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La bolla di componenda



Autore Andrea Camilleri
Prezzo L. 15.000
Pagine 90
Data di pubblicazione 10 settembre 1993
Editore Sellerio
Collana Quaderni della Biblioteca siciliana di storia e letteratura n.73


Componenda: è accordo, compromesso, transazione intesa a sanare un contenzioso tra parti. Fa pensare all'accordo tra due privati o, quando non privati, a pattuizioni di poteri occulti, torbidi, segreti. Tutto il contrario della posizione di uno stato di diritto che non compone, ma garantisce imparzialmente contro i torti. E invece, in Sicilia almeno, non si è dato nella storia potere che non si ritenesse parte di una componenda, di fronte ad altri poteri, a danno di chi, per modestia, per debolezza, per isolamento, non riusciva a garantirsi con nessun potere. E lo Stato italiano quando venne si aggiustò a questa pratica tradizionale, con il brigantaggio, con la mafia e con i tanti prepotenti. Si dice che i siciliani, per la lunga mancanza, sono assetati di stato, e Camilleri questa sete esprime nella sua lingua di forza comica e tempra popolare, raccontando di alcune componende, altre inventandone, fino a imbattersi, frugando negli archivi, nella più simbolica e incredibile di tutte. Quella che il potere ecclesiastico garantiva a chi, pagando un obolo più o meno grande secondo il reato, acquisiva diritto preventivo all'assoluzione. Molti, dimostra Camilleri, ne alludevano nel corso di deposizioni rapporti e testimonianze, senza che gli inquirenti mai pensassero di approfondire; tutti ne conoscevano l'esistenza. Ma poi, la Bolla di componenda, il documento, è rimasto inghiottito nella storia della Sicilia (storia che è di per sé una grande componenda).





Autore Andrea Camilleri
Prezzo L. 13.500
Pagine 124 p.
Data di pubblicazione 1997
Editore Sellerio
Collana La memoria n.385
e-book € 4,99 (formato epub, protezione acs4)




Prezzo € 16,00
Pagine 256
Data di pubblicazione 15 aprile 2025
Editore Sellerio
Collana Cento anni di Andrea Camilleri, n. 4


Con le Note di Luciano Canfora e Vanessa Roghi

Andrea Camilleri con il suo racconto amaramente umoristico, si addentra con queste due indagini in fatti della storia postunitaria d’Italia. E fa rivivere le stragi del 1848 in Sicilia oscurate dalle autorità e dimenticate dagli storici, e gli accordi, i compromessi fra amici, incoraggiati dal clero con l’assoluzione dei peccati in cambio di un obolo, dentro cui la mafia si fece spazio a danno dello stato.

Vengono qui riunite due opere di Andrea Camilleri: La strage dimenticata del 1984 e La bolla di componenda, del 1993, due saggi narrativi, due cronache che indagano tra le pieghe della storia e riaffermano il dovere della memoria.
Durante i moti di insurrezione del 1848 furono consumate due efferate stragi: la prima avvenne nel carcere borbonico di Porto Empedocle, dove il comandante della prigione decise di uccidere 114 condannati per reati contro la proprietà in maniera che non potessero unirsi ai rivoltosi; l’altra ebbe luogo a Pantelleria quando 15 contadini furono massacrati da notabili dell’isola dietro pretestuose accuse. Fra ricordi familiari e documenti ritrovati Camilleri ricostruisce quegli episodi per evitare un’altra strage, quella della memoria, e lo fa con accuratezza di cronista, ricchezza aneddotica e tenue umorismo. Della Bolla di componenda si trova traccia negli atti dell’Inchiesta parlamentare sulle condizioni della Sicilia del 1875. Si tratta di una sorta di assoluzione scritta che si vendeva nei confessionali per peccati commessi o da commettere. Un compromesso, un accordo segreto tra poteri, pratica alla quale l’Italia postunitaria si adeguò con il brigantaggio e la mafia. Camilleri nella sua indagine sulla bolla alterna documentazione d’archivio con invenzione narrativa, talvolta abbandonandosi alla fantasia.



Last modified Wednesday, March, 26, 2025