Mini recensione |
Roma.
1977.
Controllare il traffico di droga a Roma.
Diventare i nuovi imperatori di Roma
Tale è l'obiettivo d'una bando di giovani che decide d'organizzarsi in merito. Dal 1977 al 1992, De Cataldo ci mette in "full immersion" nei fatti e gesti della gang.
Ci trascina nella scia di personnaggi, chi più, chi meno protagonisti: banditi, spacciatori, poliziotti, giudici, giornalisti, puttane, agenti segreti, mafiosi, guardie, ecc.
Tutti hanno un ruolo ma è difficile, in realtà, capire chi controlla chi. La mafia? La gang? La polizia? I servizi segreti?
Sembra difficile.
De Cataldo ha scritto in modo semplice una storia complicata. Ogni tanto fà affiorare la Storia: l'affaire Moro, la strage di Bologna, l'omicidio Dalla Chiesa, ecc. Ma alla differenza di Ellroy, che rende Bondurant e Littell, attore e partecipi della Storia, De Cataldo suggerisce, propone qualche aggancio. Passano di striscio.
Il libro è un affascinante resoconto "dal vivo" di una certa pagina della storia dell'Italia nell'ultimo quarto del 2000.
A mia conoscenza è il primo noir italiano che affianca i personnaggi alla storia criminale italiana degli anni di piombo.
E' Storia.
Ma sarà davvero differente oggi?
"Romanzo criminale" è un libro magistrale che si legge d'un fiato: non c'è nessuno "temps mort", nessuna parola di troppo.
Le 628 pagine sembrano addiritura poche.
Un libro importane del noir italiano.
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