Il chirurgo
e antropologo palermitano Antonio Pasqualino e sua moglie, la danese Janne
Vibaeck, giravano incessantemente il mondo, dalla Polonia all'Indonesia al
Rajahstan al Vietnam, e ogni volta, tornando in Sicilia, arricchivano la loro
immensa collezione di pupi siciliani, marionette, burattini, ombre orientali,
fondali, teatrini, strumenti musicali. I loro 4000 e passa pezzi oggi
costituiscono la ricchezza fondamentale del MIMA (Museo Internazione delle
Marionette Antoniopasqualino) che però non intende essere solo un museo forse
unico al mondo, ma vuole proporsi anche e soprattutto come centro di
propulsione e d'attività culturale attraverso mostre, festival, convegni,
spettacoli, concerti. Tanto per fare un esempio, tra novembre e dicembre si
svolgerà al MIMA la ventinovesima edizione del Festival di Morgana che
comprenderà, tra I"altro, spettacoli dell'Opera dei pupi, delle ombre di
Bali, dell'indiano teatro di Kerala e del giapponese teatro Buranko. Per
continuare e ampliare la sua attività, in tempi così difficili, il MIMA ha
bisogno dell’appoggio di tutti coloro che credono che la reciproca
conoscenza delle diverse e più profonde radici culturali sia la base di ogni
possibile, civile e pacifica convivenza. Andrea Camilleri (Nota per l'inaugurazione della nuova sede del MIMA di Palermo, novembre 2004) |
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