Il sogno di Freud

Personalmente non sono mai stato particolarmente interessato alla psicoanalisi, di Freud ho letto solo L'interpretazione dei sogni. Nel centenario dell'uscita di questo libro, il suo più celebre, la Rai mi incaricò di realizzare una trasmissione radio per ricordarlo. Io allora decisi di farla in chiave divertente, mi misi a tracolla il «nagra», il pesantissimo registratore di qualità dell'epoca, e me ne andai in via Cola di Rienzo. Fermavo i passanti:
«Scusi, lei sogna?».
«Sì, certo».
«In bianco e nero o a colori?».
«A colori, sono un uomo».
«Scusi non ho capito perché precisa "sono un uomo"?».
«Gli uomini sognano a colori, le donne in bianco e nero».
Affermazione assolutamente stupefacente. Mi facevo raccontare i sogni e chiedevo che interpretazione ne davano. Poi andai al banco del lotto.
«Avete la smorfia di Freud?».
«No, noi abbiamo altre smorfie».
Allora gli raccontai il sogno del palco vuoto, un esempio celeberrimo contenuto nel libro, e loro mi diedero un'interpretazione e la relativa cinquina da giocare... mi divertii moltissimo.

Andrea Camilleri, in Camilleri sono