Giornale di Sicilia, 17/11/1998

Camilleri: 'Un nuovo pino al Caos per Pirandello'

ROMA. 'Bisogna rompere gli indugi e piantare un nuovo pino alla Villa del Kaos per ricordare il debito che abbiamo con Luigi Pirandello'. È l'appello che lo scrittore siciliano Andrea Camilleri ha lanciato a un anno esatto dalla tromba d'aria che, nel novembre del'97, spazzò via la chioma dell'albero che nel mondo ricordava il grande drammaturgo e piantato vicino alla villa della giovinezza ad Agrigento. Camilleri ha formulato la proposta durante la presentazione a Roma del progetto per il 'Parco letterario Luigi Pirandello' promosso dal Comune di Porto Empedocle e dall'associazione culturale 'Il cerchio'. Si sono associati allo scrittore anche l'editore Elvira Sellerio, il regista teatrale Franco Passatore e l'avvocato Pierluigi Pirandello, nipote del premio Nobel. 'Il nuovo pino al Kaos e poi l'istituzione del parco letterario - ha detto Camilleri - possono servire per onorare il debito che la cultura contemporanea ha con il grande drammaturgo. Ma possono aiutare anche per quel risarcimento che la cultura deve al mondo del lavoro e dello sviluppo'. In un angolo della Sicilia tra i più poveri, con un alto tasso di disoccupazione altissimo, anche un solo posto di lavoro in più - ha osservato Camilleri - può avere un particolare significato, soprattutto se creato in nome della cultura.

 

Giornale di Sicilia 18.11.1998

Raccolto l'appello di Camilleri: il Kaos avra' un nuovo pino

Porto Empedocle.(sas) Il "pino" di Pirandello rivriva'. grazie all'appello lanciato dallo scrittore Andrea Camilleri e raccolto dall'assessore all'Agricoltura della Regione, Toto' Cuffaro, che ha dato disposizione agli uffici dell'amministrazione forestale affinche' individuino un albero di pino, "il migliore di cui possiamo disporre", ha precisato Cuffaro, da reimpiantare in contrada "Kaos" del comune di Porto Empedocle, al posto di quello abbattuto dal vento piu' di un anno fa. "Il nostro - dichiara l'assessore Cuffaro - vuole essere un gesto significativo cultura ed alla identita' siciliana, siamo felice di contribuire a rimettere a suo posto quello che era divenuto un punto di riferimento sia per gli agrigentini che per tutti i siciliani amanti delle tradizioni letterarie piu' vere e prestigiose dell'isola".