SETTE 08.07.1999
Due come noi

Barcellona: lo scrittore Andrea Camilleri va a trovare il collega Manuel Vazquez Montalban. Il catalano invita il siciliano in un ristorante "neutrale": al cinese. Ecco un assaggio del loro dialogo.

I eri ho risposto a un questionario su Pepe Carvalho, il protagonista dei tuoi romanzi. Alla fine ero furioso: su 100 domande non sono stato capace di rispondere a piu' di una dozzina.
U na dozzina? Non e' male! Io avrei fatto di peggio!
M i sono consolato pensando che, su Internet c'e' un superbo sito sul commissario Montalbano, realizzato da un fan club: per esserne membro si deve rispondere a dieci domande sui miei personaggi. Io ho tentato, in incognito, ma mi sono incagliato su quattro quesiti. Bocciato. Il verdetto e' stato: "Devi prepararti meglio". (...)
I l tuo Montalban non deve assomigliare molto ai poliziotti italiani ...
N on resisterebbe tre giorni in una struttura come la polizia italiana. Ma so che molti poliziotti divorano le sue avventure.
C erto i suoi gusti gastronomici sono discutibili. Be', se un giorno faremo un romanzo insieme, sono pronto a imporre al mio Carvalho qualche sacrificio sulla cucina.
E' Quello che mangia Carvalho che mi spaventa. Quanto a Montalbano, siccome io non posso piu' mangiare come una volta, ho fatto un trasfert e faccio mangiare a lui le cose deliziose che per me sarebbero mortali, come le sardine farcite. La paura che nutre Montalbano verso la cucina di Carvalho non e' che la paura dell'autore stesso
E' per questo che ti ho portato al cinese. Ma parliamo dell'esplosione dei tuoi libri in Italia. Si sono imposti da soli, senza il potere dei media, grazie al passaparola.
I o lo chiamo tam-tam del pubblico. Sono questi i lettori che mi interessano, i primi 30 o 40 mila che hanno fatto il miracolo. Poi le cose sono precipitate, e io sono diventato una moda, qualcosa di ridicolo, condannato all'oblio. Non si passa impunemente e in cosi poco tempo, da 150 mila a un milione di copie. Interiormente sono rimasto lo stesso. Non si cambia a 73 anni. Ma nella vita sociale ... E' spaventoso: presentazioni, conferenze, interviste ... non ho piu' il tempo di scrivere. La cosa peggiore sono le persone che vengono a trovarmi per darmi dei suggerimenti. Recentemente dei siciliani mi hanno chiesto che Montalbano non sposi mai la sua fidanzata ... perche' di Genova! Una straniera! Volevano che gli trovassi una giovane sicilina come si deve! Adesso ci rido sopra, ma al momento e' imbarazzante. Come quella signora che ha aspettao la fine della presentazione di un mio libro a mezzanotte, perche' io toccassi la testa ai suoi bambini! Manco fossi Papa Giovanni XXIII o Stalin! Ci sono alcuni che mi hanno messo in mano una speciale biro stilografica perche' gli facessi l'autografo sul braccio! A volte ho l'impressione di essere diventato una moda per cretini. I lettori non fanno cose del genere. Semmai si domandano, e ci domandano spesso, se Carvalho e Montalbano si troveranno prima o poi insieme a risolvere un caso.
U n caso non si risolve mai veramente ... Non so, ciascuno ha il suo universo ... E' possibile che l'uno e l'altro arrivino alle stesse conclusioni ... Ma beninteso passando per ristoranti diversi.
S ono d'accordo


Testo raccolto da Emilio Manzano