Liberazione, 14.5.2002
Il ritorno di Montalbano
Sei storie brevi del comissario creato da Camilleri
Non un solo romanzo, ma sei racconti - alcuni molto brevi, altri di
maggiore respiro - per segnare il ritorno di Montalbano, il commissario
creato dallo scrittore siciliano Andrea Camilleri. In La paura di Montalbano,
la raccolta appena pubblicata da Mondadori (pp.321, Euro 15,80), c'è
spazio per le consuete trame poliziesche tessute da Camilleri ma anche
per incontri straordinari e curiosi del suo fortunato personaggio.
Il "giallo", la trama narrativa intorno a cui si dipanano le vicende
dello stesso Montalbano e dei suoi curiosi interlocutori, è come
sempre costruito passo dopo passo, senza drammatiche accellerazioni, quasi
la violenza e la rabbia fossero più il prodotto e il portato di
lunghe e difficili sedimentazioni, che non il frutto di un'esplosione isolata.
Il filo conduttore della raccolta - due dei racconti più brevi
erano già stati pubblicati, mentre per il resto si tratta di inediti
- potrebbe forse essere cercato proprio in questa traccia antica che i
crimini su cui cerca di fare luce il commissario Montalbano sembrano continuamente
mostrare in controluce. Ci sono, nel suo difficile procedere verso la luce
della risoluzione di un caso, i segni di una ossessione e di un dramma
che affonda nel tempo e che testimonia di una condizione collettiva, di
altri drammi e altre sofferenze lungamente patite. Montalbano avanza, ma
lo fa con timore, quasi sapendo che alla fine del percorso si troverà
di fronte a nuovi dubbi, celati oltre la cortina di facili certezze. Perché,
come scrive Camilleri alla fine del racconto che dà il titolo all'intera
raccolta, anche il commissario ha paura. «Lui aveva paura, si scantava
di calarsi negli "abissi dell'animo umano" (...) aveva scanto perché
sapeva benissimo che, raggiunto il fondo di uno qualsiasi di questi strapiombi,
ci avrebbe immancabilmente trovato uno specchio. Che rifletteva la sua
faccia".
Guido Caldiron