Biblioteca Alessandrina 07.12.1999
Intervento in real audio
(aggiustare link)
Incontro con il Sommo alla Biblioteca Alessandrina nella giornata del 7
.cm.
Cari tutte e tutti,
Ho avuto il piacere, dico piacere, di partecipare all'incontro con il
Sommo nella sala mostre della biblioteca universitaria Alessandrina nel
pomeriggio del 7 c.m.
Chi scrive e' arrivato in anticipo, onde non perdere nessuna battuta
dell'incontro, e quando il Sommo e' entrato in aula con la direttrice
della biblioteca, quest'ultima nell'accompagnarlo al tavolo degli ospiti, ha
interpellato il Sommo come maestro e di riflesso, il Sommo in
maniera estremamente garbata e sottovoce ha detto non mi chiami maestro .
Mi e' parso di intravedere un flash del carattere di Salvo Montalbano, non
avvezzo a titoli e/o orpelli pomposi.
Dopo una breve introduzione della direttrice, il Sommo prima di iniziare
la conferenza ha voluto fare un excursus della sua carriera di scrittore, la
fatica nel trovare un editore, le prime vendite di poche migliaia di copie
all'inizio, centinaia di migliaia di copie in seconda battuta, milioni di
copie negli ultimi tempi e il successo odierno.
Ovviamente prima che qualcuno potesse fare domande maliziose sull'argomento del
successo, il Sommo ha voluto ribadire che : " il successo modifica
gli imbecilli!.
Montalbano docet!!
Chi scrive ha assaporato l' ascolto "dal vivo" le letture
di capitoli tratti dai libri : La stagione della caccia, La concessione
del telefono e Il birraio di Preston, e dulcis in fundo il primo capitolo del
libro di prossima pubblicazione del commissario Montalbano.
Credetemi, una cosa e' leggere le pagine del Sommo, con a volte l'angoscia
(ovviamente mi riferisco alla mia ) di non capire e quindi imparpagliarsi
ncontrando le parole : " taliare, adenzia,assammaratu, calatina,
oppurecatafottersi "!!
Eppoi scoprire attraverso la voce del Sommo, che le parole sicule
"incastonate" ad arte nelle pagine lette oltre ad avere il significato
piu' race delle stesse parole, in bocca all'autore le stesse parole diventano
letteralmente piu' comprensibili poiche' si arricchiscono e si addolciscono di
una certa musicalita' linguistica, che a noi non indigeni ci verra' per sempre
negata!
Chi scrive spesso ascolta musica classica e/o musica jazz e, per
assaporala meglio si mette comodo in poltrona , lasciandosi trascinare
dalle emozioni che la musica gli trasmette, in parte, ma con similitudini
diverse, e' avvenuto durante le varie letture del Sommo, ma forse non era
estremamente comodo sulla sedia!! e, quindi in virtu' di questo qualcosa e'
stata persa durante l'ascolto!!
A favore del punto di vista del Sommo sull'importanza e/o necessita' di
utilizzare il dialetto di volta in volta quando l'autore lo ritiene piu' idoneo,
viene da Paolo Mauri il quale su la " Repubblica " dell'11 c.m.
pubblica un articolo delizioso quanto interessante :
"Il profumo degli antichi dialetti" che chiude l'articolo con le
parole : "Il dialetto e' spesso soltanto il concime del parlare piu'
illustre, ma senza concime fiori ne nascerebbero pochi."
Savie parole!!
Dopo le varie letture si e' passati alle domande che sono giunte anche via
Internet. Come sempre le domande, sono state qualcuna intelligente, qualcuna
meno, qualcuna logorroica come quella giunta in aula via
Internet da un ben non identificato poeta calabrese, una domanda cosi'
lunga che il maestro si e' messo in tasca le diverse pagine ricevute
ricevute per rispondere personalmente.
Qualcuna a limite del faceto come quella di un signore romano, che al microfono
ha voluto informare i presenti che la sua gagliarda madre (quasi novella Sora
Lella) e vegliarda ottantacinquenne oltre a leggere il Sommo si
esprime ultimamente anche in vernacolo siciliano!!
Per finire non poteva mancare la domanda leziosa, quando si e' voluto
forzare il pensiero del Sommo sull'assoluzione di Andreotti, e il
Sommo ha ripetuto quello che aveva esternato in maniera acuta quanto onesta, in
una sua intervista, sul primo canale della RAI ovvero : "che
a Montelusa erano stati contenti dell'assoluzione di Andreotti e nel
contempo rammaricati per
le ultime accuse fatte a Caselli" !!
E qui si chiude sugli interventi della serata.
Il Sommo si e' lasciato prendere la mano su quanto deve e quanto ami gli
scrittori siciliani quali : Pirandello, Sciascia, etc. e alla bisogna come
ricarica del sue batterie leggendo Sciascia!
Dopo le letture, gli interventi vari, e' stato espressamente richiesto
dalla segretaria della Biblioteca (?!) al Sommo di raccontare le
varie peripezie sul trasferimento delle ceneri di Pirandello da Roma a
Agrigento, che il Sommo aveva raccontato durante un premio letterario, ma
che quest'ultima non aveva potuto sentirla in toto.
Ovviamente, la richiesta e' stata accolta e con il garbo " di un vecchio
gentiluomo" e lo humor sottile usato dal Sommo durante tutto il
racconto, oltre a farci ridere di gusto, nei vari passaggi sempre piu' coloriti,
durante lo scorrere del racconto, siamo venuti a conoscenza dell'intera
odissea del viaggio dell'urna da Roma a Agrigento, che
lo scrivente omette per motivi di lunghezza del racconto stesso, ma gli sembra
quasi doveroso menzionare soltanto il tassello terminale : ....." le
ceneri
erano state trasferite in una nuova urna da sotterrare a Agrigento, ma ne
era avanzata una parte, e pertanto decisero di spargerle in mare.
Dulcis in fundo durante l'operazione del lancio delle
ceneri rimaste in mare, all'improvviso un colpo di vento diresse
quota parte delle ceneri in bocca all'aspersore "! (Catarella
docet!!)
La serata e' finita con gli autografi di rito e,
certamente chi scrive si e' messo pazientemente in
fila per farsi autografare i famosi!! " (Gli)
Arancini di Montalbano" l'autografo e' stato seguito da
una stretta di mano al Sommo e un caldo ringraziamento per le belle pagine che
ci regala!!
Comunque la presente nota non vuole essere una cronaca dell'evento, ma soltanto
l'esternazione ( senza nessuna picconatura!!) di una emozione
provata da trasferire a tutti soci del Club!!
Lunga vita a Cesare, Vita piu' lunga al Sommo ergo il
ns. Andreuzzu Camilleri.
Franco Bava
Roma, 14.12.1999