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Senza titolo...
Un'altra storia



Autore Salvatore Pasqualetto
Prezzo E 14,00
Pagine p. 188
Data di pubblicazione 2008
Editore Il Filo
Collana Terre - Nuove voci


“Da visitatore, da turista, anche se non forestiero, del suo libro posso solo dirle alcune cose. La prima delle quali è che dalle sue pagine trapela una sincera, autentica, nativa vocazione a partecipare alle iniziative che possano migliorare le condizioni della società, sicché chi lavora abbia non solo quello che giustamente gli spetta ma soprattutto gli venga riconosciuta la dignità del lavoro. La seconda è la ricchezza d’informazioni su quello che ho chiamato il contesto. Faccio un solo esempio: quanti sono, nella stessa Sicilia, a ricordare l’azione di un autentico protagonista (da lei benissimo descritto) quale l’ingegnere La Cavera? La terza è che l’entusiasmo, la vitalità con cui lei ha affrontato le situazioni che le si sono presentate nel corso della sua esistenza, ha saputo trasferirle sulla pagina con vivezza e immediatezza narrativa”.
(dalla lettera di Andrea Camilleri)


Salvatore Pasqualetto è nato a Mazzarino. Nel 1968 è costretto a emigrare a Torino, dove frequenta la scuola superiore, inserendosi nel Movimento giovanile socialista. Quindi, ritorna nella propria terra, dove completa gli studi e inizia la propria attività professionale. Da anni impegnato nel sociale, si è a lungo battuto per una rinascita della cultura della legalità in Sicilia.


Storia di un emigrante siciliano
“Senza titolo… un’altra storia”, di Salvatore Pasqualetto - segretario provinciale della Uil e vice-presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta - è la storia di un ragazzo come tanti, la vita di Simone, un giovane siciliano che all’età di quattordici anni si trasferisce a Torino.
È il periodo del boom economico, quando dal Sud si emigra al Nord per cercare un lavoro, una vita migliore. Ma dopo l’esperienza torinese in cui matura una coscienza politica militando tra i giovani socialisti, Simone fa ritorno in Sicilia.
Si sposa, ha dei figli, trova un lavoro. Una vita come tante. Ma Simone fa anche altro. Si iscrive al sindacato e si schiera accanto ai braccianti che lottano per il diritto di possedere le terre che essi lavorano da una vita.
In questo modo, inizia a scontrarsi con la realtà, durissima, della sua terra: la mafia e i suoi infiniti intrecci con la società civile e la classe politica. Subisce perfino un attentato, da cui esce fortunatamente vivo. I mandanti, come gli esecutori materiali, restano senza nome: e anche questa è una storia senza titolo, ma nel senso peggiore.
(SiciliaOnline, 30.12.2008)



Last modified Wednesday, July, 13, 2011