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29° Premio di Forte dei Marmi per la satira politica



Satira politica, premi a Camilleri e Stella

In ricordo della strage di New York, la ventinovesima edizione del Premio Satira Politica ha voluto adottare la vignetta di Vauro, apparsa sul Corriere della Sera , che raffigura la grande mela, simbolo della metropoli americana, trafitta da una freccia e grondante sangue. Di più non era possibile fare poiché il tragico attacco è avvenuto quando la giuria era riunita per decidere le premiazioni. Nove, come sempre, le sezioni nelle quali si articola la manifestazione. Per la letteratura è stato premiato Andrea Camilleri con la seguente motivazione: «Convinti che la satira - come la definì Sciascia - sia luogo di confine fra la letteratura, il potere e la gente, premiamo Camilleri, narratore, sceneggiatore e cronista, nelle cui trame i protagonisti diventano spesso vittime della viltà o della sopraffazione del potere». Lo scrittore, citando Aristofane e Plauto, ha commentato che la satira è alla base della nostra cultura anche se i critici non sono d’accordo. Per il giornalismo ha vinto GianAntonio Stella, inviato del Corriere della Sera , per i suoi articoli nei quali «vicende e personaggi di provincia diventano storie esemplari del costume e del carattere nazionale». Tra gli stranieri sono stati premiati per la grafica, la rivista britannica Private Eye , da 40 anni «un instancabile occhio indagatore impertinente e tenace», e il disegnatore iraniano Ali Divandari la cui satira assume le forme dell’allegoria e del paradosso grottesco. Divandari racconta che nell’Iran di oggi la satira è molto in auge e viene tollerata, tranne poche eccezioni. I vincitori delle altre sezioni sono i fratelli Franco e Agostino Origone, disegnatori presso il Secolo XIX ; Lia Celi per la satira su Web; Carlo Freccero, direttore di Rai 2 , considerato il «mandante» di programmi come «L’ottavo nano» e «Quelli che il calcio». Per la radio è stato premiato il programma «Ciao Belli» di Radio DeeJay; per il cabaret i comici Ale & Franz. Un premio speciale è andato a Chiara Firullo per la sua tesi di laurea sulla «Satira politica nell’Italia del XIX secolo».

E.Vitt. - Il Corriere della sera 16.09.01

Il Forte premia Camilleri e Freccero

Che cosa ha a che fare Carlo Freccero, direttore di Raidue, con la satira politica? In teoria niente; ma in Raidue abbiamo visto l'Ottavo nano, Quelli che il calcio, Satyricon, Convenscion e la giuria della 29/a edizione del premio Forte dei Marmi di Satira politica, invece di privilegiare i Guzzanti piuttosto che Fazio, Luttazzi o Bertolino ha preferito “risalire al mandante” e premiare il direttore della sede, appunto Freccero. Alla Capannina di Franceschi, sede storica della manifestazione di cui Cinzia Bibolotti e Franco Calotti costituiscono l'anima, sono sfilati Andrea Camilleri, premiato per la letteratura, Gianantonio Stella per il giornalismo, Franco e Agostino Origone per la grafica, il periodico inglese Private Eye, l'iraniano Ali Divandari, Lia Celi per il sito web Paginatre, “Ciao belli” di Radio DeeJay, Ale & Franz per il cabaret. Il premio Pino Zac è stato assegnato a Malox, un periodico satirico del nord-est fondato da Beppe Mora e dal compianto Sergio Saviane: premi speciali della giuria sono andati allo scultore Gianpaolo Stella per i suoi 'monumenti di satira', al professor Michele Ingenito dell'Università di Salerno per il saggio in tre volumi I burloni del re. Satira e linguaggio nell'Inghilterra degli anni '60. Private Eye 1961-1970 (Bulzoni) e a Chiara Firullo per la tesi di laurea La politica e la satira politica nell'Italia del XIX secolo (Università di Pavia). Tra il potere e la gente I giurati hanno premiato Camilleri “convinti che la satira _ come la definì Leonardo Sciascia (anche lui premiato al Forte, nel 1980) _ sia luogo di confine fra la letteratura, il potere e la gente”. E Camilleri narratore sceneggiatore e cronista, “nelle cui trame i protagonisti diventano spesso vittime della viltà o della sopraffazione del potere, e nelle cui pieghe narrative si celano non di rado referenze politiche e civili”, è scrittore di costume e di satira, e insieme testimone di passioni politiche, come dimostrano le 'favole' pubblicate su Micromega. “La satira _ ha detto ringraziando felice _ è considerato dall'Accademia un genere paraletterario, e io mi sento come un andicappato; eppure è indispensabile per prendere le distanze dal mondo”. Inevitabile un richiamo ai tragici fatti di questi giorni: unita alla motivazione dei premi, una vignetta di Vauro, con la Grande Mela trafitta e sanguinante, come «partecipazione al lutto mondialei».

Giovanni Nardi - Il Giorno 16.09.01 Il Tirreno 16.09.01

La satira non si arrende

La vignetta di Vauro raffigura una mela («La Grande Mela») che, trafitta da una freccia, gronda sangue: così, con questa sorta di manifesto a lutto, la 29ª edizione del Premio Satira Politica ha voluto ricordare la tragedia che ha sconvolto l'America. Una tragedia che certamente ha reso meno leggiadra del solito l'atmsofera di questo tradizionale appuntamento di fine estate, artisti di tutto il mondo che si riuniscono sotto il tetto della mitica Capannina del Forte, il piccolo show che si svolge la mattina durante la conferenza stampa, la cerimonia di premiazione vera e propria della sera che ieri è stata condotta dal comico Claudio Bisio affiancato da Michelle Hunziker, moglie di Eros Ramazzotti. A ricevere i principali premi del «Satira» sono stati Andrea Camilleri, il direttore di Raidue Carlo Freccero e il giornalista del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella. Per la grafica internazionale i premi sono andati invece al giornale satirico inglese «Private eye», che festeggia 40 anni di vita, e al disegnatore satirico iraniano Ali Divandari. Un po' spaesato, arrivato in Italia pochi giorni prima dell'attacco terroristico agli Stati Uniti, Divandari si dice angosciato: «Sono fatti terribili, mi hanno sconvolto. Ho subito mandato un messaggio al mio amico disegnatore americano, Jerry Robinson, per essergli in qualche modo vicino». Ma questa tragedia influirà sul rinnovamento culturale, artistico e politico iraniano? «Non so, comunque penso che l'arte sia indipendente da tutto, indipendente dalla politica». Sfila poi un Camilleri assai commosso, premiato dalla giuria sulla scia della definizione che Leonardo Sciascia - vincitore a Forte dei Marmi della sezione letteratura nel 1980 - aveva dato della satira come «luogo di confine fra la letterature, il potere e la gente». Il premio è andato a Camilleri «narratore, sceneggiatore e cronista, nelle cui trame i protagonisti diventano spesso vittime della civiltà o della sopraffazione del potere, e nelle cui pieghe narrative si celano non di rado referenze politiche e civili». E lo scrittore agrigentino, nel commentare questo riconoscimento, si è rifatto proprio a Sciascia: «La satira nella letteratura è essenziale perchè riesce a prendere le distanze dal mondo». Stella, autore del fortunato libro «Chic», viaggio tra abitudini e intrighi di un mondo più o meno vip, è stato premiato nella sezione giornalismo perchè le sue cronache di «vicende e personaggi di provincia diventano storie esemplari del costume e del carattere nazionale». Ma che rischi si corrono a praticare questo genere di giornalismo «col sorriso sulle labbra»? «Cito una battuta del grande calciatore Beppe Meazza: 'Non c'è nulla di più umiliante del vedersi parare un rigore da un portiere talmente cretino che non ha capito la finta'». Stella ha poi annunciato che sta lavorando ad un nuovo libro che si intitolerà «Tribù: foto di gruppo col Cavaliere», una galleria di ritratti di vari personaggi, di peso nazionale e locale, giunti alla ribalta con la vittoria del centrodestra. In Capannina è sfilato anche Carlo Freccero, che la giuria ha volto permiare come «mandante» dei migliori programmi di satira televisiva, da «L'Ottavo nano» a «Quelli che il calcio», da «Satyricon» a «Convenscion». Divertito e battagliero come al solito il direttore di Raidue ha spiegato almeno in parte il segreto del successo dei suoi programmi irriverenti, quel coraggio che gli ha fatto accumulare pacchi di querele e oltre richieste di risarmicento per oltre 100 miliardi. Il premio per la grafica italiana è andato ai fratelli Franco e Agostino Origone, genovesi, che da vent'anni collaborano fra le altre cose con una vignetta quotidiana sul «Secolo XIX». Gli altri premi sono stati assegnati a Lia Celi per la satira sul web, alla trasmissione radiofonica «Ciao belli» di Radio Deejay, e, per il cabaret ad Alessandro Bisentini e Francesco Villa. Infine il premio «Pino Zac 2001» è stato assegnato al giornale «Malox», diretto da Beppe Mora e a cui, fino a un mese e mezzo fa collaborava anche Sergio Saviane, mentre un premio speciale è stato assegnato a Giampaolo Stella, per le sue caricature di personaggi famosi della politica e dello spettacolo realizzate in terracotta.

Cristiana Grasso




Last modified Saturday, July, 16, 2011