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La voce del violino

c1997, 10. ed. 1999
 

19 d. L’Opera Imprescindibile.

…il dottor Lo Bianco, il quale si era messo in aspettativa per approfondire le interminabili ricerche storiche su due suoi pseudo antenati...

Vita e imprese di Rinaldo e Antonio Lo Bianco, maestri giurati dell’Università di Girgenti, al tempo di re Martino il Giovane (1402-1409).
 

34 a/b. Montalbano s’illumina sul nuovo giudice veneziano, Nicolò Tommaseo.

Fu un lampo. Evidentemente il dottor Tommaseo in queste cose ci doveva segretamente bagnare il pane. Gli venne in mente d’aver letto da qualche parte una frase di Manzoni che riguardava l’altro più celebre Nicolò Tommaseo:

Sto Tommaseo ch’el gha on pè in sagrestia e vun in casin

Doveva essere vizio di famiglia.

Manzoni, Alessandro (Milano, 1785- Milano, 1873)

Tommaseo, Niccolò (Sebenico, 1802- Firenze, 1874)

Ipotesi. Potrebbe essere in Colloqui col Manzoni, di Teresa Lodi (cultrice del Tommaseo).
 

47 a. A cena dalla signora Clementina Vasile Cozzo.

S: "Non legge libri gialli?".

C: "Raramente. E poi che significa libro giallo? Che significa romanzo poliziesco? ".

S: "Beh, c’è tutta una letteratura che…".

C: "Certo. Ma non mi piacciono le etichette. Vuole che le racconti una bella storia gialla? Dunque, un tale, dopo molte vicende avventurose… […]".

Edipo disse quasi a se stesso Montalbano.

Edipo Re / Sophocles (Atene, 496 a.C.- ivi, 406 a.C.)
 

56 e 117 a. Salvo alle prese con l’argentino

Non aveva sonno e così si curcò con un libro, un romanzo di Denevi, uno scrittore argentino che gli piaceva assà.

Si andò a assittare nella verandina, col libro di Denevi tra le mani.

Ma non ce la fece a leggerlo. Un pinsèro gli firriàva per la testa...

Denevi, Marco (Buenos Aires, 1922- ivi, 1998)

Musica di amor perduto potrebbe essere in tema.

Ipotizzerei però Falsificaciones (e Romeo frente al cadaver de Julieta).
 
 
 
 

93 e. Montalbano fa anticamera dal Questore Luca Bonetti-Alderighi.

Sul tavolino dello squallido salottino c’erano un settimanale, Famiglia cristiana, e un quotidiano, L’Osservatore Romano, segno evidente della presenza in Questura del dottor Lattes.

Pigliò in mano la rivista, principiò a leggere un articolo della Tamaro.

"Commissario! Commissario!" Una mano lo scuoteva per una spalla […]

Gesù! Si era addormentato profondamente.
 
 
 
 

97 b. All’osteria "La cacciatora", alle porte di Joppolo Giancaxio:

…una grossa porzione di caponatina di gusto squisito. Principio sì giolivo ben conduce aveva scritto il Boiardo e Montalbano decise di lasciarsi condurre.

(cfr. anche "La Gita a Tindari", p. 54)

Boiardo, Matteo Maria (Scandiano, 1441- Reggio Emilia, 1494)

sonetto In Natali Dominae inizia con il verso "Ecco quella che il giorno ce riduce", contenuto nel canzoniere "Amorum libri tres" (1469-1471)
 
 
 
 

114 b. Pacata cronaca di Televigàta.

"All’improvviso il Di Blasi veniva fuori gridando Punitemi! Punitemi e brandendo minacciosamente un’arma. Uno degli agenti prontamente faceva fuoco e il giovane Maurizio Di Blasi cadeva colpito a morte da una raffica al petto. L’invocazione quasi dostoevskiana del giovane, punitemi!, è più che una confessione…".

Delitto e castigo (1866) / Dostoevskij, Fedor Mihajlovic (Mosca, 1821- Pietroburgo, 1881)
 
 
 
 

116 b. Riflessioni del commissario, che "deve assolutamente intervenire":

Ecco a voi il cavaliere senza macchia e senza paura! Ecco a voi Robin Hood, Zorro e il giustiziere della notte tutti in una sola persona: Salvo Montalbano!

E’ probabile che Camilleri pensasse alle versioni cinematografiche, non ai libri. Comunque:

Robin Hood, bandito inglese morto nel 1325 (regno di Edoardo II) secondo la leggenda e/o la storia. Esistono decine di versioni e di Autori. Fa testo, a mio parere

Ivanhoe (1820) / Scott, Walter (Edimburgo, 1771- Abbotsford, Roxburghshire, 1832)

Zorro è invece esistito veramente, ed è nato in Irlanda (fonte accreditata).

William Lamport alias Guillén Lombardo (1615-1659) ha ispirato - tramite un romanzo del 1872 di Vicente Riva Palacio, Memorie di un impostore - la creazione del personaggio di Zorro da parte di un giornalista di cronaca nera e autore di pulp californiano.

La maledizione di Capistrano (1919) / McCulley, Johnston (1883-1958)

"Con il fendente e una 'Z' come segno, difende i deboli e gli oppressi e vendica i soprusi di cui sono vittime"
 
 

128 b. Montalbano all’avvocato Orazio Guttadauro, discusso penalista.

"l’Anonimo veneziano", rincarò Montalbano che stava cominciando a scialarsela.

Anonimo veneziano (1971) / Berto, Giuseppe (Mogliano Veneto, 1914- Roma, 1978)
 
 
 
 

148 e. Gli agenti vigilano.

Gallo era dintra la macchina che leggeva La Gazzetta dello Sport.
 
 
 
 

185 b. Fazio sopra l’albero di zorbo.

"Sissi, tanto da nico mi piaceva Tarzan".

(cfr. "La Gita a Tindari, p. 102)

Tarzan delle scimmie (1912) /

Burroughs, Edgar Rice (Chicago, 1875- "Tarzana", Los Angeles, 1950)
 

195 c. Montalbano a Guido Serravalle.

"Non le piace? Possiamo chiamarli Paolo e Francesca, se vuole…".

La Divina Commedia (Inferno, V, 73 segg.) / Alighieri, Dante (Firenze, 1265- Ravenna, 1321)
 
 
 
 

196 e. Montalbano a Guido Serravalle (segue):

"…devo abbandonare i fatti concreti e inoltrarmi nella mente di un uomo, in quello che pensa. Un romanziere avrebbe la strada facilitata, ma io sono semplicemente un lettore di quelli che credo buoni libri. Mi perdoni la divagazione".

Legenda [1]

Legenda [2]



Last modified Saturday, July, 16, 2011