Bella 07.09.1999

Alla fine e' ... successo!

Un posto d'onore spetta certamente allo scrittore siciliano Andrea Camilleri. Nato a Porto Empedocle (Ag) nel 1925, ha lavorato a lungo come sceneggiatore e regista teatrale e televisivo, passando quasi inosservato. Ha esordito come narratore gia' nel 1978, vincendo poi vari premi letterari. Pero' e' soltanto nel '94, con il libro La stagione della caccia, che vicino ai 70 anni e' stato baciato dal grande successo. Tutto grazie al simpatico eroe uscito dalla sua penna: il Commissario Montalbano, fortunato protagonista dei suoi gialli serializzati che, ristampati piu volte, vendono in media circa 60 mila copie ciascuno. I quotidiani intervistano Camilleri ... su tutto, Costanzo lo vorrebbe ogni sera al suo talk show. Tanta buona sorte, secondo i critici piu' severi, come Giuseppe Petronio, avrebbe finito per impoverire lo stile di Camilleri. Ma lui, conversando via internet con un fan a proposito della sua ascesa, ha replicato ai malevoli con un pizzico di sarcasmo tipicamente siculo. "Ho qualche centinaio di lettori in piu', e' vero, e la cosa mi fa un enorme piacere. Ma continuo a scrivere esattamente come quando a leggermi erano solo mille. Credo che questo sia il massimo di responsabilita' Ci sono critici che stroncano i miei libri piu' recenti, dicendo che il successo mi ha dato alla testa. Me la prendo non per la stroncatura, ma per la motivazione. E mi viene da dire, con ironia andreottiana, che il successo logora chi non c'e' l'ha". 

Giuseppe Piacentino