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La vertigine del drago

di Alessandra Mortelliti
Supervisione al testo Andrea Camilleri




Esordio al 55° Festival dei 2 mondi
Auditorium della Stella – Spoleto
13-14 luglio 2012, ore 21:00

Tournée nazionale 2014
dall'11 al 16 febbraio al Teatro Musco di Catania
dal 18 al 23 febbraio al Teatro Sala Fontana di Milano
dal 25 febbraio al 2 marzo al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma


con Michele Riondino e Alessandra Mortelliti
regia Michele Riondino
assistente alla regia Diego Sepe (2014)
scenografia e costumi Biagio Fersini
disegno luci Luigi Biondi
trucco Eva Nestori
assistente ai costumi Sandra Astorino
direttore tecnico Daniele Torracca (2012)
tecnico Francesco Traverso (2014)
organizzazione Annalisa Gariglio
ufficio stampa Claudia Scuderi
foto di scena Giacomo Cannata - Windmill Digital Design
una produzione Ass. Cult. Artisti Riuniti in associazione con Palomar e in collaborazione con 15 Lune Produzioni
produzione esecutiva per Artisti Riuniti Paolo Broglio Montani (2014)

Francesco, naziskin alle prime armi, incontra Mariana, zingara zoppa ed epilettica. Uomo fisicamente e verbalmente violento il personaggio maschile, che sembra non lasciare spazio alla pietà e alla comprensione, donna apparentemente fragile, disadattata, sola, il personaggio femminile, insieme, nei loro tratti singolarmente goffi e a volte persino buffi, trovano velocemente spazio per un latente e insospettabile filo rosso, estratto dalle loro problematicità. Durante un agguato ad un campo rom ad opera di un gruppo di neonazisti, Francesco rimane gravemente ferito e per riuscire a mettersi in salvo prende in ostaggio Mariana. Tra le quattro mura di un angusto e squallido garage, nell’attesa della telefonata dell’Ordine che dia indicazioni sul da farsi, i due sono costretti ad una convivenza forzata. Si apre così una finestra su un doppio livello di lettura: l’attualità di una criminalità tipica del nostro tempo, che fa da contrappunto ad una società oggi sempre più “meticcia”; l’incontro di due personalità per certi versi agli antipodi, ma vicini nelle criticità delle loro persone, estremamente sole, arrabbiate, tradite dalla vita.
Due giovani infelici, senza prospettive, abbandonati dai loro stessi clan d’appartenenza, che riusciranno, a loro modo, a trovare una certa forma di rinascita e spazio per condividere le loro, seppur diverse, forme di ribellione.




Last modified Sunday, February, 02, 2014