Gente 05-05-1999

SPECIALE FICTION

Luca Zingaretti

"Ha tutte le carte in regola per essere un' artista" recitava il buon Piero Ciampi, bene si addice questa sua strofa al profilo di Luca Zingaretti. Diplomato all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica "Silvio D'Amico", frequenta lo stage di danza per attori con Maurice Bejart. Debbutta in teatro con Luca Ronconi, al quale rimane legato negli anni per altri 5 spettacoli. Lavora con importanti registi italiani: Marco Risi, i fratelli Taviani, Nanni Loy, Giacomo Battiato e altri che per brevita' non citiamo. Diretto da Ricky Tognazzi, in "Vite Strozzate", e' uno spietato usuraio, al fianco di Sabrina Ferilli, un film con cui partecipa al festival del cinema di Berlino.

Tra cinema, teatro e TV quale preferisce?

Io penso che il teatro sia la mamma di tutte le arti, e li' meglio che altrove che impari a leggere e a conoscere nel profondo un testo ... e' come per un pilota di aereo fare ore di volo, l'espererienza che se ne ricava e' insostituibile.

Questo Commissario Montalbano, cosa e' stato per te come attore?

E' il mio primo personaggi letterario, spero porti con se' un po' di successo in piu'!

Tu che sei romano, come te la sei cavata con il dialetto siciliano?

In passato per "La Piovra" avevo gia' studiato il siciliano, e' stato quindi abbastanza facile.

E' di questa Sicilia che idea hai?

Sono tre anni che lavoro in Sicilia; qui si percepisce l'antico carattere italico della gente, tutto cio' mi piace molto, mi emoziona.

Che novita' ha in programma?

Sta per uscire "L'anniversario" per la regia di Mario Orfini, un film gia' presentato a Venezia, dove recito con Laura Morante.

Un sogno nel cassetto?

Una mia equipe di lavoro, un progetto su scala europea, magari coinvolgendo la mia compagna Margherita D'Amico ...

A proposito la tua vita privata?

Con Margherita siamo sposati da due anni, lei e' una scrittrice, faremo ancora per un po' i fidanzatini ... poi speriamo di avere dei bambini.


Katharina Bohm

Austriaca, nel film interpreta il ruolo di Livia. E' una delle piu' affermate attrici di lingua tedesca. A lavorato per il cinema, il teatrio e la televisione. Tra il '92 e il '93 la ritroviamo in "Amico mio" di Paolo Poeti e in "A rischi d'amore" di Vittorio Nevano.

Chi e' Livia?

Livia e' un personaggio diverso dal solito, una donna anticonformista. Mi sono riconosciuta abbastanza nel suo carattere. Livia e' un personaggio per certi versi fuori dal tempo, quasi venisse da un'altra epoca ...

Quale genere di film preferisce?

Amo il cinema italiano, perche' solitamente e' una fusione di grab=nde ritmo e di accurata regia, mi piacciono molto i gialli, ma sono letteralmente innamorata dei film di Fellini; come avrei voluto recitare con lui ...

I tuoi attori preferiti?

Tra gli italiani, senza dubbio Kim Rossi Stuart e Anna Galiena

Ti piace il nostro Paese?

Mi reputo una vera italiana di adozione. Adoro la Sicilia che ritrovo in tutta la sua magia nei libri di Camilleri. A Roma ho vissuto un anno e non resisto mai all'idea di tornarci, quando posso.

Quali sono i tuoi hobby?

La musica ... adoro Schubert .

A cosa stai lavorando ora?

Ho molti progetti, ma sono superstiziosa e non amo parlarne, pero' ti posso dire che sto preparando per la TV, "Hot-house di Michael Rowite"



Afef Jnifen

Afef e' tunisina, affermata top-model nel mondo. Ne "Il ladro di merendine", primo episodio del Commissario Montalbano, interpreta il ruolo di una giovane donna delle pulizie di origini nord-africane, di nome Karima.

Come ti sei trovata a lavorare nella fiction-tv?

Benissimo, perche' adoro la televisione. Ha i tempi veloci di lavorazione che mi sono congeniali, ha l'immediatezza che e' propria delle sfilate di moda. Avrei difficolta' a lavorare per il cinema, perche' ha ritmi piu' lunghi, poco adatti al mio carattere un po' frenetico ...

Come e' il personaggio di Karima?

E' una ragazza tenera e indifesa, ma nonostante tutto capace di protezione materna e di dare sicurezza a che le sta intorno.

Sono caratteristiche che ti appartengono?

Mi piacerebbe, in certe cose assomigliarle. Ma lei e' una figura senza difetti; purtroppo e' anche una vittima.

Come ti sei trovata con gli altri del cast?

Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa. E' stato un rapporto bello. Mi ha ioncantato la straordinaria professionalita' del protagonista Luca Zingaretti. Sto aspettando nuove offerte, che mi auguro vengano dall'Italia, qui' sono a casa mia, nel frattempo continuo il mio lavoro di top-model, per il quale sento di essere nata.



Alessia Merz

Alessia deve la sua popolarita a "Non e' la RAI"; ha esordito nel cinema nel 1995 con "I ragazzi della notte" di Jerry Cala'. Ha lavorato in numerosi programmi televisivi (famosa velina di striscia la notizia) ha condotto "Meteore", con Raffaella Carra ha interpretato "Mamma per caso" ed ora nel Commissario Montalbano ha il ruolo di Michela Licalzi, vittima di un omicidio nell'episodio "La voce del Violino".

Alessia te l'aspettavi un film poliziesco?

Ci speravo! Ho sempre amato i gialli, sono felice che Alberto Sironi abbia trasformato il mio sogno in realta'.

Quale altri generi ti appassionanao?

I film romantici, le stori d'amore. Forse ti sembreo' ridocola, ma sono quelli che mi commuovono al cinema.

Michela, il tuo personaggio nel Commissario Montalbano che tipo e'?

E' una dona ricca, ambiziosa, forse perfino antipatica. Ma nel corso del film poi rivela altri aspetti del suo carattere e le cose cambiano, il suo personaggio diventa positivo.

Come e' andata con i colleghi?

Ho lavorato bene con tutti. In particola con Luca Zingaretti e' nata una amicizia eccezionale. Alberto Sironi poi, ha fatto di tutto per mettermi a mio agio. Con la sua gentilezza mi ha aiutato a vincere le mie paure e le mie difficolta' sul lavoro.

Il futuro?

"Meteore" tornera' a settembre in TV, poi lavorero' anche ad un film, "Gli inseparabili", con la regia di Michele Laurenti.



Alberto Sironi.

Il regista lombardo Alberto Sironi ha esordito al "Piccolo" di Milano come aiuto di Strehler e di Grassi autore di reportages televisivi, ha diretto, nel 1995, il film per la tv "Il grande Fausto" dedicato alla vita di Fausto Coppi. Nel 1997 ha giarto per "Raidue" lo sceneggiato "Una sola debole voce", tratto dalla sua omonima opera radiofonica.

Sironi, come e' nata l'idea di una serie televisa tratta dai romanzi di Andrea Camilleri?

Ho sempre amato le opere di Camilleri, che tra l'altro mio carissimo amico. Trovo i suoi libri dei veri e propri "romazi visionari", figli del cinema molto piu' della letteratura. non e' mai stato facile, pero' tardurre le parole scritte in immaggini e cio' perche' la parola lascia molto spzio all'immaginazione, mentre il cinema deve isolare un particola e rappresentarlo.

Qual'e' l'aspetto piu' interessante della figura del Commissario Montalbano?

certamente la sua doppia faccia. E' burbero, duro ma possiede una struggente tenerezza ed una elevata moralita'. E', a mio parere, un personaggio assia nuovo nella letteratura italiana, in cui in genere i commissari, sono sempre stati figure poco simpatiche.

Qual'e' il segreto di un buon film poliziesco?

Il segreto e' nell'armonia tra atmosfera e personaggi. L'atmosfera deve contenere una forte tensione drammatica, che lla fine si risolve. Il Commissario deve portare luve nel buio degli eventi.

La Sicilia di Camilleri e' diversa da quella gia' raccontata da altri?

Enormemente diversa. Perche' Camilleri e' l'unico romanziere veramente siciliano.



Carlo Degli Esposti

Come mai avete scelto i gialli di Camilleri?

E' stato un vero colpo di fortuna. Tre anni fa acquistai i diritti dei suoi romanzi, mi aveva colpito la tenacia con cui l'editore Sellerio continuava a pubblicarli. Aveva ragione Sellerio, poco dopo infatti. mi ritrovai fra le mani un vero e proprio patrimonio. Il successo di Camilleri e' divenuto in breve tempo un caso unico: ben 5 volumi dei 12 da lui scritti hano scalato fino alla cima tutte le classifiche di vendita.

Quale scelte produttive hanno caraterizzato la realizzazione de il Commissario Montalbano?

Tutta la fiction e' stat girata in Sicilia, dal vero, in un incrocio di luoghi intorno a Ragusa. Ci e' stata da parte nostra l'intenzione di ricreare lo spirito siociliano, presente nei libri di Camilleri, anche se a costi piu' alti del solito.

E' insolito che un serial si possa definire a alto costo?

Non si tratta di un vero e proprio prodotto ad alto costo, quanto invece di un prodotto che ricerca la qualita', la fedelta' al soggetto di Camilleri e ai suoi personaggi; per questo abbiamo deciso di scritturare attori siciliani. Non e' stato semplice, ma alla fine ci siamo riusciti, a tutto vantaggio, credo, di un racconto intenso e ricco.

Insisterete ancora su Camilleri?

Si almeno fino al 2000. A settembre gireremo sempre in Sicilia altri due suoi gialli. Poi 12 puntate tratte dai 30 racconti di "Un mese con Montalbano", ultimo grande best-seller di Camilleri. Un autore di successo che vanta 2000 di appassionati lettori.