Andrea Camilleri e la piscina degli Dei
Il giardino della Valle del mito non poteva lasciare indifferente lo scrittore agrigentino che infatti ha aderito con entusiasmo all'invito del Fondo per l'ambiente italiano a sostenere la raccolta dei fondi per il recupero della Kolymbetra. Quella che vi proponiamo è la sua testimonianza raccolta e pubblicata sul numero 76 del trimestrale "Notiziario del FAI".

L'antica famosa Colimbètra akragantina era nel punto più basso del pianoro, dove tre vallette si uniscono e le rocce si dividono e la linea dell'aspro ciglione, su cui sorgono i Tempii, è interrotta da una larga apertura. In quel luogo… gli Akragantini, cento anni dopo la fondazione della loro città, avevano formato la pescheria, gran bacino d'acqua che si estendeva fino all'Hypsas e la cui diga concorreva col fiume alla fortificazione della città… Tutt'intorno a quel bacino sorgeva un boschetto delizioso di aranci e melograni". Così Luigi Pirandello, nel suo romanzo "I vecchi e i giovani", ci parla di Colimbètra e ci dice anche della villa del Principe Ippolito Laurentano, costruita nei pressi e adorna di statue, sarcofaghi, vasi, iscrizioni, scavati a Colimbètra assieme ad una preziosa statua acefala di Venere Urania. Di tutto ciò oggi non c'è più traccia. Far rivivere Kolymbetra significa riuscire a materializzare un sogno, significa dare nuovamente sangue alla memoria, significa restituire a tutti la magia di quel luogo che era detto "la piscina degli Dei".

Andrea Camilleri