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Sibilla Aleramo



   

Da un'idea di Andrea Camilleri e Annalisa Gariglio

Testo di Andrea Camilleri, Alessandra Mortelliti, Laura Pacelli

Traduzione orale Nino Frassica, Alessandra Mortelliti

Musiche Mario Incudine


Messa in scena Rocco Mortelliti e Alessandra Mortelliti

Tecnicismi Francesco Traverso

Costumi Paola Marchesin

Auditorium Parco della Musica - Roma
14 marzo 2017



Rina Faccio, meglio nota col nome di Sibilla Aleramo, scrittrice tra le prime a trattare della condizione femminile, simbolo di trasgressione e di sovvertimento dei canoni prestabiliti, intrecciò inestricabilmente letteratura e vita. Attraverso un dialogo post mortem tra Sibilla Aleramo e uno dei suoi amanti, il poeta Dino Campana, verrà ricostruito il cammino di una vita di donna complesso e articolato, con la ricchezza di sfumature che a volte sfuggono alla grande Storia.

La storia d’amore tra Sibilla Aleramo e Dino Campana è nota soprattutto per la sua natura tormentata e burrascosa. Si dice sia stato un grande amore per Dino, solo una delle tante avventure per Sibilla e che nulla li accomunasse. Ma, scavando tra le parole delle loro opere così diverse, indagando le pieghe più intime delle incredibili vite dei due, possiamo pensare che la loro sia stata un’unione unica in cui l’ideale, la ricerca del vero, la realizzazione di sé attraverso l’arte si sono scontrati, o meglio amalgamati con una furibonda e allucinante passione, con gli intrighi generati dalla follia, dal perbenismo, dalla grande guerra, dalla guerra quotidiana per la sopravvivenza che ha preceduto l’incontro tra i due e dalla quale l’uno uscirà punito, negletto dalla società, l’altra esaltata e apparentemente salva. Due facce di una stessa medaglia, non sempre distinte. Pronte a fondersi. Ed è questa fusione che crea il conflitto, che fa saltare tutto: le maschere di lei, il già minatissimo equilibrio di lui. Una storia di squilibrio che, attraverso l’irruenza dei ricordi e un dialogo sferzante, pervaso di ironia, crudeltà e tenerezza, cercherà di fotografare la vita dei due scrittori accomunati da un movimento costante che sa di fuga, evasione, esilio e libertà. Istantanee scattate in un’atmosfera sospesa per coglierli nella loro umanità e per donare a Dino Campana e a Sibilla Aleramo finalmente un po’ di pace.


 




Last modified Monday, April, 17, 2017