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Bella e perduta

Canto dell'Italia garibaldina



Autore Paolo Rumiz
Prezzo € 17,00
Pagine 208
Data di pubblicazione 27 maggio 2025
Editore Feltrinelli
Collana I narratori
e-book € 9,99 (con DRM)


Fra riferimenti letterari, storici, simbolici legati a una tradizione risorgimentale di ardore e visione, Bella e perduta è un’opera appassionata e, qualità ormai rarissima, capace di unire.

«Quanto è utile servirsi del linguaggio garibaldino per colpire il vacuo blaterare e il brusio di indifferenza in cui ristagna oggi il mio Paese.»

«E Garibaldi va a prendere posto accanto a Sandokan, al Che e ai tanti libertari, veri o narrati, che hanno infiammato i nostri cuori. Si arriva a fine lettura esaltati: non era forse questo l'intento dell'irriducibile camicia rossa Rumiz?»
Giancarlo De Cataldo, La Repubblica, 26 maggio 2025

«Le pagine che il triestino Rumiz dedica al Sud sono un magnifico esempio di scrittura appassionata e a tratti furibonda. Come nell’incontro con Camilleri, "tartarugone dalla voce profonda e radiofonica», difensore scettico e ironico di Garibaldi, e fautore di una nuova spedizione dei Mille, «ma alla rovescia, che parta da Marsala e sbarchi a Quarto, per rifare l’Italia del Nord"
Giancarlo De Cataldo, La Repubblica, 26 maggio 2025


Cos’è oggi Garibaldi? È un linguaggio forte e liberatorio che rompe col politicamente corretto, stronca ogni rigurgito di fascismo e non teme di chiamare le cose col proprio nome. È una topografia corsara che riaccende memorie ovunque e compone il ritratto di un eroe sconfitto, che non può riconoscersi in un’Italia che ha tradito le premesse del Risorgimento. Un uomo appassionato e irruente, capace di prendere in mano la penna per scrivere una lettera infuocata agli italiani di oggi. In un Paese che in apparenza non si indigna e nemmeno canta più, Paolo Rumiz attraversa borghi, città e campagne incontrando un popolo inatteso, fatto di uomini e donne retti, coraggiosi e – anche nel dissenso – carichi di passione civile, che spesso guardano a Garibaldi come emblema di libertà, giustizia e ribellione: riferimento ideale per proporre una narrazione diversa sull’Italia di oggi, le sue divisioni, le sue contraddizioni e una memoria che tende a svaporare. Con indosso una camicia rossa commissionata per la traversata dello Stivale, Rumiz si fa protagonista di questa rievocazione avventurosa anche con azioni spavalde, come quando con un commando di “ribelli” si diverte a scalare di notte una ciminiera di Montecchio Maggiore in Veneto, per appendere a quaranta metri d’altezza un enorme tricolore sotto il naso degli antitaliani. E ci accompagna in un viaggio patriottico fisico, spirituale e pieno di sorprese, che ha suscitato una valanga inattesa di lettere arrivate dall’Italia e anche dall’estero.



Last modified Sunday, June, 01, 2025