La stagione della caccia, presentato da Sellerio,
è il racconto della commedia che un paese siciliano di fine Ottocento
inscena vivendo una catena di morti e un amore cocciuto. L’autore, Andrea
Camilleri, ripropone in questo racconto un’idea a lui cara: che i siciliani
sono “tragediatori”, sono paghi cioè soltanto quando possono finalmente
fondere insieme la vita e la scena, recitare, appunto sulla scena della vita,
ciò che succede loro veramente tornando in illusione a comandare sulla sorte
e mutandola in sogno. La storia, che avrebbe potuto essere piegata a intrigo
giallo, diventa qui il racconto brioso e vivace di un “sogno.