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Giovannino Guareschi

(Fontanelle di Roccabianca, 1908 - Cervia, 1968)

 

Il padre di Don Camillo e Peppone (solo parte della sua immensa opera), ci propone con grandissima genuinità e semplicità un mondo suo.
Come ce lo propone Camilleri.
Entrambi sono attaccati alla loro terra ma senza ostentazione.
Con il suo senso dell'umorismo, d'umanità, viaggiamo nel suo Mondo Piccolo. Ci presenta personaggi veri, non soltanto Albertino, la Pasionaria e Margherita (i suoi figli Alberto e Carlotta e sua moglie Ennia) nei racconti tipo familiari, non soltanto nei racconti della prigionia ma in tutti i suoi libri.
Anche con il prete e il sindaco della Bassa parmense.
Senza mai ingannare il lettore. Usando talvolta la storia come sponda. Criticando con finezza e ironia, qua e la, gli eccessi del modernismo. Privilegiando sempre i rapporti umani. Senza campanilismo.
Umile, con un fantasia senza limiti, senza compromessi per la verità, la realtà, l'umanità.
Guareschi è impressionante quando dice che è uscito dai lager nazisti senza odiare la Germania, e quando si dà come regola di vita di non versare il cervello all'ammasso.
Difficile riassumere in poche righe quello che Guareschi fu ed è tuttora.
Un autore che volle per assoluto principio scrivere in modo da essere capito dalla massaia all'ingegnere, dall'operaio alla dottoressa.
Non posso che rimandarvi alla sua opera -mi ripeto- immensa e al sito dedicatogli dal suo Fan Club, il Club dei 23.

Buon viaggio in tutto il Mondo di Guareschi.


A cura di Don Peppone

Last modified Wednesday, July, 13, 2011