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Delitti di carta nostra

Luca Crovi
Punto Zero, lire 15.000



”Dicono che da noi mancano i detective e mancano i gangster. Sarà, ma a ogni modo a me pare che non manchino i delitti. Non si dimentichi che questa è la terra dei Borgia, di Ezzelino da Romano, dei Papi e della Regina Giovanna”. Così, uno dei protagonisti del giallo italiano, Augusto De Angelis, sanciva la credibilità dei nostri romanzi di indagine. Romanzi che avrebbero nel tempo assunto le connotazioni di diversi generi: poliziesco, rnistery, noir, procedural, thriller, spy story, crime story, detective story, pulp story, hard-boiled, eccetera. Sono stati infatti dati vari nomi internazionali alle storie di suspense grondanti sangue e misteri che hanno per protagonisti ladri, assassini, spie, poliziotti, serial killer, detective, commissari, eccetera. Racconti e romanzi che parlano di omicidi e rapine, di intrighi internazionali e rapimenti, di truffe e colpi di stato, vicende che scandagliano a fondo le colpe e mettono in luce i colpevoli (o che a volte preferiscono lasciarli volontariamente nell'ombra). Avventure destinate ad attanagliare pagina dopo pagina l'attenzione dei lettori localizzando l'essenza di società e civiltà in continuo mutamento. In Italia si è scelto di dare a questo specifico genere letterario un colore tutto particolare: il giallo (così come alla letteratura romantica e tutta al femminile si è scelto di regalare il rosa). Una tinta selezionata in origine per caratterizzare la celebre collana de I Libri Gialli della Mondadori (uscita per la prima volta nel 1929) e che da quel momento in poi ha caratterizzato lo stile di tutto un movimento. Dalla nascita di quella serie di libri con la copertina giallo canarino e l'immagine cerchiata di rosso, sono in molti ad aver attinto il loro pennino nel "giallo" cercando di dare maggiori sfumature alla nostra narrativa.

Dal PersonalPick del www.pickwick.it
Più di 2 milioni di romanzi venduti negli ultimi due anni da Andrea Camilleri dimostrano che il "giallo italiano" è vivo e vegeto. I successi nazionali in libreria di autori come Scerbanenco, Olivieri, Augias, Lucarelli, Macchiavelli & Guccini, Fois, Veraldi e Pinketts non sono un'opinione. E il riscontro internazionale di Fruttero & Lucentini, Umberto Eco e, più recentemente, di Giuseppe Ferrandino ha dato eco e risonanza ai "delitti di carta nostra". Questo volume è un omaggio alla narrativa poliziesca nostrana e cerca di scandagliare il fenomeno "giallo italiano" nei suoi molteplici aspetti: i romanzi, i fumetti, le serie televisive, la copertinistica. Luca Crovi ha confezionato un'agevole monografia che ripercorre il genere dai suoi esordi ai giorni nostri, con particolare attenzione al boom nei tardi anni Sessanta e ai suoi sviluppi attuali. Completano il volume il graffiante "Decalogo del delitto" di Andrea G. Pinketts e l'appendice "Perché scrivere thrillers", firmata da una rosa di nomi illustri del panorama giallistico italiano: Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Danila Comastri Montanari, Marcello Fois, Tiziano Sclavi, Gianni Materazzo, Massimo Carloni e Sandro Toni.

Solo online, sul sito della Editrice Puntozero, cinque capitoli inediti.



Last modified Wednesday, July, 13, 2011