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Prove per una tragedia siciliana



Regia Roman Paska, John Turturro
Produzione Esperia Film
Durata 1h 11' 57''
Anno di produzione 2009
Data di trasmissione 2 agosto 2012

Prove per una tragedia siciliana è una dichiarazione d’amore alla Sicilia. L’isola è vista attraverso lo sguardo lucido e affettuoso di un italo-americano che torna nella sua antica terra (i nonni materni di Turturro erano di Palermo e di Aragona, in provincia di Agrigento) per ritrovare le proprie radici e scoprirne tradizione e modernità. La Sicilia e l’America, la storia di una relazione viva e nascosta. Una memoria ritrovata attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, compiuto a ritroso rispetto a quello dei tanti siciliani emigrati nel Novecento. Turturro è in Sicilia per fare i sopralluoghi per un film che ha in mente da tempo, e che alla fine si realizzerà in questo, che è il diario della sua ricerca. È la storia di un’idea che si verifica e si arricchisce con le suggestioni nate dagli incontri, dalle parole, dai gesti, dalla musica. Ad affiancare John Turturro nella direzione del film è il regista teatrale newyorkese Roman Paska, il cui lavoro, ispirato dalle marionette tradizionali cinesi e indonesiane, si basa sulla ricerca e la rielaborazione delle tradizioni popolari.


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Il film è stato presentato in anteprima (in forma ridotta) ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, in occasione degli Stati generali del documentario italiano (12.12.2008), e poi alla 67ma Mostra del Cinema di Venezia.


Turturro in Sicilia fra Cuticchio e Camilleri
Andrea Camilleri, che gli parla del sentimento della morte in Sicilia raccontandogli l'usanza dei regali ai bambini per il 2 novembre. [...] Scorrono le immagini delle catacombe dei Cappuccini per commentare le parole di Camilleri, «qualunque cosa da noi rischia di finire a schifiu, cioè in tragedia».
(La Repubblica (ed. di Palermo), 13.12.2008)

L'evento ai «Cantieri del documentario» che si chiudono oggi con film su Consolo
Andrea Camilleri guida il viaggio di Turturro e spiega, richiamandosi a Brancati, che il senso della Sicilia sta nel senso della morte.
(Maria Lombardo, La Sicilia, 14.12.2008)

L'evento ai «Cantieri del documentario» che si chiudono oggi con film su Consolo
Nel documentario, delle donne siciliane si sottolinea una inclinazione alla malinconia, alla tragedia. Lei si ritrova in questa affermazione?
«Direi di sì, perché sotto un aspetto superficialmente allegro e sempre solare, si cela un'altra faccia della medaglia. è sempre presente un senso della fine: è vero quando nel film Camilleri afferma, riprendendo una frase di Brancati, che lo sguardo delle donne siciliane con il figlio in braccio è triste perché pensano al futuro. C'è un senso della tragedia insito nel nostro dna».

(Donatella Finocchiario intervistata da Paola Nicita, La Repubblica (ed. di Palermo), 14.12.2008)

Mostra Venezia/ Turturro 'puparo' in Sicilia cerca le sue radici
Al Lido il documentario dell'attore, con Camilleri e Cuticchio
Vincenzo Pirrotta lo preleva nel centro di Palermo con una vespa tappezzata di pupi, coppola in testa e niente casco, per portarlo nei laboratori di pasticceria ad assaggiare i pupi di marzapane, quelli che i nonni regalavano ai bambini nel giorno dei morti. Perchè tranne la francese, tutte le dominazioni che si sono succedute in Sicilia, dalla greca alla romana, dall'araba alla spagnola, hanno, come spiega alla telecamera Andrea Camilleri, "una spiccata sensibilità per la morte e le manifestazioni a questa connesse".
(APCOM, 1.9.2009)

Camilleri, pupari, culto dei morti
Il viaggio in Sicilia di Turturro

"Sono stato in Sicilia molte volte, ci ho anche lavorato negli anni Ottanta - racconta Turturro - ma ora che sono più maturo, capisco come la cosa più affascinante della cultura siciliana sia la complessità, l'inafferrabilità. Un luogo unico, in cui le cose da scoprire non finiscono mai. Cosa che del resto Camilleri spiega bene, nel corso della pellicola".
(Claudia Morgoglione, La Repubblica, 5.9.2009)

Mostra Venezia / John Turturro presenta il suo viaggio in Sicilia
Un affresco nuovo e vitale quello che l'attore americano di origine italiana ha realizzato per raccontare un viaggio doppio, quello alla riscoperta delle proprie origini e quello nel territorio siciliano, ricco di tradizioni, che si sono trasformate ma che, come racconta Andrea Camilleri, "resistono rinnovando nel tempo la sicilianità".
(APCOM, 5.9.2009)

'Prove per una tragedia siciliana', così John Turturro torna alle origini
Questa terra misteriosa, così solare eppure 'intrinsecamente pervasa dal senso tragico della vita, dalla ritualità della morte', come spiega lo scrittore Andrea Camilleri, chiamato da Turturro a raccontare la Trinacria.
(Adnkronos, 5.9.2009)

Fra Milano e Palermo, l'arte e l'amore uniche vie di fuga
Ci si concentra inizialmente su alcune considerazioni antropologiche dello scrittore Andrea Camilleri, a proposito del vitalissimo pessimismo atavico dei siculi.
(Roberto Silvestri, il manifesto, 6.9.2009)

Prove per una tragedia siciliana - Venezia 66 - Fuori Concorso
Il racconto di Camilleri, con la sua voce impastata dal fumo di mille sigarette, introduce, asseconda e spiega ogni passaggio del viaggio di scoperta dell’autore. In essa c’è il peso profondo della storia e delle tante dominazioni subite, così come l’agrodolce constatazione dello smarrimento di tanto passato, di riti antichi ormai venuti meno.
(Salvatore Salviano Miceli, close-up, 7.9.2009)

 



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