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Ogni viaggio è un romanzo

Libri, partenze, arrivi. 19 incontri con scrittori di Paolo Di Paolo



Autore Paolo Di Paolo
Prezzo E 14,00
Pagine 210
Data di pubblicazione 2007
Editore Laterza
Collana i Robinson / Letture



Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose. Allora la testa ti parte per un altro verso, gli occhi scoprono prospettive fino a quel momento inedite. E cominci a farti parecchie domande.
Andrea Camilleri

Può capitare di arrivare a Parigi, Rue de Fleurus 27, accompagnati da un misterioso romanzo di inizio Novecento. O di spostarsi da Castellammare di Stabia a Tokyo, passando per la Meseta spagnola, innamorati persi di Roland Barthes e di un ragazzo giapponese. Può capitare anche di dormire in un hotel di Singapore, all'ultimo piano di un grattacielo e di essere svegliati da una voce lontana, che forse viene fuori da un libro, forse dalla vita. Quando si sfiorano, i libri e i viaggi fanno cortocircuito; e con un romanzo in valigia, qualunque itinerario diventa singolare e sorprendente. Alcuni tra i più noti scrittori italiani, da Antonio Tabucchi a Dacia Maraini, da Andrea Camilleri a Melania G. Mazzucco, da Raffaele La Capria a Giuseppe Culicchia, da Carmen Covito a Emanuele Trevi, raccontano i propri viaggi: fughe, avventure impreviste, pellegrinaggi e sogni da fermi, intessuti di parole e gesti in un appassionato dialogo a distanza con gli autori e i libri più amati. In diciannove conversazioni fitte di piogge tropicali, ballerine cambogiane, valigie colme di libri, tiri di boxe fuori tempo massimo, Paolo Di Paolo crea una geografia del viaggio in forma di racconto o di mappa delle emozioni.

In queste pagine si racconta di romanzi che mettono addosso il desiderio di partire; di viaggi fatti sulle tracce di scrittori amati; di strani cortocircuiti che si attivano quando un libro sfiora il paesaggio dell’infanzia, o una terra lontanissima in cui ci perdiamo, o ancora, semplicemente, la nostra poltrona in salotto. Diciannove scrittori, diciotto partenze e arrivi, racconti di carta e di terre.

Prefazione di Pietro Citati

Andrea Camilleri - Partenze


Di Andrea Camilleri apprendiamo l'attitudine orgogliosamente isolana, lo «strazio» che per lui siciliano è sempre stata «quell'ora di traghetto in cui vede allontanarsi la sua terra» avvicinandosi al Continente. E scopriamo che il ragazzo che a 24 anni lasciò Porto Empedocle per Roma, pur avendo poi viaggiato dal Sudamerica all'Africa, continua a preferire «al paesaggio geografico quello umano. E per capire quello, non c'è bisogno di andare molto lontano». Affascinato in gioventù da narratori oggi dimenticati, come un tal Vittorio Giovanni Rossi che pubblicava resoconti dai titoli secchi (Tropici, Oceano, Sabbia), oggi Camilleri preferisce «abitare in spirito» città che esistono solo sulla pagina. Come la Vigata del suo commissario Montalbano, «pazzesca come un sipario teatrale, ma utile a rappresentare la commedia. O la tragedia».
(Lara Crinò, da Il Venerdì di Repubblica, 6.7.2007)



Last modified Wednesday, July, 13, 2011