16.09.1999
Civiletti interpreta Camilleri

Nell'ambito del ciclo di spettacoli Avviso ai naviganti (sul molo del porto di Palermo, via Cristoforo Colombo) in chiusura, ci sara lo spettacolo di Giacomo Civiletti "Avrebbe tentato di alzare la moschittera?" tratto da Il birraio di Preston di Andrea Camilleri
Appunti sparsi ...
Marcello, Fois 
Sempre caro (Feltrinelli-Il maestrale)

Il Bustianu protagonista di questo libro non è un personaggio inventato. Non avrei potuto inventarlo per una serie di ragioni, non ultima il fatto che è realmente esistito, si chiamava Sebastiano Satta, è nato a Nuoro nel 1867 e vi è morto nel 1914, faceva il poeta ed era uno dei pilastri del foro nuorese come avvocato difensore. Ho ritenuto uno spreco inutile di energie provare a inventarmi un personaggio dal momento che la storia della mia città ne aveva uno bell'e pronto. Credetemi sulla parola: non capita tutti i giorni. Bustianu, come la sua, e la mia, città lo chiama tuttora con affetto, era il personaggio perfetto e calzava come un guanto alla mia idea di "eroe". Perché per costruire una serie di romanzi che abbiano lo stesso protagonista ci vuole un eroe... E Sempre caro rappresenta, per così dire, il primo gradino, un'indagine per un reato di abigeato, che trasporterà Bustianu dalla realtà alla fìction. Un caso semplice quello narrato, tutto giocato sull'intuizione e la passione di un uomo che è a metà fra la tradizione e la modernità, in un tempo in cui non c'era il telefono, il fax, il computer né si conosceva l'uso delle impronte digitali. In un mondo, la Barbagia della fine dell'Ottocento, dove l'annessione a una nazione moderna, l'Italia appena nata, era spesso sentita, non sempre senza ragione, come una prevaricazione. Un romanzo dove gli elementi della tradizione letteraria, anche ottocentesca, si mischiano al taglio "cinematografico" nella scansione della vicenda. Il linguaggio è giocato sulla particolarità bilingue della terra che ambienta e informa Sempre caro. Linguaggio che non è italiano sardizzato né sardo italianizzato ma, per citare Kundera a proposito di Chamoiseau, "l'espressione della libertà di un bilingue che nega l'autorità assoluta di una delle due lingue e ha il coraggio di disobbedire a entrambe". Bustianu avrebbe avuto questo coraggio.


Marcello Fois è nato a Nuoro nel 1960. Scrittore e autore teatrale, attualmente vive e lavora a Bologna. Ha pubblicato Ferro Recente (1992, con prefazione di Carlo Lucarelli); Meglio Morti (1993); Falso gotico nuorese (1993); Picta (Premio Calvino, 1995); Gente del Libro (1996); Il silenzio abitato delle case (1996); Sheol (1997); Nulla (Premio Dessì, 1997).




"Raccontare Trieste 1997" e' un "libretto" realizzato a cura degli editori triestini, tirato in 2000 copie e distribuito gratuitamente in occasione della manifestazione "Piazza Gutenberg. Da Gutenberg al Laser" tenuta a Trieste in Piazza dell'Unita' d'Italia dal 29 maggio al 8 giugno 1997. In questo libretto ci sono 7 racconti di cui uno solo e' di Andrea Camilleri (che e' quello incluso nel libro "un mese con Montalbano"). Gli alri sei sono di Roberto Barbolini, Matteo Galiazzo, Lucio Klobas, Francesca Mazzuccato, Giulio Mozzi e Bruno Ventavoli.

Guido Torrioli


Il messaggero 13.09.1999
Premi. A Ischia l'edizione "clonata" del riconoscimento
A Camilleri il Morante bis

DUE isole per un premio dedicato a un'autrice che ha fatto la storia della nostra narrativa: a Elsa Morante e al suo romanzo L'isola di Arturo, ambientato proprio in quel mare del Sud d'Italia profondamente amato dalla scrittrice. Conteso a colpi di carte da bollo e, infine, "clonato" per essere riprodotto a poche miglia di distanza. Nato tredici anni fa a Procida, il premio quest'anno, con tutta la giuria, presieduta da Dacia Maraini, si e' duplicato a Ischia dove ieri sono stati annunciati i vincitori della prima edizione. Andrea Camilleri per la narrativa con La mossa del Cavallo (Rizzoli), Philippe Sollers (Il mirabile Casanova, Il Saggiatore) ex aequo per la saggistica con Giorgio Ficara (Casanova e la malinconia, Einaudi). La sezione di traduzione e' andata a Giovanni Giudici per Onieghin di Puskin (Garzanti), il premio speciale dell'amministrazione lo ha vinto Sandro Onofri, con L'amico d'infanzia (Mondadori).
"Le isole nel nostro arcipelago, laggiu', sul mare napoletano, sono tutte belle", ha scritto la Morante nel libro. Certamente incantevoli, ma litigiose. E, anche a polemiche superate, l'amarezza rimane. "Il sindaco ci ha cacciato", tuona Tjuna Notarbartolo da Ischia, "ma la cultura non ha confini: da Procida e' venuta una nave con una delegazione. Speriamo il prossimo anno di organizzare un premio allargato alle due isole". Meno conciliante il sindaco di Procida, Luigi Muro, puntando il dito proprio contro la Notarbartolo: Ha partecipato nel '98, in concorrenza con il Comune, al finanziamento dell'Unione europea sui parchi letterari. Sollevata dall'incarico di organizzatrice del premio, ne ha creato uno simile a Ischia, spiega. E continua: Il nostro premio si svolgera' il 18 settembre. La nuova giuria sara' presieduta da Fernanda Pivano. (La Pivano, pero', ha detto che non partecipera' per motivi di salute). A luglio, il sindaco Muro ha rinunciato al ricorso fatto contro l'associazione Elsa Morante che aveva trascinato in tribunale per impedirle la celebrazione del premio svoltosi ieri a Ischia. Era il 1957 quando il libro fu pubblicato da Einaudi, aggiudicandosi lo Strega. E quelle vie tutte vicoli senza sole, fra le case rustiche, e antiche di secoli, che appaiono severe e tristi, sebbene tinte di bei colori di conchiglia, rosa o cinereo di Procida ebbero un sussulto di celebrita' letteraria. Che ora passa a Ischia premiando uno scrittore, Camilleri, che si e' dichiarato soddisfatto di ricevere un riconoscimento dedicato a una delle piu' grandi scrittrici del Novecento.


Il messaggero 12.09.1999

...Andrea Camilleri è un leggerista che non si dà le arie e non si atteggia a decodificatore del mondo. E anche per questo (oltre al fatto che i suoi libri hanno la colpa di vendere) il sottobosco letterario italiano, gravido di apocalissi commerciali e di piccole supponenze, non lo sopporta granché e non lo premia mai. Quasi considerandolo un nonnetto siciliano che racconta storie e non certo uno Scrittore. Ce ne fossero di tipi come Camilleri ...


 

a Repubblica - Venerdì, 3 settembre 1999 - pagina 40
di EDMONDO DIETRICH

Tutti i gialli previsti per l' autunno
ROMANZI POLIZIESCHI UN FIUME IN PIENA

Sarà un autunno da brividi gialli, neri, perfino anche di colore rosso sangue. Le case editrici sono pronte a inondare le librerie con un fiume di romanzi polizieschi d' ogni genere. E' partita davanti a tutti la Mondadori con Hannibal di Thomas Harris del quale tanto si è parlato in questi giorni. Ma c' è anche in serbo una nuova Patricia Cornwell, La cena di Natale, dove si presenta Kay Scarpetta ancora più "privata" e melodrammatica del solito. Subito a ruota, John Le Carré con Single e Single (Feltrinelli) del quale il nostro giornale ha anticipato i primi capitoli. La Bompiani propone il suo autore forte, cioè James Ellroy (Tijuana, mon amour), sempre più ossessionato dalla corruzione del cinema di Hollywood negli anni ' 50. Occhio a Michael Connelly con Il ragno (Piemme), a Jeffrey Deaver, La lacrima del diavolo (Sonzogno), l' italo-americana Sandra Scoppettone con Un mare di guai (e/o). Ma non ci sono soltanto gli americani. Ecco così Passato remoto di Leonardo Padura Fuentes (Tropea) con il tenente Mario Conde, sempre più sbrindellato e sempre più cinico e duro, oppure lo scozzese Irvine Welsh, quello di Trainspotting, in un durissimo romanzo, Il lercio (Guanda). Per gli italiani, per ora, è in arrivo, ma a novembre, un altro Camilleri (Gli arancini di Montalbano) e Piero Soria con Cuore di lupo, entrambi editi da Mondadori. In breve: James Patterson, Dove soffia il vento (Longanesi), Vazquez Montalban, Storie di fantasmi (Feltrinelli), Derek Raymond, Come vivono i morti (Meridiano Zero), Jakob Arjouni, Un amico (Marcos y Marcos) e John Ridley, Cose che capitano solo a Los Angeles (Garzanti).

La Repubblica 28.09.199
Vediamoci
in biblioteca Dal 5 ottobre al 21 dicembre oltre duecento scrittori incontreranno i loro lettori allo scopo di 

diffondere il libro

Roma
La scommessa è ardua: diffondere il libro nel paese dei non leggenti. In che modo? Mandando i nostri connazionali a scuola di lettura. Dal cinque ottobre al 21 dicembre, saliranno in cattedra - in una ventina di biblioteche statali - oltre duecento tra narratori e poeti italiani, che tenteranno di catturare l'attenzione dei più riottosi leggendo e commentando brani tratti dalle proprie opere. I nomi di questi singolari docenti sono tra i più noti: Umberto Eco, Andrea Camilleri, Lalla Romano, Giuseppe Pontiggia, Ermanno Rea, Francesca Sanvitale, Alessandro Baricco, Enzo Siciliano, Edoardo Sanguineti, Alda Merini, Luce D'Eramo, Michele Serra, Paolo Maurensig e molti altri ancora.
L'idea è del ministro Giovanna Melandri, che vuole restituire nuova linfa alle biblioteche statali (che manterranno fino a dicembre l'orario prolungato scattato da giugno), nel tentativo di arginare una delle anomalie più preoccupanti del nostro paese: la non lettura. "Una spina nel fianco", ha detto la Melandri commentando il dato sconfortante secondo cui il trentotto per cento degli italiani legge un solo libro all'anno.
L'iniziativa - che porta il titolo di Scuole di lettura in biblioteca - sarà ospitata in una ventina di città italiane, tra cui Bologna, Cagliari, Cosenza, Genova, Gorizia, Lucca, Napoli, Roma, Firenze, Torino e Venezia. Gli incontri - complessivamente duecentoquaranta - dureranno circa due ore. Per questi primi tre mesi - una fase sperimentale - non si pagherà alcun biglietto. Dal prossimo anno, quando ci si augura che l' iniziativa attecchisca in tutte le biblioteche pubbliche italiane, probabilmente sarà introdotto un ticket.
Al ciclo degli incontri sarà affiancata una rassegna audiovisiva prodotta da Rai Educational su sei grandi poeti del Novecento: Ungaretti, Saba, Montale, Pasolini, Penna e Caproni. I videofilm, di quaranta minuti ciascuno, sono a cura di Gabriella Sica.
Ancora un'ultima inizi ativa per i bambini: in sei province italiane (Genova, Brindisi, Catanzaro, Lucca, Potenza e Roma), ottocento scuolabus diventeranno biblioteche itineranti (dal 25 ottobre). Ogni scuolabus sarà dotato di una valigia con quaranta libri di narrativa, scelti da una commissione di esperti di letteratura giovanile.

Panorama 19.09.199

Piace al pubblico ma divide i critici



Lucarelli

E' un giallista vero. E una brava persona
"Camilleri e; un giallista vero: sa confezionare trame impeccabili, creare la suspense, suggerire il mistero". Non ha dubbi Carlo Lucarelli, 38 anni, anche lui giallista di succeso (da Carta bianca a L'isola dell'angelo caduto). E' lontano anni luce da Camilleri: altro stile, altra generazione. Ma e' convinto che il padre di Montalbano meriti in pieno il suo successo: "Ha saputo inventare un linguaggio tutto suo. E' un grande sperimentatore. E non alludo solo all'impasto di italiano e dialetto siciliano: in uno dei suoi ultini libri, La mossa del cavallo, Camilleri ha dimostrato di saper maneggiare con disinvoltura anche la parlata genovese. La sua e' un' abilita' linguistica assoluta, non confinata alla sicilianita'. Ma anche quando scrive della Sicilia Camilleri non e' mai provinciale: la Sicilia non e' un piccolo mondo, e' un universo immenso, sconfinato. E poi Camilleri mi piace perche' e' una gran brava persona, senza una punta di arroganza: al giorno d'oggi, soprattutto tra gli scrittori, non e' qualita' da poco".


Il suo meridione piace solo a quelli del nord
"Avete presente le virgole di Pulcinella, prese a mucchi e spruzzate tra le parole come capita? Lo stesso fa Camilleri con il dialetto siciliano. Il suo celebrato impasto linguistico si riduce ad una spruzzatina di paroline sicule, ficcate qua e la' nell'italiano come canditi in un impasto che non le vuole". Ruggero Guarini, giornalista e saggista, uomo del Sud per stirpe e vocazione (basti ricordare la sua traduzione del Cunto de li Cunti di Giovanbattista Basile dal napoletano all'italiano), non ama la Sicilia di Camilleri. "E' come la pizza: un Meridione da cartolina, che non a caso piace soprattutto a quelli del Nord. Quando apro un libro di Camilleri, non riesco ad andare avanti oltre la terza pagina. Mi infastidisce il tono: quello di uno che la sa lunga sulla vita e ti propina il suo romanzo giallo come se fosse il contenitore di chissa' quale saggezza. Camilleri mi ricorda un altro siciliano, Renato Guttuso: tutte e due artisti o scrittori di regime, che ci tengono innanzituto a comunicarti il loro rispetto per le istituzioni e i poteri in carica".

Guarini


La Repubblica 19.07.1999
Cinema Sicilia si riapre il set
Tempo di Casting per il nuovo episodio del "Commissario Montalbano", la serie tv tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. Prima di iniziare a girare "La forma dell'acqua" il regista Albeerto Sironi volera' in Svezia per scegliere l'attrice che interpretera' il ruolo della bella Ingrid, uno dei ruoli-chiave dell'intricata trama del giallo. Accanto a Luca Zingaretti, commissario promosso a pieni voti, Sironi promette grandi attori del vecchio cinema italiano. Primo ciak a meta' ottobre a Marina di Ragusa.
Mario Di Caro