Giornale di Sicilia 09-04-1999
Camilleri: spero che il teatro sia infedele al mio romanzo.
"Quando facevo il regista, non assistevo alla prima. Me ne andavo in un bar
a 300 metri dal teatro. Ora dovro' cercarmene uno distante almeno 600 metri."
Andrea Camilleri dice di voler dare un segno della propria assenza al
debutto della versione drammatrurgica del suo "Birraio di Preston", prodotto
dal Teatro Stabile di Catania, in programma per questa sera al Verga.
Lo spettacolo, diretto da Giuseppe Dipasquale, con le scene di Antonio
Fiorentino e i costumi di Gemma Spina, vede Armando Bandini, Giulio Brogi,
Mariella Lo Giudice, Mirko Magistro, Tuccio Musumeci, Marcello Perracchio nei
ruoli principali.
Camilleri, ma c'e' il rischio che lei revochi la "concessione" del "Birraio"
a Dipasquale.
"No, per l'amore del cielo. Giuseppe se l'e' meritata con 110 e lode, l'ho
visto gia' durante le prove".
Un testo di Camilleri sulle scene: era una tappa obbligata, in un momento
di cosi' grande fortuna?
"Si, inevitabilmente, Prima o poi sarebbe succeso e la scelta del "Birraio"
e' una sfida, la piu' giusta, possibile solo in teatro.
Mentre in televisione va il ciclo di Montalbano ...
"Certo. Ma e' un'altra cosa: nel teatro c'e' fedelta', ma una buona
sceneggiatura deve essere infedele, se no, come dice Sciascia, sarebbe una
cattiva illustrazione".
La frenetica attivita' di Camilleri prosegue con la prossima uscita del
romanzo "La mossa del cavallo" per Rizzoli, mentre Sellerio pubblichera' la
quinta storia con Montalbano.
Il suo commissario somiglia molto a Maigret. Le e' servita l'esperienza di
regista di quelle riduzioni televisive?
"Mi e' servita moltissimo. Sono debitore a Simenon, come tutti gli autori
europei che scrivono gialli, dove gli investigatori sono borgesi".
E' vero che assumera' la direzione della sezione teatro dell'Estate catanese?
"Si, e' vero, ci stiamo lavorando. Mi interessa che gli spettacoli siano
strettissimamente legati ai luoghi di Catania. Non paracadutati ma
suggeriti".
Dopo il "Birraio" ci sara' continuita' fra Stabile e Camilleri. Insomma, da
grande le piacerebbe fare l'autore di teatro?
"No, non ci riesco. Appena mi metto a scrivere "atto primo scena prima" ....
mi paralizzo".
Nello Pappalardo