Titolo

Alfabeto eretico

Autore

Matteo Collura

Data prima edizione

 

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Editore

Longanesi

Collana

 

Data edizione letta

 

Pagine

 

Euro

 

Mini recensione

Il libro si ispira all' "Alfabeto pirandelliano"; vengono analizzati molti temi cari a Sciascia. Si va da Abbondio a Zolfo, si parla di mafia, politica, Br, religione, Sicilia etc etc. Sicuramente il libro è meno completo del "Maestro di Regalpetra" ma è comunque una buona lettura, anche per gli infelici che non conoscono Sciascia, anzi forse soprattutto per questi, chè magari gli viene voglia di leggerlo...
Sono tanti i bei capitoli, per esempio quelli su "Amicizia", su" Giustizia" o quello sul "Silenzio", poi si parla anche di Pasolini, Stendhal. Ci sono tantissime citazioni dai libri, frasi care allo scrittore, etc etc. Adesso divago, a chi non interessa l'argomento e preferisce altro può saltare immediatamente... ho assisitito qualche settimana fa alla presentazione di questi libro, alla libreria Rizzoli in Galleria. Presenti, l'autore, un moderatore cretino, e Sergio Romano. Alcune frasi che mi sono segnata sul taccuino nero. Innanzitutto la frase con cui Collura ha iniziato a parlare; gli avevano chiesto il perchè di questo titolo, e lui ha risposto che avrebbe dovuto chimarsi "Alfabeto etico", ma poi ha preferito cambiare perchè in Italia, ora come ai tempi di Sciascia, la parola eresia è sinomino di eticità; se se si vuole essere etici bisogna passare per eretici, come più volte è successo allo scrittore.
E poi uno scambio di battute sulla famosa affermazione di Sciascia all'indomani del rapimento di Moro, e cioè "Nè con le BR nè con questo Stato" che tante critiche gli attirò:
Collura-
Nel 78 lo Stato ha faccie precise, e si comporta come sappiamo. Quello Stato non andava difeso, e Sciascia lo sapeva, così come non va difeso questo stato di oggi. L'impostura continua. Sciascia la denuncerebbe anche oggi, come si sforzano di fare gli intellettuali contemporanei.


Romano-
Su Moro non c'è stato niente di misterioso. Lo Stato ha fatto il possibile e Sciascia ha sbagliato tutto. La polizia non ha potuto fare di più perchè era in fase di assestamento, dato che stava ancora scontando l'onda lunga del '68. E' facile montare un caso su questo crimine, come ha fatto Sciascia ne "L'affaire Moro", ma poi bisogna dimostrarlo, e Sciascia non l'ha fatto.
E riguardo agli intellettuali di oggi, io non ne vedo in giro.

Andando avanti, sulla M di Mafia.

Collura-
Essere cittadini in Sicilia significa esserlo due volte, perchè è terra di frontiera. La mafia è collusa con lo Stato, ed è per questo che la Sicilia è irredimibile, ed è per questo anche che nessuno prende posizione contro la mafia, nè lo Stato nè la Chiesa.

Romano-
Non è colpa dello Stato se in Sicilia c'è la mafia; i siciliani hanno una certa mentalità che favorisce certi fenomeni. Collura fa sembrare lo Stato cattivo e i siciliani buoni, ma non è così; e per quanto riguarda la Chiesa non ha mai preso posizione perchè è comunque una Chiesa siciliana...

(A questo punto il pubblico ha cominciato a rumoreggiare parecchio, anche perchè i siciliani eravamo davvero molti ;-). Collura era a dir poco imbestialito!)

Il moderatore per cambiare argomento ha chiuso dicendo che certo è triste il fatto che oggi per capire la mafia bisogna intervistare Placido o leggere i romanzi di Camilleri...
Si è parlato poi di altri argomenti, anche dell'atteggiamento dello scrittore di fronte agli editori, perchè Sciascia fu sempre molto critico verso il mondo dell'editoria, e non esitò a dire di no a contratti notevoli per questioni di principio; sarà che in questo periodo, non so poi perchè, sono molto sensibile all'argomento, mi sento circondata in tutti i sensi da operazioni commerciali... ma non ho potuto fare a meno di confrontare questo atteggiamento con quello di Camilleri... Non so, secondo me il Sommo (sempre e comunque) viste le posizioni che prende dovrebbe agire di conseguenza, perchè continua ad usare la casa editrice Mondadori quando potrebbe utilizzarne altre meno famose ed aiutarle a svilupparsi, d'altronde ormai basta il suo nome per attirare le vendite, quindi perchè non fare qualcosa di diverso, e andare controcorrente? Questo lo farebbe amare ancora di più, secondo me.

Comunque, certo non è nanche giusto fare paragoni...