la Repubblica - Venerdì, 24 novembre 2000 - pagina 54
IN VETTA CAMILLERI CHE SUPERA COELHO
Novità in vetta alla classifica di questa settimana: Andrea Camilleri con "La scomparsa di Patò", la storia del tentativo di far luce sulla misteriosa sparizione di un ragioniere durante una rappresentazione sacra, fa il suo ingresso in classifica conquistando immediatamente la prima posizione. Ormai puntualmente ogni suo libro diventa un caso editoriale. Una nuova entrata si rintraccia anche al decimo posto: si tratta di Roberto Gervaso con "Appassionate", ritratti di quattordici donne, dominatrici o dominate, comunque protagoniste del loro tempo. In salita Bruno Vespa con "Scontro finale" e Maria Venturi con "Incantesimo", mentre Luis Sepúlveda si conferma in settima posizione con "Le rose di Atacama". Perdono alcune posizioni Paulo Coelho con "Il diavolo e la Signorina Prym", che scende in seconda posizione, e Ken Follett, al terzo posto con "Codice a zero". In discesa anche "Gli arancini di Montalbano" di Andrea Camilleri (quinto), "Solstizio d'inverno" di Rosamunde Pilcher (sesto) e Vittorio Messori con "Dicono che è risorto" (nono). Ricordiamo che la classifica è stata effettuata dall'Istituto Cirm esplorando sessanta librerie a rotazione, tra cui alcune del Gruppo librerie informatizzate Libris. La settimana di rilevazione va dal 15 al 21 novembre.
la Repubblica - Venerdì, 17 novembre 2000 - pagina 54
COELHO E FOLLETT SEMPRE IN TESTA
www.ilnuovo.it 14.11.2000
Riappare Camilleri senza Montalbano
Si chiama "La scomparsa di Patò" il nuovo romanzo dello scrittore siciliano. Che stravolge le sue regole e impianta una storia dossier, costruita interamente su una serie di documenti (inventati) di fine ottocento.
MILANO - Vigata, Agrigento, 21 marzo 1890. La piazza principale del paese si incupisce delle decine di donne vestite di nero, lentamente a raccolta intorno alla scena centrale. Pesanti si sollevano i canti popolari, gli inni della Passione di Cristo...
Il nuovo romanzo di Andrea Camilleri è ambientato ancora una volta in Sicilia, nella sua Vigata
agrigentina.
...Il Venerdì Santo entra nel vivo con la scena del Crocifisso immolato nei canti del "Mortorio", la Sacra rappresentazione secondo il cavalier
D'Orioles. L'atmosfera è gravida d'attesa per la scena della botola, quella che si apre e risucchia il Giuda traditore...
Il nuovo romanzo di Andrea Camilleri trae lo spunto da un appunto di Sciascia che, in A ciascuno il suo, accenna alla scomparsa di un tranquillo bancario, Antonio
Patò, risucchiato dalla botola mentre impersonava la parte di Giuda, durante la Passione del Venerdì Santo.
...E la botola si apre, facendo sprofondare il Giuda, ma il ragionier Patò, rispettabile funzionario della Banca di
Trinacria, scelto con cura per la parte del traditore, non riemerge più...
Il nuovo romanzo di Andrea Camilleri si chiama La scomparsa di Patò ed è in uscita per Mondadori (254
pagg, 28mila lire).
Lo scrittore agrigentino ritorna, con una svolta, narrativa e linguistica, che tiene lontano il commissario Montalbano (del tutto assente nel romanzo). Una storia vera, un plot fantastico, un retroterra culturale e ambientale vero, un metodo narrativo completamente inventato, fatto di dossier e documenti ricostruiti minuziosamente secondo il linguaggio dell'epoca.
Unni sinni iiti Patò, dove è finito Patò? E' la domanda che riempie le tavole e i bar di
Vigata, nei giorni successivi la scomparsa del ragioniere. Lo grida anche una scritta che campeggia sui muri della cittadina e che dà fiato alle mille bocche
silenziose della Sicilia di Camilleri.
A parlare, infatti, non sono le bocche. Non sono i dialoghi. Non sono i monologhi. In una magistrale metafora della Sicilia che parla con i silenzi, l'autore dà fiato ai documenti. Dossier, materiale di inchiesta poliziesca, cronache di giornali dell'epoca, manifesti e scritte anonime.
Tutto inventato. Tutto ricostruito attraverso i codici e gli stilemi linguistici di fine ottocento. Tutto affidato alla lingua che codificava le inchieste e la letteratura popolare. L'invenzione diventa strumento linguistico, il calco fedele per la riproduzione dei codici di quel dialetto che solo Camilleri ha dimostrato di saper non raccontare, non riprodurre: totalmente inventare.
Il resto è semplicemente Camilleri. Le acrobazie linguistiche, la grottesca esaltazione della cultura popolare che fa da sostrato ad una ricerca raffinatissima di ricostruzione di una intera epoca. L'integrazione di dialetti che si intersecano come gli anelli di una catena a ripetere. Spinta dall'ossessione a raccontare, testimoniare, riprodurre.
Intanto monta il mistero, come nella migliore tradizione camilleriana. Le domande lasciano lo spazio alle supposizioni, ai sospetti, cupi, sulle responsabilità dell'accaduto. Chi ha ucciso
Patò? Ma poi, è stato davvero ucciso? Il motivo della scomparsa pervade la letteratura siciliana, da Vittorini a
Pirandello. La scomparsa, come paura archetipica di non esserci più. Di scomparire, magari senza essere morto, ma solo di non essere più parte integrante di quel mondo a parte che è la Sicilia.
La scomparsa di Patò è prima di tutto un esperimento, a discapito di quanti hanno additato l'autore siciliano di scarsa tendenza alla sperimentazione.
Ma la scomparsa di Patò è anche un sigillo alla tradizione narrativa siciliana, che torna alla documentazione, alla scrittura di inchiesta, come Sciascia che sapeva parlare anche solo con dei freddi verbali di polizia.
E la scomparsa di Patò è anche il ritorno di uno scrittore che dimostra di saper intersecare modi e strutture narrative diverse dentro lo stesso scheletro portante. Dove la storia non è che lo spunto. Per parlare.
Roberta Scorranese
La Repubblica 12.11.2000
Betta, musica maestro per la fiaba di Camilleri
C’era una volta un nonno che raccontava una fiaba alla nipotina. Un nonno che a occhio a croce ha le fattezze canute e bonarie di Andrea
Camilleri, autore di una favola che aspetta solo di avere un respiro musicale per essere raccontata al grande pubblico. È il progetto che incrocia le strade dello scrittore empedoclino e del compositore palermitano Marco Betta, protagonisti di un’inedita collaborazione per conto dell’associazione Angelo Mariani di Ravenna. L’appuntamento è a febbraio, al teatro Alighieri di Ravenna, quando il festival "Ravenna musica 2001" proporrà il "Concerto di Carnevale": una fiaba di Camilleri musicata da Betta nell’ambito del tema del festival, che abbina musica e letteratura. L’incontro fra lo scrittore e il musicista è avvenuto quest’estate a Porto Empedocle, nella casa del papà del commissario
Montalbano, quando è maturata l’idea del concerto
ravennate. Di lì a poco è nata la favola di Camilleri, di cui adesso Betta sta rifinendo la partitura. Per Camilleri la scrittura di una favola è l’ultima digressione di un percorso che lo vede cimentarsi con la biografia (quella di
Pirandello) e il teatro (l’adattamento della novella "La cattura" per lo Stabile di Catania dopo "Tanto rumore per nulla" di
Shakespeare). Il direttore artistico del Teatro Massimo, invece, è reduce dall’esperienza dell’inno mediterraneo, commissionato dall’Accademia del Mediterraneo e dal Cims ed eseguito ad
Hamman, in Giordania, lo scorso ottobre sotto la direzione di Gaetano
Colajanni. «Una grande soddisfazione», commenta Betta. L’inno, infatti, è stata eseguito in un momento di crisi dell’area mediorientale, cosicché la musica una vola di più è suonata come un messaggio per la pace Nel carnet di Betta c’è anche una "Sinfonia dei nuovi giocattoli" che gli ha chiesto l’Orchestra Verdi di Milano. Nei negozi di dischi, invece, tira bene la vendita del cd che contiene la sua colonna sonora del film "Il manoscritto del principe": un lavoro che gli ha già fruttato due premi.
la Repubblica - Venerdì, 10 novembre 2000 - pagina 58
ANCORA CAMILLERI IN ATTESA DEL NUOVO ROMANZO
la Repubblica - Venerdì, 3 novembre 2000 - pagina 7
di MARINA GARBESI
Da Biagi a Camilleri, da Celli alla Hack, tra i vip un coro di nostalgia per le vecchie elementari
QUANDO IL "SIGNOR MAESTRO" FACEVA LEGGERE STEINBECK
la Repubblica - Venerdì, 3 novembre 2000 - pagina 48
SCRITTORI STRANIERI IN PRIMO PIANO