Mini recensione
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Di nuovo la Sicilia come fulcro dell'ultimo
saggio di matteo Collura,
interamente dedicato agli uomini e le storie della sua isola.
Episodi famigliari, personaggi, situazioni, letture e vari ricordi.
Collura continua costantemente a monitorare la sua terra d'origine,
come d'altra parte aveva fatto il suo maestro Sciascia al quale, sul
libro, dedica un saggio sulla frase misteriosa incisa sulla lapide
della sua tomba a Racalmuto, attribuendola a Leo Longanesi e non come
si era pensato a Villiers De L'Isle-Adam, poeta francese dell'ottocento.
Altra storia vera e bella raccontata è quella di Francesco e Ciro, uno
suo zio, soldato fascista e l'altro partigiano.
Collura scrive "...mio zio morì dalla parte sbagliata, l'altro no".
I corpi dei due, benchè fossero uno di Grotte e l'altro di Aragona
paesi vicini, non furono mai portati, per un beffardo destino, in
Sicilia loro terra di nascita.
Nel complesso una lettura appassionante per tutti coloro che si sono
lasciati incantare dal meraviglioso mondo dell'Isola senza ponte.
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