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In via del tutto eccezionale
(Tratandose de Ustedes)



Autore Benítez Reyes Felipe
Prezzo E 14,50
Pagine p. 171
Data di pubblicazione 2002
Editore La Nuova Frontiera
Collana Liberamente


Prima di leggere In via del tutto eccezionale, devo ammettere che non conoscevo il nome del suo autore. Voglio confessare subito la mia ignoranza proprio percbé conosco bene le dimensioni della sua vastità e anche perché, in questo caso, so di poter trovare facili giustificazioni. La principale probabilmente è che Felipe Benítez Reyes ha la fortuna di essere giovane e di scrivere in Spagna: ardua impresa quella di conoscere tutto ciò che ci è così vicino...

Tuttavia, devo ammettere che questa volta la sorpresa è stata particolarmente grata. Benítez Reyes - autore del quale mi auguro si traduca presto qualche altra opera - con In via del tutto eccezionale, è riuscito infatti a scrivere un libro molto godibile e (cosa rara, rarissima!) anche molto intelligente.

Godibile perché, leggendo il romanzo, si ha la sensazione rassicurante di conoscere perfettamente la mappa per uscire indenni dal suo labirinto. In via del tutto eccezionale ci parla, infatti, in una lingua antica ma ben nota a quei lettori che da sempre amano gli inestricabili intrecci di storie.

Intelligente perché, dopo aver letto il romanzo, ci si accorge di essere stati invece in un luogo nuovo, ci rendiamo conto di aver visitato un paese sconosciuto per il quale la nostra mappa era del tutto inutile e di aver sfidato un labirinto dal quale, in realtà, non siamo mai usciti. Un luogo ignoto dove soprattutto si parlava una lingua diversa, alla quale eravamo semplicemente impreparato.

Con questo romanzo dalla struttura allo stesso tempo tradizionale e modernissima si sperimenta, in poche parole, il fascino sottile di perdersi, si gode della rinuncia a qualunque punto di riferimento e, come in ogni viaggio per nostra fortuna non turisticamente organizzato, ci si dispiace solo quando si amava alla fine, quando si torna a casa e le nostre sorprese inevitabilmente si addomesticano.

È questa alternanza di modernità e tradizione, di dejá-vu e novità sapientemente sconcertanti che rende la lettura del romanzo di Felipe Benítez Reyes un autentico piacere. Lo raccomando da lettore ancor prima che da scrittore.

Impresa meritoria pubblicarlo. Credo non ci sia modo migliore di inaugurare una collana di narrativa se non dando alle stampe un libro come questo che, a mio avviso, è prima di tutto un affettuoso omaggio e un'esplicita dichiarazione d'amore alla sapienza dello scrivere e al piacere del leggere.

Andrea Camilleri



Last modified Wednesday, July, 13, 2011