contatto con Andrea Camilleri - aggiunge Liberovici - gli vorremmo commissionare un testo per il museo del Risorgimento: l´incontro di un siciliano con un garibaldino dei Mille». Saranno ripresi, poi, i testi di Aldo Nove e Tiziano Scarpa. Un progetto che guarda dritto al 2004, spiega Liberovici: «Vorremmo realizzare, per la fatidica data, un catalogo degli oggetti e delle atmosfere dei musei genovesi, attraverso questi testi».
(m.b.)
 
 

Giornale di Sicilia, 17.8.2002
Montalbano in autunno trasloca a Raiuno
Il commissario torna per 4 puntate. E Sironi fa un film su D'Acquisto con Beppe Fiorello
 
 

La Nazione, 15.8.2002
Camilleri «rinviato»

A causa di un imprevisto lo scrittore Andrea Camilleri non sarà presente alla degustazione di vini prevista per venerdì al Bagnolo di Santa Fiora ed organizzata dalla «Strada del vino Montecucco» e dall'enoteca Parco Pratuccio. L'incontro è rimandato a dopo il 18 agosto.
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Il Mattino, 15.8.2002
LA MANIFESTAZIONE DEL 14 SETTEMBRE
Girotondo, grandi preparativi

Tra un mese il popolo dei girotondi tornerà a far sentire la sua voce. Il 14 settembre scenderà in piazza a Roma per protestare contro la legge sul legittimo sospetto. E cominciano ad arrivare le adesioni all’appello lanciato da Nanni Moretti, Paolo Flores D'Arcais, Francesco Pardi. Al girotondo dovrebbero partecipare, gli altri, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Aldo Busi, Andrea Camilleri, Antonino Caponnetto, don Luigi Ciotti, Vincenzo Consolo, Diego Cugia, Renato De Maria, Massimo Fini, Alessandro Galante Garrone, don Andrea Gallo, Margherita Hack, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Carlo Mazzacurati, Federico Orlando, Silvio Orlando, Ottavia Piccolo, Lidia Ravera, Paolo Sylos Labini, Antonio Tabucchi, Nicola Tranfaglia.
 
 

Il Mattino, 14.8.2002
Zingaretti: "Dopo Montalbano scelgo Shakespeare"

Vieste. Dal commissario Montalbano a Riccardo III. Da Camilleri a Shakespeare. Luca Zingaretti, il volto della giustizia romanzesco-televisiva, ha in serbo una sorpresa, forse uno choc, per i suoi fans. Dalla stagione prossima, 2003/04, torna al teatro, interpretando uno dei personaggi più torvi e infidi della scena, quel Riccardo di Gloucester in cui Shakespeare ha rovesciato tutte le metafore più nere del tradimento e della vendetta, tradotte anche fisicamente in un corpo martoriato e maledetto (il protagonista è gobbo, zoppo e ha un braccio storpiato).
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Al "Vieste Film Fest", dove l'abbiamo vista anche nei panni del giurato, ha proiettato in anteprima un assaggio del Montalbano d'autunno: che cosa vedremo esattamente?
"Sono quattro episodi, con i quali si dovrebbe chiudere il ciclo cominciato tre anni fa, sei film al ritmo di due all'anno. La messa in onda è prevista tra ottobre e novembre su RaiUno, invece che su RaiDue. Un episodio è tratto dall'ultimo romanzo di Andrea Camilleri, L'odore della notte. Gli altri tre, dai racconti, tra cui Gli arancini di Montalbano e Il senso del tatto. Sono stati girati in gran parte a Favignana e nelle Egadi."
Quando ha conosciuto Camilleri?
"Era stato il mio professore all'Accademia d'arte teatrale a Roma, dove insegnava regia televisiva. Anni dopo, in libreria, trovai per caso un suo libro su uno scaffale, l'ho comprato per simpatia. La lettura mi ha folgorato, mi ha fatto capire subito che se ne poteva trarre un magnifico film, tanto che mi era venuta l'idea di comprane i diritti: era Il ladro di merendine. Quando sono stato scelto, dopo un mese di provini, ho subito chiamato Camilleri, che mi ha fatto i complimenti con molto calore."
Quali aspetti apprezza di più nella scrittura dell'autore siciliano?
"Il gusto del paradosso, la leggerezza, la capacità di trovare l'eccezionale nel normale. Ancora, l'ironia costante, la costruzione di un mondo sospeso, appeso a un altro tempo, anche se ambientato con assoluta precisione e riconoscibilità nei nostri giorni e in spazi urbani non lontani dal suo Porto Empedocle. Ma questo modo di giocare a rimpiattino con la realtà più prossima è tipico della Sicilia e dei suoi autori."
Pier Cardinali
 
 

La Sicilia, 12.8.2002
L'intervento

E' dibattito ricorrente, e in questi giorni più acceso, il tema su «cultura di sinistra e cultura di destra», come se l'arte, che è cultura, possa avere etichette di appartenenza politica. «La cultura di sinistra ha imperato in questo scorcio di secolo - si dice da parte di esponenti della destra di governo -, è bene che vi si ponga rimedio e si dia spazio alla cultura di destra”. Con tutta la nostra buona volontà, e «sine ira et studio», non riusciamo a capirne il significato. Comprenderemmo meglio se si dicesse: l'ideologia di sinistra ha imperato, diamo spazio alla ideologia di destra. Ma la destra è al governo del Paese e dunque ha legittimante occupato gli spazi per determinare le scelte «culturali» che la sua «natura ideologica» prescrive. Per cui, se prima era la sinistra a imporre i suoi modelli politici, oggi è la destra a farlo: inammissibile? Normale alternanza in democrazia.
Si dice ancora: gli autori maggiormente pubblicati sono di sinistra. E allora, dove sta lo scandalo? Una casa editrice che pubblica pensa ai profitti, non già alla tessera politica dell'autore. Umberto Eco è dichiaratamente di sinistra, ma è nello stesso tempo uno degli scrittori, artisti, italiani più letti al mondo: siccome parteggia per l'Ulivo, la Bompiani molla l'affare? Stesso discorso vale per Andrea Camilleri e il suo Montalbano. E' questo dunque il significato che si vuole dare alla «cultura»? Costringere Eco a cambiare bandiera o pubblicare scrittori di destra che non fanno vendere una copia?
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Pasquale Almirante
 
 

La Nazione, 11.8.2002
Degustazioni con Tattarini e Camilleri

SANTA FIORA. Assieme alle altre Strade del Vino di Maremma, Monteregio di Massa Marittima e Colli di Maremma, la Strada del Vino Montecucco ha organizzato una degustazione guidata che si svolgerà oggi a Bagnolo di Santa Fiora, all'interno del Parco Pratuccio.
La manifestazione, che si tiene in concomitanza con Santa Fiora in Musica, prevede circa 150 inviti tra le personalità più di spicco nel mondo del vino e dell'editoria. Il guidatore della degustazione odierna sarà l'onorevole Flavio Tattarini, presidente dell'Enoteca Italiana di Siena. Seguirà un buffet a base di piatti tipici della zona e, in particolare, dei prodotti del sottobosco amiatino in via di riconoscimento «dop».
Il 16 agosto, nello stesso luogo, verrà tenuta una tavola rotonda con lo scrittore Andrea Camilleri, il quale presenterà una selezione di vini di Sicilia con particolare attenzione al Nero d'Avola.
 
 
 

L'Arena, 8.8.2002
Taormina Arte festeggia vent’anni con Riccardo Muti
Dirigerà la Filarmonica della Scala

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Nel corso della conferenza stampa, infine, è stato confermato che la città turistica siciliana sarà la nuova sede dei «Rai Trade Screenings», l' appuntamento annuale che la consociata della Rai organizza per mettere in mostra i suoi prodotti. Alla manifestazione - in programma dal 2 al 4 ottobre - saranno presenti 140 delegati di tutto il mondo che visioneranno più di 400 ore di programmi di cinema, fiction, animation, sport, documentari, musica, teche e format. Nell'occasione sarà presentata in anteprima una delle nuove quattro puntate della serie dedicata al commissario Montalbano ideato da Andrea Camilleri.
 
 
 

La Nazione, 5.8.2002
L'Italia si racconta in giallo

BERLINO — Gli italiani sono gli ultimi rimasti fedeli a Derrick, e i tedeschi che detestano il poliziotto di Monaco, amano invece i commissari italiani. Gli investigatori nostrani nella realtà non sembrano eroi da romanzo, e di rado mettono le mani su un colpevole. Per la verità, di solito, ne arrestano subito uno, costruiscono una bella teoria, che viene smantellata inesorabilmente dai giudici, sempre che si arrivi in tribunale.
Che importa? Montalbano ottiene un insospettato successo in Germania. Non perché si dubitasse di Camilleri, ma era impossibile tradurre il suo siciliano “inventato”. L'idea di farlo parlare in dialetto bavarese è stata per fortuna abbandonata, e il commissario siculo pur diviso tra molti editori ha trovato ugualmente i suoi fans nonostante l'agguerrita concorrenza da parte di colleghi che hanno tutti la fortuna di lavorare in città di sogno.
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Roberto Giardina
 
 

Domenica, suppl. de Il Sole-24 ore, 4.8.2002
Alicia Gimenez Bartlett
Thriller e umori mediterranei

Leggendo Alicia Gimenez Bartlett non si può fare a meno di pensare ad Andrea Camilleri. E conoscendo Pedra Delicado, ispettrice della Policia nacional di Barcellona, viene in mente Montalbano, anche perchè i lettori spagnoli divorano le avventure di Pedra e del suo vice Fermin Garzon, proprio come gli italiani fanno con quelle di Montalbano.
Cos'hanno dunque in comune i due scrittori? Forse, soprattutto, un umorismo mediterraneo, che arricchisce il semplice intrigo poliziesco con toni ed espressioni da commedia di costume.
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Giulia Crivelli
 
 
 

La Sicilia, 4.8.2002
Attività sismica nella mitica isola Ferdinandea

SCIACCA – L'isola vulcanica Ferdinandea torna alla ribalta. Questa volta non si tratta però di una cerimonia commemorativa com'è successo lo scorso anno quando in occasione del 170° anniversario dell'emersione venne chiamato Carlo di Borbone e la consorte a partecipare a Sciacca ad una manifestazione sull'isola intitolata ad un suo avo. No questa volta è la stessa isola a farsi sentire. Gli scienziati hanno detto che... borbotta.
«C'è un leggero incremento dell'attività micro-sismica e geochimica», è stato chiarito. «Scosse di piccola entità avvertite soltanto con sofisticati sensori ed emissione di gas». Lo ha rivelato, nel corso di una conferenza sui terremoti, al Centro 'Ettore Majorana di Erice il professor Enzo Boschi, presidente dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia. E già perché «l'isola che non c'è», come viene spesso definita, è proprio di origine vulcanica.
I sub che sono riusciti ad individuarla e fotografarla, dicono che è troppo coperta da vegetazione per poterla vedere bene e individuarla. Addirittura quando l'anno scorso si è posta la targa, ci sono stati problemi perché non si riusciva a fissarla sul fondale ritenuto troppo friabile.
Ora lo scienziato non si è pronunciato chiaramente sulla possibilità della riemersione dell'isola. Si è limitato a dire che l'Istituto «incrementerà maggiormente l'attività di monitoraggio con l'ausilio degli ultimi ritrovati della moderna tecnologia».
L'isola, che adesso si trova a circa 8 metri di profondità tra Pantelleria e Sciacca, negli ultimi duemila anni è emersa e sprofondata sott'acqua quattro volte.
L'ultimo avvistamento risale al 2 luglio 1831. E fu Ferdinando II di Borbone, all'epoca, a chiamarla Ferdinandea e ad includere l'isolotto nel proprio regno. Fra dicembre del 1831 e gennaio dell'anno successivo, la Ferdinandea s'inabissò nuovamente. Da allora, studiosi di tutto il mondo cercano di scoprire il mistero dell'isola che non c'è. Nel silenzio degli abissi, Ferdinandea è oggi un paradiso di biologia marina.
La notizia ora di una leggera attività sismica registrata al largo di Sciacca, suscita la speranza che possa nuovamente riemergere, dopo 170 anni, aggiungendo un nuovo affascinante capitolo a quello già abbastanza ricco della mitica isola della quale hanno discusso monarchi e capi di stato e che è già stata fatto oggetto di ampia letteratura. Sull'isola Ferdinandea sono state scritte due opere: una teatrale, Il vicerè dell'isola Ferdinandea di Francesco Randazzo e una musicale, Descrizione dell'Isola Ferdinandea di Francesco Pennisi. Filippo D'Arpa ha scritto Il mistero dell'Isola Ferdinandea ed il popolare Andrea Camilleri ne ha parlato nel suo Un filo di fumo.
Stelio Zaccaria
 
 

Il Tempo, 4.8.2002
Dopo le «battaglie» anche i politici vanno in vacanza
Il vicepremier Fini farà il subacqueo in Turchia, Rutelli va in Austria mentre Alemanno scala il Monte Bianco
Ciampi e il Cavaliere sono arrivati ieri in Sardegna. Il Guardasigilli è tornato nella colonia penale di Is Arenas

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Un po’ «stakanovista» il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri che ieri ha raggiunto la moglie e la figlia Gaia, a Marettimo, nelle isole Egadi. Molti bagni, «mentre mia moglie si immerge», precisa, ma sempre circondato da gente di An, amici, dirigenti di partito e parlamentari, poi qualche libro, «devo leggere quello che mi ha regalato il dott. Bondi di Telecom: è di Camilleri con riferimenti telefonici».
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Sarina Biraghi
 
 

L'Arena, 3.8.2002
I libri consigliati e letti dagli scrittori
Per le vacanze

Quali libri leggono, e consigliano, gli scrittori per le vacanze? Aldo Busi consiglia solo i suoi libri e trova sempre più difficile leggere fino alla fine quelli degli altri. Camilleri legge e invita a leggere i gialli.Ma i titoli più gettonati e consigliati per l'estate da alcuni scrittori sono, a parte gli intramontabili classici, « Le correzioni» di Jonathan Franzen e « L'educazione di una canagli a» di Edward Bunker.
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ANDREA CAMILLERI: «Sto leggendo il libro di una giallista spagnola, Alicia Gimenez Bartlet che s'intitola " Riti di morte" , molto divertente. E poi non ho titoli da consigliare, leggete i gialli e fate bene».
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La Repubblica, 3.8.2002
LIBRI DI SABBIA
Le paure di Montalbano commissario anche in tv

"Non sempre le cose sono quelle che sembrano. E´ il filo conduttore di sei nuovi casi del commissario Salvo Montalbano che svolge le sue indagini a Licata [sic! NdCFC], personaggio amato per i suoi tratti di sbirro italico, credibile e non scontato, reso famoso dalla fiction splendidamente interpretata da Luca Zingaretti. Antonella Cutrignelli della libreria Gagliano di Bari segnala "La paura di Montalbano" di Andrea Camilleri (Mondadori, pag. 321, euro 15,80). Il nuovo libro dell´autore di "La gita a Tindari" e "La forma dell´acqua" si compone di tre racconti lunghi e tre brevi (uno soltanto è inedito, ndr) e ci presenta un Montalbano che cresce e si trasforma, di storia in storia.
i.m.
 
 

Io Donna, supplemento del Corriere della sera, 3.8.2002
La lunga estate gialla

[L'articolo riporta alcune interviste ad alcuni giallisti riguardo le letture estive]
Andrea Pinketts dice: <D'estate è perfetto "Il ladro di merendine" di Camilleri (Sellerio). Ma si trova ancora qualcuno che non lo ha letto? Consiglio anche un classico di Carlo Lucarelli, "Almost blue" (Einaudi)>.
Maria Grazia Ligato
 
 

La Nazione, 2.8.2002
Proseguono gli 'Appuntamenti in giallo'

Proseguono gli 'Appuntamenti in giallo' al bagno De Pinedo a Viareggio. Dove questa sera alle 21,30 si parlerà delle fortune letterarie del commissario Montalbano. Lettori e critici si confronteranno sulle ragioni del successo del personaggio inventato da Andrea Camilleri.
 
 

Sette, supplemento del Corriere della sera, 1.8.2002
Ma che cos'è il relax, una categoria dello spirito?

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Chi invece, e per fortuna (sua) sfrutta la vacanza esclusivamente per rilassarsi dopo la stagione trascorsa è lo scrittore Andrea Camilleri, sistemato a Porto Empedocle nella casa dove è nato. Non penserà neppure ai suoi libri, che pure sono -per molti italiani- uno dei principali strumenti di relax estivi. "Non mi sono portato dietro neanche il computer. Non faccio assolutamente niente. Altro che proiezioni verso il futuro, qui per me conta il passato, posso solo fare dei consuntivi o, al massimo, godermi l'hic et nunc". A domanda risponde anche riguardo il comportamento del suo eroe, il commissario Montalbano, in una situazione analoga. "Credo che farebbe esattamente così. Solo che lui, per ragioni di fidanzate, passerebbe questo periodo di relax in Liguria, a Boccadasse".
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Enrico Mannucci e Roberto Rizzo
 
 

La Stampa 1.8.2002
Accenti rubati, a Torino
Il problema della lingua negli sceneggiati. La soluzione più brillante è quella di Vigata, Italia

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Sulla telenovela «Cuori rubati» il Tipografo di Trino scrive così: «Faccio parte di quel "pubblico maturo" al quale si rivolge, anche, lo sceneggiato. Ho letto che piace molto ai giovani: personalmente, anche se giovane non sono, mi incuriosiscono tutte quelle storie incredibili, voglio vedere dove vanno a parare. Vorrei però porre un problema linguistico. Possibile che in tutto lo sceneggiato, girato a Torino, prodotto a Torino, eccetera eccetera, non ci sia nemmeno un attore che parla con un po´ di accento torinese? È vero, in tv, alla Rai, bisogna parlare un bell´italiano, senza inflessioni. Ma allora perché ci viene continuamente inflitto il romanesco, in ogni occasione? E gli sceneggiati, nemmeno questo "Cuori rubati", non fanno eccezione». In effetti il problema della lingua nelle fiction tv spesso non è risolto in modo soddisfacente. O si contestualizza l´accento, cioè si fanno parlare gli attori con un´inflessione non loro, ma legata al luogo dove si svolge l´azione, con risultati discutibili; oppure si lascia che ciascuno faccia quello che vuole. Di solito il protagonista fa bene, e gli altri, si salvi chi può. Esempio di problema della lingua risolto brillantemente: le inchieste del commissario Montalbano da Camilleri. Non soltanto Luca Zingaretti, ma tutto il cast erano perfettamente inseriti nella parlata di Vigata, Italia.
alessandra.comazzi@lastampa.it
 
 

Verrà replicato durante tutto agosto 2002 il recital basato sulle Favole del tramonto.
Per informazioni dettagliate sulle date e sui luoghi degli spettacoli, cliccare qui.
 


 
Last modifiedSaturday, 16-Jul-2011 20:02:01 CEST