Titolo

Io e Yvonne

Autore

Ignazio Rasi e Ernesto Villa

Data prima edizione

2003

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Editore

Dario Flaccovio

Collana

Gialloteca

Data edizione letta

2003

Pagine

368

Euro

16,00

Mini recensione

Io e Yvonne è uno dei primi volumi che la casa editrice Dario Flaccovio pubblica nella nuova collana Gialloteca nell'ottobre del 2003.
E' un libro che nasce da un'esperienza particolare ed assolutamente originale.I suoi autori, infatti, si conoscono su un new group in internet e decidono,quasi per caso, di scrivere un romanzo a 4 mani: così nasce Io e Yvonne.
Rasi e Villa compongono l'opera via e-mail, senza conoscersi, solo attraversouno scambio costante attraverso la posta elettronica. Questa metodologiadi lavoro potrebbe far pensare ad un risultato poco omogeneo o discontinuo,in realtà il risultato è un romanzo perfettamente orchestrato, interessante,ricco di colpi di scena e di sorprese.
Mimì La Torre è un investigatore privato, la cui vita viene sconvolta dall'incontrocon Yvonne, una prostituta bambina di quattordici anni. Le esistenze deidue si intrecciano in modo indissolubile: Mimì vede in Yvonne la figlia che non ha mai avuto e Yvonne trova in Mimì la possibilità per una vita diversada quella che è sempre stata costretta a condurre.
Purtroppo, però, le cose non sono così semplici e i due protagonisti si trovano a scontrarsi con un'organizzazione criminale molto potente, trovandosi a dover lottare per la loro stessa sopravvivenza.
Entrano così in gioco il commissario Graganti, amico di Mimì, i servizi segreti,Boris, piccolo criminale informatore del nostro investigatore, la ABA, grossamultinazionale...
Il lettore si trova completamente coinvolto nel turbinio di eventi che colpisce i personaggi, senza capire, fino alla fine, chi siano i buoni e chi i cattivi.
Gli autori sono davvero bravi nel tenere ! le fila del racconto, costruendouna trama in cui i vari elementi vanno a formare un quadro d'insieme chesi chiarisce poco alla volta davanti agli occhi del lettore, senza mai lasciarsi sfuggire alcun elemento, in modo che nulla resti in sospeso o inspiegato.
Questo è sicuramente un grande pregio, perché la difficoltà di scrivere unromanzo giallo o noir è proprio quella di riuscire a gestire la storia con logica e inventiva, senza però togliere al lettore il gusto della suspance e senza lasciare nulla al caso.Un altro aspetto interessante del romanzo sono le atmosfere che esso ci fa respirare, varie e diverse, proprio perché varie e diverse sono le componentiin esso contenute: Boris ci riporta alla Sicilia, con la sua parlata in strettodialetto; Frankie, il maestro di Mimì, all'America di alcuni film anni '80; le avventure dei protagonisti ricordano atmosfere da ambienti di gangstere malavitosi...
In generale, a questo primo libro dei due autori esordienti non manca proprio nulla per essere considerato il primo di una serie di opere di successo.