Con prefazione di Giovanni Carli Ballola
Da Farinelli a Camilleri. Dal Settecento al Novecento. Dai prodigi del più
celebre castrato (la "Voce regina" del film di Gérard Corbiau con
Stefano Dionisi ed Enrico Lo Verso), alla musicalità, ora scabra come l'arsa
Sicilia, ora scatenata e surreale (Catarella) del padre famosissimo di
Montalbano.
Sono quattordici scritti. Meglio. Quattordici "storie di parola per
musica" quanto a temi e qualità affabulatoria della prosa di Cantù.
Prose dove la "passion predominante" è il melodramma. Dalla Commedia
giocosa (Cimarosa), con le sue ferree regole teatrali, a Gluck, guardiacaccia
per nascita e intellettuale per vocazione, a lavori su Cristoforo Colombo dove
si privilegia un libretto del grande Felice Romani. Da Verdi, con la censura
romana che mette la mordacchia al Trovatore, a Puccini, cuore del volume con un
ampio "trittico" su Madama Butterfly, La fanciulla del West e Turandot
incluso il nuovo finale di Luciano Berio.
Musica e teatro musicale, però, vedono, pagina dopo pagina, un gioco continuo e
illuminante di specchi con la letteratura e la pittura. Così gli umori comici
della "fiaba teatrale cinese" Turandotte di Carlo Gozzi sono messi a
confronto con il rituale tragico e crudele, con il gelido cerimoniale
novecentesco della Turandot pucciniana. Si indagano le
"corrispondenze" fra Debussy, l'Impressionismo e il Simbolismo e il
rapporto tra la fine secolo e il "male di vivere" di Ciaikovski nel
balletto Il lago dei cigni e nella Quarta sinfonia. La "commedia
campestre" Liolà di Pirandello viene letta come un melodramma buffo
(Giuseppe Mulè ne farà un'opera). Scerbanenco, re del noir italiano e
milanese, è radiografato mentre "compone" il suo romanzo I ragazzi
del massacro usando procedimenti musicali: il "motivo conduttore"
della nebbia.
Come scrive Carli Ballola nella Prefazione, in questi scritti, "da
protagonista, il critico musicale si fa alleato prezioso di quello letterario in
una simbiosi che, nel mondo della cultura odierna, incline alla settorialità,
non è facile a trovarsi".
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