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La macchina da scrivere in pelle umana

Appena sedicenne, Georges Simenon inizia a collaborare alla Gazette de Liège. È un cronista di nera ma ciò che lo rende immediatamente noto è una piccola rubrica dedicata ai cani. Scrive storie di animali infelici, diseredati, randagi, che commuovono subito i lettori. Simenon era stato un bambino gracile, malaticcio. Ma dopo gli studi presso i gesuiti e l'indirizzo scientifico al liceo di Liegi, presto scopre la biblioteca della città e frequentandola diventa un lettore voracissimo.
Conrad, Stendhal gli fanno scoprire una precoce vocazione alla scrittura. A 18 anni licenzia il suo primo libro, Al ponte degli archi, e presto rivela un'altra straordinaria dote: Simenon è una macchina per scrivere con fattezze umane. La sua velocità di scrittura ha dello strabiliante.
Nel 1922 si trasferisce a Parigi. Inizia a collaborare a riviste destinate a un pubblico popolare. Si firma Georges Sim. Nell'arco di tre anni scrive più di 700 racconti, quanti ne avrebbe scritti uno scrittore normale nell'arco di tutta una vita. Si sposa, si compra una chiatta e va a viverci con la moglie Regine. Percorre tutti i canali navigabili della Francia. E da qui emerge un'altra sua straordinaria particolarità: ecco perché descriverà così bene tutte le chiuse e i paesaggi visti dal fiume. Ci ha navigato, ci ha vissuto dentro e li farà rivivere nella sua scrittura. Nel 1928 scrive il suo primo romanzo. Io lo lessi nel 1931, pubblicato in Italia da Sonzogno. Il che significa che come Georges Sim venne subito tradotto all'estero. La sua velocità di scrittura è tale da licenziare 80 cartelle al giorno. Significa che può iniziare a scrivere un romanzo e consegnarlo all'editore in soli dieci giorni. L'impressione è tale che l'editore lo convince a scrivere dentro una leggendaria stanza di vetro posta in una pubblica strada a vista dei passanti.
L'anno di svolta è il 1931. Compare per la prima volta il commissario Maigret e sono i primi libri che Simenon firma con il suo vero nome. Il successo è subito travolgente. Ma dopo i primi 19 romanzi interrompe la serie. Simenon è in crisi. Ha cominciato già a scrivere quelli che chiamerà i "romanzi-romanzi", cioè libri non di genere e non popolari, ma raffinati e rivolti a un pubblico di cultura un po' più alta. Ma dopo un breve esilio Maigret tornerà alla ribalta.
Intanto i tedeschi hanno occupato la Francia. Il governo collaborazionista di Vichy gli chiede di occuparsi dei profughi belgi. Lui lo fa con grande scrupolo ma, alla fine della guerra, teme di essere accusato di collaborazionismo. Invece viene accusato suo fratello, che effettivamente aveva collaborato. Ma intanto Simenon scappa negli Stati Uniti. È come se cercasse di rinascere. Incontra Denyse, se ne innamora, divorzia dalla prima moglie, avrà con lei tre figli, si sposta da uno stato all'altro e assorbe tutto. Dopo soli tre mesi comincia a scrivere romanzi di ambientazione americana.
Negli anni Cinquanta torna a vivere in Costa Azzurra, aspettando che si completino i lavori di una villa sontuosa e un po' pacchiana nei dintorni di Losanna. Con Denyse le cose non vanno bene. Difficile vivere con un uomo come Simenon. Lei viene internata in una casa di cura. Nel frattempo Simenon ha una segretaria, Teresa, di origine friulana. Diventerà la sua fedele compagna fino alla morte. Nel 1972 una malattia affievolisce le sue forze. Decide di non scrivere più. Ma non resiste. Allora detta al registratore. La sua produzione cala di molto. Nel 1978 si suicida la figlia. Per Simenon sarà un dolore devastante. L'ultimo suo libro, Memorie intime, è un dialogo con la figlia morta. Sulle sue relazioni sessual-sentimentali dirà egli stesso, in una lettera all'amico Federico Fellini: «Ne ho avute a migliaia».
Un consuntivo per numeri risulta impressionante. Con il suo vero nome ha pubblicato tra 450 e 460 libri, è stato tradotto in 50 lingue, ha venduto non meno di 500 milioni di copie. Nel 1931 sono stati tradotti in film i primi due romanzi. Da allora sono stati prodotti una valanga di film. Il commissario Maigret ha avuto in Francia i volti di Pierre Renoir, fratello del regista Jean, e di Jean Gabin, e in Italia quello di Gino Cervi, registrando un grandissimo successo televisivo.
I segreti di Maigret? Di solito gli scrittori scelgono un registro alto per i loro romanzi impegnati e uno medio-basso per i polizieschi, come se il genere non fosse letterario. In Italia questo non è accaduto, basti fare gli esempi di Gadda e di Sciascia. E lo stesso è stato per Simenon. Ma c'è un aspetto. La scrittura di Simenon è sempre semplice, lineare, diretta, arriva immediatamente. Non c'è mai una ricerca di effetti stilistici. Eppure, attenzione, questa semplicità è ottenuta attraverso una scelta accuratissima della parola. La parola che sceglie Simenon è sempre la più adatta. Ha quasi il peso della parola poetica. Non usa mai riempitivi. Se utilizza aggettivi, non sono mai intercambiabili. Quello che usa è l'unico aggettivo che in quel momento si può apporre a quella parola. Si tratta di una sublime semplicità. E ancora: i suoi personaggi sono piccoli borghesi, bottegai, impiegati, gente qualunque, che si incontra in tram, che si ha come vici-no di casa. E vengono osservati con semplicità ma con grande verità. Stanno dentro una trama che è anch'essa molto semplice, sempre lineare. La complessità della storia non è mai nella trama ma proprio nel modo in cui vengono presentati e "sdipanati" quei personaggi semplici.
Sublime semplicità, abbiamo detto. Ora aggiungiamo supremo dono della chiarezza. Basti un solo, ultimo esempio: le descrizioni della natura. Simenon la descrive in tre, quattro righe. Una cosa rarissima. In genere, nella letteratura, le descrizioni della natura sono sempre un po' noiose. E invece non solo Simenon descrive la natura sobriamente, ma se lo leggete d'estate, e la sua storia è ambientata in inverno, state certi che il sole si oscura. Simenon ti trasporta magicamente all'in-terno della sua storia. Tu lettore diventi spettatore di un teatro e quasi un attore della recita.

Andrea Camilleri
(Ha collaborato Piero Melati)

(Il Venerdì, 17 maggio 2019)


 
Last modified Saturday, May, 18, 2019