La Repubblica on line
20.10.1999
Montalbano ritorna quinto giallo a Vigata
Forse e' vero. L'eroe ha un po' stufato, il personaggio ha rotto le scatole
all'autore. Ma non tanto da abbandonarlo per strada tra le pagine dell'ultimo
episodio. Andrea Camilleri, scrittore, e Salvatore Montalbano, commissario,
non sono piu' in luna di miele, ma non intendono infrangere il menage.
Dopo 5 anni di idillio e una lunga serie di successi editoriali, adesso
sembrano un'anziana coppia di coniugi troppo ben rodati nella difficile arte
della convivenza per separarsi.
Ed e' con questo spirito che l'autore siciliano debuttera' nel nuovo millennio
con il quinto romanzo della lunga saga di Montalbano, in uscita tra gennaio e
febbraio con un titolo che e' ancora tutto da decidere.
Quinto dopo La forma dell'acqua, Il cane di terracotta, Il ladro di
merendine, e La voce del violino.
Quinto ma non ultimo, perche' come ammette lo stesso Camilleri, "Non posso
far morire cosi' il mio personaggio, non me lo perdonerebbero mai".
Certo, l'alter ego e' diventato un po' ingombrante, anzi, "decisamente
invadente", ma bisogna anche pensare al pubblico e alla tv, che sembra aver
trovato la gallina dalle uova doro con la fortunata fiction interpretata dal
rude e sanguigno Luca Zingaretti.
Insomma, Montalbano torna, sempre nella surreale Vigata, ma con un paio di
sorprese, naturalmente incofessabili.
"Posso dire solo che il racconto ruotera' intorno a due casi diversi - anticipa
Camilleri - due delitti apparentemente slegati l'uno dell'altro che finiranno
per incanalarsi su un unico binario".
A sbrogliare la matassa, naturalmente, il segugio Montalbano sempre piu'
lupo solitario, sempre "braccato" via telefono dalla fedele Livia, la donna del
Continente, perenne fidanzata a distanza che ogni tanto aiuta a
mettere un po' di ordine tra le ide. "Perche' in fondo il mio commissario e' un single impenitente -
spiega il genitore letterario - che in questa occasione, comunque, scoprira'
un lato inedito del suo carattere".
Eccola, la prima rivelazione. Non solo morti, indaggini e scorpacciate di
pesce, per la nuova puntata editoriale della serie, ma un nuovissimo
risvolto umano, che cambiera' un po' il punto di vista del cinico e
pragmatico commissario.
"Nel prossimo libro - continua Camilleri - Montalbano si accorgera' che il
tempo e' passato anche per lui, e come tutti si trovera' a dover fare dei
bilanci".
Malinconico no, ma un certo velo di saggezza da mezza eta' si', anche per
mettere bene in chiaro i piani della narrazione: da una parte il Montalbano
vero, il primo, che ha 50 anni e un sacco di vizi; dall'altra il
commissario televisivo, interpreatato da Zingaretti, mascella quadrata, pelata
lucida e schietta, occhi torvi e indagatori, fisico massiccio da siciliano
verace, con qualche anno in meno dell'originale.
"La fiction e' andata bene, continuera' anche con questo nuovo episodio della
serie, ma da qui a dire che il mio personaggio ormai e' influenzato dal suo
doppio televisivo ce ne corre".
Ognuno per la sua strada, dunque, perche' le esigenze della letteratura non
sono quelle della prima serata Rai, anche se con il boom Camilleri le distanze
sembrano essere un po' accorciate. E lo scrittore, a un'eta' tutt'altro che
da esordiente, e' diventato un caso, un fenomeno di massa che e' riuscito
a conservare i connotati dell'autore di nicchia.
Tanto da potersi permettere il lusso di cambiare compagno di valzer, e fare un
paio di sortite nel variegato mondo mondo editoriale italiano.
Oggi, per il quinto episodio, torna con Sellerio, ma per carita', guai a
rivangare la vecchia storia del tradimento.
Con la prossima uscita, anzi, Camilleri e Sellerio raddoppiano: quasi in
contemporanea con il romanzo sara' in libreria anche un piccolo "zibaldone"
di converazioni con il direttore de La Stampa, il palermitano
Marcello Sorgi, "una chiaccherata tra corregionali", spiega Camilleri.
Cambia la formula, ma la sostanza resta invariata. Certo, quando si e' messo
davanti la pagina bianca Camilleri tutto si aspettava fuorche' di fare il botto.
"Avevo un piano - racconta l'autore - quello di creare la figura di un
investigatore normale, un buon borghese di quelli che fa piacere invitare a
cena, civile, leale, onesto".
E' nato Salvatore Montalbano, poliziotto un po' filosofo, uno su cui si puo'
contare
Federica Certa