Titolo

L'occhio del male

Autore

Bjorn Larsson

Data prima edizione

1999

Paese

Svezia

Lingua

Svedese

Editore

Iperborea

Collana

 

Data edizione letta

2002

Pagine

332

Euro

 

Mini recensione

Parigi. Cantiere Eole, immenso scavo per l'ampliamento duna linea SNCF.

Ci lavorano Rachid (integralista islamico), Alain (ex OAS in Algeria, lepenista), Georges (piuttosto di sinistra, umanista), Ahmed  (ex FLN in Algeria), Dumas (direttore, ex OAS, ex compagno d'armi di Alain). Ruotano attorno a loro Mireille (compagna d'Ahmed, socorre clandestinament e persone maltrattate, in pericolo di morte), Fatima (figlia di Ahmed e Mireille), Thierry (figlio di Alain, pure lui estermista di destra).

Un calderone, un cockatil esplosivo.

Dovrebbe esserlo: Rachid, che e riuscito a non farsi scoprire, deve fare saltare il cantiere (che e davvero esisistito), faccendo sprofondare un intero quartiere. S'intreccia una storia che sembra banale, l'ennesima patetica storia antirazzista.

E invece no.

Le parole che Rachid ha in mente e in bocca ci gelano il sangue.

Situazioni di persone in pericolo richiamano la nostra attenzione.

Il libro e stato scritto nel 1999, due anni prima del 2001.

Anche dopo la lettura rimaneun senso di disagio.