FAMIGLIA CRISTIANA

Montalbano sono io

Non sappiamo come ve lo siate immaginato voi lettori. Ad ogni buon conto, la notizia e' questa: il 6 maggio prossimo (e nel secondo episodio, il 13, Raidue, ore 20.50) Salvo Montalbano, il commissario di Polizia protagonista dei romanzi di Camilleri, avra' la faccia di Luca Zingaretti. Capita a quasi tutti i libri di successo: il personaggio piace, il libro vende, e inevitabilmente si fa a gara per accaparrarsene i diritti, per fare film e fiction televisiva. Se si tratta di un giallo, poi, e' quasi un automatismo. Pensiamo a Maigret, e ci vengono in mente le fattezze di Gino Cervi, al commissario Cattani-Michele Placido, a Nero Wolf-Buazzelli. Nel caso di un grande successo editoriale, come per Camilleri, eventualmente c'e' un accellerazione. Cosi', uno scrittore considerato "di nicchia" fino a due, tre anni fa. e' passato alle 800 mila copie, insieme con le inevitabili, pure e semplici gelosie, ha ricevuto nel giro di un anno un numero impressionante di proposte. Pero' ... C'e' un pero': anzi ce ne sono due. Pero' il personaggio di Salvo Montalbano e', si', protagonista, ma e' sempre abbozzato: una vera e propria descrizione fisica non c'e' mai. Ci sono i particolari, niente tic che potrebbero caratterizzarlo o farlo diventare una macchietta. Montalbano non enuncia ad ogni pie' sospinto la sua filosofia di vita, le sue manie, i suoi pregi e difetti. Montalbano, come lo descrive Camilleri, e' un uomo integerrimo, semplice, che ama la buona cucina (la salsa corallina fatta di uova d'aragosta e ricci di mare lo fa andare in visibilio), che non parla a sproposito e ha una fidanzata, Livia, "una picciotta di su, che abita "in Italia", una fimmina biddissima" (in TV Katharina Boehm). Il siculissimo commissario di Vigata (la localita' non esiste, e' un invenzione letteraria) non e' mai sufficentemente descritto nei libri. Tanto che, da noi intervistato in tempi non sospetti, e stimolato insistentemente a parlare del suo eroe, Camilleri ammise che lui ce l'aveva, si, in mente la figura del commissario, ma quasi di proposito teneva per se' la descrizione fisica, quasi si trattasse di uno sconosciuto che abusivamente aveva occupato le sue pagine. "Nella sua interezza non l'ho mai pensato. Sara' come mi ha suggerito un lettore: Salvo non e' troppo alto perche' non ha la psicologia dell'uomo alto. Faccia da contadino, baffi, un neo. Va in giro vestito distinto, non elegante. Un po' greve". E qui arriviamo al secondo pero'. Le cose si complicano (o si semplificano, se volete) perche' Camilleri, gia' apprezzato sceneggiatore cinematografico, attore, insegnante al Centro sperimentale di teatro, regista televisivo (il Maigret di tanti anni fa porta la sua firma), ha scritto (chi meglio di lui?) la sceneggiatura de Il ladro di merendine e de La voce del violino, e' andato sul set, si e' complimentato con il regista Sironi (dopo la visione dei due episodi gli ha telefonato: "Alberto, hai fatto di 100 chili di mosto una bottiglia di vinsanto ...") per l'ottimo lavoro e soprattutto per il cast. Camilleri non ha semplicemente ceduto i diritti delle sue opere, ma ha sposato dall'A alla Z questi due adattamenti televisi. Arriviamo al punto: allora Zingaretti e' veramente Montalbano come lo voleva, come se lo immaginava Camilleri? "Ho fatto tanti provini, finche, ad un certo punto, si e' presentato Zingaretti. Ho pensato: "Eccolo, qua, il mio Montalbano". Anche i lettori di Camilleri, dopo cinque minuti si toglieranno dalla testa l'immagine che avevano di Montalbano e lo sovrapporranno a quello di Luca", dice Sironi. del commissario, Zingaretti avra' senz'altro lo stile: asciutto,"indeflettibile" come dice Sironi, passionale ma, nel profondo, moralmente rigido. Un tipo solitario, che non vuole fare carriera, meno che mai con le raccomandazioni. Anche se a proposito di raccomandazioni si potrebbe insunuare che Zingaretti aveva avuto come professore, al Centro sperimentale di teatro, propri Andrea Camilleri. Ma questa non e' altro che una combinazione, perche' il curriculum di Luca Zingaretti riporta molte altre performances. Il debutto e molti spettacoli con Luca Ronconi, in teatro, molto cinema di qualita' ( ha lavorato con registi come Giuliano Montaldo, Marco Risi, i fratelli Taviani), e le phisyque du role. Tutto d'un pezzo: proprio come Montalbano

Emilia Patruno