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Il signor Bruschino

di Gioachino Rossini



Una gioconda farsa rossiniana riscritta in "vigatese" da Camilleri

Messina. Sarà chiuso dalla messinscena della farsa giocosa rossiniana in un atto "Il signor Bruschino", in programma sabato 11 e domenica 12 (alle ore 21) al Teatro "Vittorio Emanuele", il laboratorio lirico tenutosi durante lo scorso anno accademico al Conservatorio "Arcangelo Corelli".
Con una straordinaria "chicca": una pagina riscritta da Andrea Camilleri nel suo inconfondibile linguaggio "vigatese". Un prezioso regalo fatto dal celebre scrittore di Porto Empedocle, che ha reso alla sua maniera la lettera di Bruschino padre a Gaudenzio.
Un progetto affidato al maestro Antonino Fogliani, che dirigerà l'Orchestra dell'istituto musicale messinese; accanto a lui, uno dei nomi di maggiore prestigio del panorama lirico internazionale, il baritono Bruno Praticò, che dell'attesa messinscena curerà la regia e interpreterà Bruschino padre.
Con lui, sul palcoscenico del "Vittorio Emanuele", i promettenti allievi-cantanti del "Corelli": Fabio Biagio La Torre sarà Gaudenzio, Rosita Fiocco vestirà i panni di Sofia (nella replica di domenica 12 settembre toccherà a Veronica Cardullo), Rocco Fodale interpreterà Bruschino figlio, Andrea Casablanca sarà Florville, Mario Casablanca darà voce al Commissario, Giuseppe Lo Turco a Filiberto, Angela Contarino e Chiara Lucchesi si alterneranno nel ruolo di Marianna. Il coordinamento di scene e costumi è affidato a Francesca Cannavò; assistente alla direzione d'orchestra Marco Alibrando; aiuto-regista è Angelica Giannetto; maestro al fortepiano Salvatore Messina; maestro di palcoscenico Giuseppe Guerrera.
Incuriosisce l'idea registica voluta da Praticò, che ha immaginato una sorta di prova aperta del capolavoro farsesco di Rossini, su libretto di Giuseppe Foppa, andato in scena per la prima volta al San Moisè di Venezia il 27 gennaio 1813 (insieme con un'altra farsa del Foppa, "Matilde", con musiche di Carlo Coccia).
«Sarà uno spaccato di vita teatrale - spiega il baritono aostano - con il litigio tra me e il direttore d'orchestra e con una sorta di prologo, nel quale spiegheremo i motivi che ci hanno portato a quest'impostazione registica».

(Matteo Pappalardo, Gazzetta del Sud, 5.9.2010)




Last modified Wednesday, July, 13, 2011