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La mia Vigāta

Con Andrea Camilleri nella cittā del commissario Montalbano



Autore Lorenzo Rosso
Prezzo € 15,00
Pagine 150
Data di pubblicazione 6 giugno 2025
Editore VGS LIBRI
Collana Tracce


"Poi capii cos'era quello che mi mancava: era il rumore delle onde che dalla mia casa della marina si sentiva benissimo, soprattutto quando il mare era agi­tato."

Un viaggio tra luoghi reali e immaginati, dove la me­moria di Andrea Camilleri diventa paesaggio e rac­conto, in eterno dialogo con il suo mare. Tra ricordi e parole, affiora l'anima vera di Porto Empedocle, dive­nuta Vigāta per amore e per letteratura.

Prefazione di Rino Schembri
Postfazione di Bruno Gambarotta
Appendice fotografica di Angelo Pitrone


La mia Vigāta si propone come un atto d'amore e un'indagine culturale sul territorio mentale e linguistico che lo scrittore empedoclino Andrea Camilleri ha trasformato in una delle costruzioni pių originali della letteratura italiana contemporanea. Lorenzo Rosso, con ri­gore documentario e afflato narrativo, ci accompagna in un itinerario tra realtā e finzione, tra Porto Empedocle e la sua metamorfosi in Vigāta: un luogo letterario che, come la Macondo di Garcia Mārquez o la Yoknapatawpha di Faulkner, trascen­de la geografia per farsi mito.
Attraverso memorie inedite, testimonian­ze, percorsi urbani e intertestualitā ricer­cate, il volume decifra l'alfabeto poetico di Camilleri: la lingua come atto identitario. la cucina come genealogia dell'apparte­nenza, la topografia emotiva come teatro della memoria. Ne emerge un ritratto intimo e insieme corale, dove il “paese, in parte vero, della Sicilia pių inventata” si rivela essere, in realtā, un paradigma di quell'isola interiore che č la Sicilia letteraria.
Una guida che si legge come un saggio critico ma pulsa come un romanzo delia nostalgia; un invito a ripensare il rapporto tra scrittura, territorio e immaginario, nel segno di uno dei pių grandi autori del nostro tempo.



La Vigāta di Camilleri raccontata da Lorenzo Rosso
Viaggio tra luoghi reali e immaginari descritti dallo scrittore
Un critico definė Vigāta il paese pių inventato della Sicilia pių vera.
"Se dipendesse da me - sosteneva Andrea Camilleri - correggerei la definizione con un paese, in parte vero, della Sicilia pių inventata!". In occasione dei cento anni dalla nascita (Porto Empedocle 1925 - 2025) esce per i tipi di Vgs Libri "La mia Vigāta: con Andrea Camilleri nella cittā del commissario Montalbano". Tra luoghi reali e immaginari il giornalista scrittore Lorenzo Rosso compie un "viaggio" alla scoperta della Vigāta letteraria di Andrea Camilleri. Tra ricordi e parole del Maestro sul suo paese natio, affiora nel libro l'anima vera di Porto Empedocle che Camilleri ha trasformato in una delle costruzioni narrative pių originali della letteratura italiana contemporanea.
"Nel volume La mia Vigāta - scrive nella prefazione Gennaro Schembri docente del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Universitā di Palermo - Lorenzo Rosso riprende alcune tematiche particolarmente care ad Andrea Camilleri, tra cui il rapporto tra cittā reale e cittā immaginaria, la memoria, il ricordo, i sapori e gli odori. Sebbene questi elementi siano stati giā affrontati da Rosso, in passato, in particolare nel libro-intervista Una birra al caffč Vigāta, essi trovano in questa sede un rinnovato respiro interpretativo e un ulteriore livello di approfondimento. Il libro non si limita a essere un tributo allo scrittore siciliano, ma si configura come una riflessione sulla costruzione di un immaginario: su come Camilleri abbia elaborato la sua Vigāta a partire da elementi biografici e percettivi legati alla sua Porto Empedocle, cittā reale trasfigurata in chiave letteraria". Il volume contiene tra l'altro una suggestiva appendice fotografica su Vigāta curata da Angelo Pitrone e un testo-ricordo di Bruno Gambarotta che rievoca i suoi trascorsi lavorativi in Rai quando divideva l'ufficio in viale Mazzini, proprio con il collega Camilleri.
ANSA, 22.5.2025


Scoprire la Vigāta di Camilleri attraverso gli occhi di Lorenzo Rosso
Il legame tra la letteratura e il territorio č un tema ricorrente in molte opere, ma poche riescono a incarnare questa connessione come la Vigāta di Andrea Camilleri. In occasione del centenario della nascita del grande scrittore siciliano, Lorenzo Rosso ha pubblicato il libro “La mia Vigāta: con Andrea Camilleri nella cittā del commissario Montalbano” per Vgs Libri. Queste pagine rappresentano un viaggio affascinante tra realtā e finzione, tra ricordi personali e il mondo immaginario creato dal Maestro.
Camilleri stesso una volta affermō che seppur Vigāta fosse un luogo inventato, essa racchiudeva in sé una parte della Sicilia pių vera. “Se dipendesse da me – affermava – correggerei la definizione con un paese, in parte vero, della Sicilia pių inventata!” Questa riflessione mette in luce l’ambivalenza della sua opera: da un lato, i luoghi descritti sono permeati da una forte autenticitā, dall’altro, sono trasfigurati attraverso il filtro della narrativa. La Vigāta di Camilleri diventa cosė un palcoscenico dove si intrecciano storie, personaggi e tradizioni siciliane, resi unici dalla penna dell’autore.
L’esplorazione di Lorenzo Rosso
Nel suo libro, Lorenzo Rosso esplora questi temi con grande sensibilitā. La prefazione di Gennaro Schembri, docente presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Universitā di Palermo, sottolinea alcuni dei punti salienti dell’opera. Rosso affronta il rapporto tra cittā reale e immaginaria, un elemento centrale nel lavoro di Camilleri. Egli non si limita a rendere omaggio all’autore, ma offre una riflessione profonda su come la memoria e il ricordo siano essenziali nel processo creativo. La Vigāta di Camilleri non č solo un luogo fisico; č un simbolo di un mondo che vive nei ricordi e nei sapori della Sicilia.
L’analisi di Porto Empedocle
Il volume si caratterizza per un’analisi meticolosa di come Camilleri abbia tratto ispirazione dalla sua Porto Empedocle. Ogni angolo di questa cittā, con i suoi profumi, i suoi colori e le sue tradizioni, si riflette nei racconti del commissario Montalbano e nei suoi casi, che spesso vanno oltre il semplice giallo per diventare una vera e propria finestra sulla cultura siciliana. Rosso riesce a rendere tangibile l’ereditā di Camilleri, mettendo in evidenza come la sua scrittura sia un atto d’amore verso la Sicilia e i suoi abitanti.
Un viaggio visivo e narrativo
Oltre all’analisi testuale, il libro di Rosso include una suggestiva appendice fotografica curata da Angelo Pitrone, che offre uno sguardo visivo su Vigāta. Le immagini raccontano storie che le parole non riescono sempre a esprimere, mostrando luoghi reali che hanno ispirato la narrazione camilleriana. Questa combinazione di testo e immagine arricchisce ulteriormente l’opera, rendendola un affascinante viaggio attraverso la Sicilia di ieri e di oggi.
Un altro elemento di valore del libro č il testo-ricordo di Bruno Gambarotta, che narra i suoi trascorsi professionali in Rai, dove ha condiviso l’ufficio con Camilleri. Questo aneddoto personale non solo arricchisce il racconto, ma offre anche uno spaccato della vita di Camilleri al di fuori della sua produzione letteraria. Gambarotta riesce a far emergere il lato umano dello scrittore, i suoi sogni e le sue ambizioni, rendendo il lettore partecipe di un’epoca e di un ambiente che hanno forgiato una delle penne pių significative della letteratura italiana.
Il libro di Rosso si pone quindi come un duplice omaggio: a Camilleri e alla sua Vigāta, ma anche alla Sicilia, terra di contrasti e bellezze, che ha saputo ispirare e plasmare una delle figure pių iconiche della narrativa contemporanea. La scrittura di Camilleri, intrisa di dialetti, tradizioni e una profonda conoscenza della societā siciliana, ha contribuito a creare un’immagine di Vigāta che vive nel cuore dei lettori, ben oltre le pagine dei suoi romanzi.
“La mia Vigata” non č solo un viaggio nella vita e nelle opere di Camilleri, ma rappresenta anche un invito a riscoprire la bellezza della Sicilia. Attraverso i racconti, i ricordi e le immagini, Lorenzo Rosso riesce a restituire un’idea di Vigāta che č al contempo reale e fantastica, un luogo dove il passato si fonde con il presente e dove la letteratura diventa un mezzo per comprendere meglio l’identitā culturale di un popolo.
In questo modo, la figura di Camilleri, grande narratore e maestro della parola, continua a vivere, non solo nei suoi libri, ma anche nelle strade, nei volti e nei sapori di una Sicilia che, grazie a lui, ha trovato una nuova voce.
Sara Lucchetta (Smetteredilavorare, 24.5.2025)



Last modified Saturday, June, 07, 2025