la Repubblica - Domenica, 22 ottobre 2000 - pagina 16
risponde BARBARA PALOMBELLI

Un disagio che non riesco a spiegare
LETTERE

CARA Barbara, vorrei esporti un mio problema, veramente non un vero problema, un disagio più che altro. Ho 28 anni, una bella famiglia, un marito bello e simpatico, che inoltre in casa fa praticamente tutto, avendo lui più tempo libero, un figlio di 3 anni e mezzo sano e robusto, un lavoro relativamente tranquillo e a tratti anche interessante, una bella casa di proprietà a Milano. E allora? E allora mi sento a disagio con la vita. è come se le cose che faccio, che dico, non fossero mai completamente mie. Come se una parte di me non partecipasse alla mia vita e stesse sempre lì ad aspettare. A volte mi chiedo: ma farò qualcosa dove mi sentirò completamente coinvolta? Ti prego di non etichettarmi come esaurita o incontentabile cronica, ti posso assicurare che non lo sono ma... il ma c' è sempre. Ti chiedo: ma tu sai di cosa si tratta? è normale sentirsi così, o devo preoccuparmi. Ho scritto a te perché non saprei davvero a chi confidare questa mia tristezza. Scusa del disturbo. Patrizia E SE quel "ma" fosse la ragione profonda dei tuoi successi? Se l' infelicità e l' insoddisfazione fossero delle risorse per cercare sempre di andare avanti e migliorare? Hai mai pensato che la tua depressione latente possa diventare una fonte ulteriore di energia? Guardati attorno, certamente c' è qualcuno che ha bisogno di te... nel mondo del lavoro, nella famiglia, magari nel vicinato o nel quartiere. Occupa le tue giornate fino in fondo, buttati in un' attività fisica (la cura migliore per tirare su il morale) fino a stoppare l' arrivo della malinconia. Progetta sempre, non fermarti, sfida chi ti sta attorno... E trasforma l' inquietudine in vita! Caccia al disertore Felicia Grasso Roma Mio fratello, nato a Catania nel 1981 e residente ad Acireale (Sicilia), è riuscito a superare il test di ammissione all' Università di Gorizia, alla facoltà di Scienze diplomatiche ed internazionali. Il 18 ottobre scorso, mia madre e mio fratello si recano a Gorizia per l' inizio delle lezioni e per cercare un alloggio, fin qui tutto normale. Alle ore 3.30 del 19 ottobre la polizia bussa alla porta della stanza di albergo dei miei familiari, dicendo che mio fratello aveva disertato (non aveva presentato il rinvio dell' anno precedente, 1999) e doveva presentarsi entro il lunedì successivo ai carabinieri di Acireale. Al che, il mattino dopo, Giovanni e mia madre si recano a Venezia e fanno il biglietto per Catania; nel frattempo telefonano giù a casa per cercare la ricevuta del rinvio militare, che viene trovata e portata al distretto militare, ma sono le 14.30 e io non posso più fare nulla. Mio fratello decide di rimanere un altro giorno a Venezia e annulla il biglietto aereo (perdita di 320.000 lire). Infine, ci siamo recati dai carabinieri ed è stato tutto chiarito. Mio fratello non è più un disertore! Può ritornare a Gorizia e iniziare la sua carriera universitaria, che mi auguro lo porti molto lontano. L' Italia, o meglio lo Stato italiano e chi lo amministra, è un po' don Abbondio: forte con i deboli e debole con i forti. Quando il medico non ti prende sul serio Sabrina Nocera Reggio Calabria Questa mia lettera non vuole giudicare la categoria dei medici, già tanto bistrattata, ma vuole essere una semplice esposizione dei fatti. Reggio Calabria, mercoledì 18 ottobre, ore 7: un giovane di 28 anni va al pronto soccorso del Policlinico, accompagnato dalla moglie, per un dolore al petto. Arrivato sul posto, descrive al medico di guardia i suoi sintomi, pensando ad un infarto. Il medico, forse ingannato dall' aspetto imponente e dalla giovane età, sorridendo, esclude a priori questa possibilità, asserendo invece che si potrebbe trattare di gastrite. Il ragazzo, invece di essere trasportato in barella per gli accertamenti necessari, deve camminare per tutta la struttura per raggiungere le varie sale diagnostiche. Ebbene, alle 9, Carlo non era più tra noi, lasciando la moglie, con cui si era sposato da appena tre mesi. Insegnanti di religione Franco De Vincenzis lotze@tiscalinet.it Sono un docente di religione laico che da anni cerca di combattere all' interno delle scuole contro la "discriminazione" in atto nei confronti di noi insegnanti, spesso considerati "ricreativi" non solo dagli alunni (come ricordava Camilleri nell' ultimo numero di "Micromega") ma anche dagli stessi colleghi e dai capi d' istituto, nonché dalla normativa vigente, solo perché inseriti nella scuola su proposta di nomina da parte del vescovo. Molti di noi si trovano a combattere in una vera trincea con le sole armi della propria preparazione ed onestà professionale, per dare credito ad un insegnamento che va di certo ripensato, ma non infangato con "mere" questioni di trasferimento e per di più inscenando storie di antisemitismo per far presa sull' opinione pubblica. Non abbiamo certo bisogno di questo tipo di "pubblicità"! Personalmente sono rimasto sconcertato dalle notizie apprese in questi giorni perché il "caso" del professor Marsiglia era diventato materia di discussione nelle stesse aule scolastiche. Molti di noi hanno certamente fatto riferimento a lui parlando di "recrudescenza di antisemitismo", di discriminazione razziale e religiosa. Cosa andrò a dire adesso ai miei ragazzi? Informazioni al telefono Giovanni Aromolo Rende (Cosenza) Desidero segnalare che un cittadino abitante in Cosenza o in provincia, per qualsiasi informazione, anche la più semplice, come la durata di un passaporto, è costretto a recarsi di persona in Questura, anche se abitante in provincia, perché gli addetti al servizio passaporti non possono rispondere al telefono, essendo "impegnati allo sportello". Non sono le istituzioni al servizio dei cittadini? Una cornacchia ferita Maurizio Nocca mnocca@rocketmail.com Mio suocero, durante una passeggiata nei boschi vicino Nettuno (per trovare funghi), è incappato in una cornacchia ferita; osservandola bene si è accorto che era stata colpita da un cacciatore, aveva tutte e due le ali spezzate (una in modo più grave, con gli ossicini di fuori). L' ha presa e portata a casa; insieme a mia moglie e mia cognata l' abbiamo portata da un veterinario di Nettuno che in modo totalmente gratuito l' ha disinfettata e gli ha eseguito una puntura di antibiotici. Stamattina (20/10) l' ho portata all' oasi del Wwf di Tor Caldara ad Anzio. Dove mi hanno detto che si prenderanno cura di lei. Il disagio che provato deriva dallo sguardo impaurito dell' animale, dove ho colto, pur essendo lo sguardo di un animale appunto, una profonda umanità, molta più di sicuro dell' uomo che ha premuto il grilletto. Espulsioni in Germania Fabrizio Romano Consigliere per l' emigrazione e gli affari sociali - Ambasciata d' Italia a Berlino Ho letto l' articolo di recente pubblicato su "la Repubblica" relativo ad un caso di espulsione di cittadini italiani in Baden Wurttemberg. Al riguardo, desidero segnalare che - grazie all' immediato intervento a suo tempo effettuato dal Consolato competente - il caso può considerarsi ormai in via di superamento. La rete diplomatico-consolare in Germania è attivamente impegnata - su precise istruzioni del ministero degli Esteri - nella prevenzione e monitoraggio dei casi di espulsione dei connazionali, sia a livello federale che a livello di Land, in accordo con gli sviluppi in tale materia in corso nelle sedi dell' Unione europea. Un canale di consultazione permanente sull' argomento fra l' Ambasciata d' Italia a Berlino e il Ministero Federale dell' Interno esiste ormai da vari mesi.


la Repubblica - Venerdì, 20 ottobre 2000 - pagina 54
GLI ITALIANI PREFERISCONO I TITOLI STRANIERI

Il nostro è un paese colonizzato sul piano culturale? Se avevamo bisogno di conferme, eccole qua: nella vetrina dei primi dieci libri letti in Italia figurano ben otto titoli stranieri. D'altra parte le tre nuove entrate portano la firma di accreditati autori di bestseller: Manuel Vazquez Montalban con «L'uomo della mia vita», Christian Jacq con «Paneb» e Michael Connelly con il suo ultimo «Musica dura». Chiude la "top ten" un maestro del genere, Stephen King con «La tempesta del secolo». Quanto alla classifica italiana, continua il monopolio di Camilleri, presente con ben sei titoli sui dieci della narrativa. Primeggia però Giuseppe Pontiggia, con il suo apprezzatissimo «Nati due volte», in lieve calo nella classifica generale. Nella saggistica, guidata da Vittorio Messori con «Dicono che è risorto», spiccano due titoli sul ventennio nero, «CianoL'ombra di Mussolini» di Moseley e «Alla corte del duce» di Spinosa. Da segnalare in quinta posizione anche l'ultimo libro di Pietro Citati, »Il male assoluto». Ricordiamo che la classifica dei libri è stata realizzata dall'Istituto Cirm esplorando sessanta librerie a rotazione, tra cui alcune del Gruppo librerie infomatizzate Libris. la settimana di rilevazione va dall'11 al 17 ottobre.

la Repubblica - Venerdì, 20 ottobre 2000 - pagina 54
di ANTONIO GNOLI

la fiera di francoforte
E ORA TUTTI ASPETTANO BORIS ELTSIN

C' era una volta la Fiera dei colpi proibiti, e a sorpresa, dei bigliettoni con cui venivano pagati progetti di libri, non ancora scritti e neppure a volte pensati. C' era una volta il libroevento, quello che tutti gli editori italiani sognavano di portarsi a casa, a qualunque cifra. C' era una volta la Fiera di Francoforte, disordinata e pittoresca, ma anche concreta e determinata. «Oggi si sta nella nebbia», riassume sconsolato un editore. Camilleri ha rinunciato a venire, la Tamaro se ne è andata in gran fretta, Eco si tiene alla larga. Perfino Boris Eltsin, annunciato oggi alla Buchmesse per presentare una sua autobiografia, non si sa ancora se verrà. Un giro fra gli stand italiani somiglia a una visita ai paesini che affacciano sul Po: molta desolazione e qualche speranza per un futuro migliore. Poca roba emerge e si salva. Vediamo. Guanda, del gruppo Longanesi, ha comprato di Lynn Schooler L' orso azzurro, ovvero breve storia di una fotografia, una non fiction, basata sull' idea che anche al polo è possibile la ricerca dell' animale mitico. Acquisito anche il romanzo di Antoni Libera Madame. L' autore è polacco, ha collaborato con Beckett e il suo romanzo è una sorta di educazione sentimentale avvenuta durante la guerra fredda. Un interesse da parte di editori tedeschi e spagnoli c' è per il libro adelphiano Il ratto delle sabine, di Guido Rossi. Fra gli acquisti dell' Adelphi spiccano Conversation with Wilder di Cameron Crowe, due libri di Derek Walcott, il nuovo Kundera L' ignorance, e la cinese Dai Sijie che ha scritto un curioso libretto: Balzac e la sartina cinese. In lettura, nella casa editrice, il romanzone di Gao Xingjian: La montagna dell' anima, libro come era ovvio sul quale si è scatenata la corsa degli italiani per acquisirne i diritti. Grande interesse dei francesi e dei tedeschi per il mondadoriano Nati due volte di Giuseppe Pontiggia. Come pure curiosità per N, il romanzo di Ernesto Ferrero (Einaudi), vincitore dello Strega: è stato acquistato da Gallimard e interessa i tedeschi. Sempre Einaudi ha ricevuto offerte da Germania e Francia per Di vento e di fuoco, di Giorgio Pressburger e per Penelope per gioco di Caterina Bonvicini. Delle grandi opere Einaudi c' è interesse degli americani e francesi per L' enciclopedia della musica, curata da Jacques Natiez e Il romanzo, una sorta di affresco planetario in più volumi curati da Franco Moretti. Un' opera, quest' ultima, che ha suscitato l' interesse anche di editori coreani. Il libro dello storico Salvatore Lupo Il fascismo pubblicato da Donzelli è in visione da editori tedeschi e francesi, così come il Laocoonte, di Salvatore Settis interessa la Germania. Baldini e Castoldi ha ricevuto offerte da spagnoli e tedeschi per Marco Bosonetto con Nonno Rosenstein nega tutto e per Roberto Moroni con La verità va dovunque. Buoni risultati ha ottenuto Fazi che ha venduto a Seuil i due romazi di Carmine Abate: La moto di Scanderbeg e Il ballo tondo. Sempre Fazi detiene i diritti mondiali di un indiano convertitosi al cattolicesimo. Il suo libro una specie di Nome della rosa ripercorre le profezie di Malachia. Alcuni colpi messi a segno dalla Bompiani nel campo della narrativa: su tutti spicca The Death of sweet Mister di Daniel Woodrell, autore culto e sceneggiatore. Suo il copione di Cavalcando col diavolo di Ang Lee. Infine Feltrinelli, per segnalare il notevole romanzo di una esordiente. Si tratta di Kuraj di Silvia Di Natale. L' autrice è una etnologa, vive in Germania, ma è nata a Genova. Il romanzo che ha sucitato l' interesse di francesi, inglesi e tedeschi narra la storia di una piccola nomade che dalle steppe asiatiche finirà in Germania. E a proposito di Germania, Rizzoli ha acquistato Le fughe di Hampels di Michael Kumpfmuller. Qui ha avuto un grandissimo successo, visto l' argomento: il sesso a letto dei tedeschi.


la Repubblica - Martedì, 17 ottobre 2000 - pagina 20
di ALESSANDRA LONGO

Da Evola a Pirenne, la destra raccoglie i suoi libri
LA BIBLIOTECA DELLE LIBERTÀ

Una festa con tanti invitati: ognuno porta un volume, così il Polo cerca le sue radici culturali Il Cavaliere non verrà, ma ha mandato la sua ultima fatica: "L' Italia che ho in mente" IL CASO

ROMA - "La Signoria vostra è invitata al ricevimento che avrà luogo mercoledì 18 ottobre dalle ore 18 alle 22. Musica, cultura e spettacolo con Luca Barbareschi, Cecilia Gasdia, Oreste Lionello. E' particolarmente gradito l' omaggio di un libro, anche usato...". Chi l' ha detto che il centrodestra non ama a sufficienza la cultura... Addirittura domani sera ci sarà una festa, organizzata dall' Osservatorio parlamentare di Adolfo Urso, il più liberal dei postmissini, per celebrare la nascita della cosiddetta Biblioteca delle libertà. L' evento è ambizioso: centinaia gli invitati, costretti a portare un volume, possibilmente adatto agli scaffali di una coalizione anticomunista, possibilmente compatibile con "i valori dell' Occidente". Diciamo subito: Silvio Berlusconi non ci sarà, per precedenti impegni, ma non ha fatto mancare agli organizzatori il suo apprezzamento. Gli hanno chiesto quale libro non poteva non esserci nella costituenda biblioteca e il Cavaliere non ha avuto dubbi. Ha fatto recapitare a Palazzo Serlupi Crescenzi la sua ultima fatica: "L' Italia che ho in mente", raccolta di discorsi a braccio. Con dedica: "Alla biblioteca delle libertà, ecco questa testimonianza del mio impegno di libertà". C' è suspense. Nell' ambiente, ci si chiede che cosa porteranno gli altri ospiti. Una biblioteca che apre a destra, con un obiettivo di trentamila volumi, fruibili al pubblico e segnalati su Internet, è considerata un evento. Che qualcuno osi la provocazione, si faccia avanti in abito da sera e un Mein Kampf sotto il braccio? Urso un po' lo teme. Lui, certi acquisti li ha evitati: "L' opera omnia di Mussolini non l' abbiamo presa. Se lo faremo, compreremo contestualmente anche il Capitale". Dicono che la destra legga poco o addirittura, in certi casi conclamati, non legga. Francesco Storace, presidente della Regione Lazio, non vuole sfigurare davanti a Pierferdinando Casini. L' alleato del Ccd invita alla lettura della Storia d' Europa di Henri Pirenne? Benissimo l' ex Epurator, ora in gessato grigio, risponde addirittura con "L' arte di tacere" dell' abate Dinouart. Beccati questa. Biblioteca pesante, non da comodino. Il costituzionalista Paolo Armaroli propone l' opera omnia di Prezzolini. Il forzista Enrico La Loggia si vuol presentare alla kermesse con "L' estremismo, male infantile del comunismo" di Lenin (Motivazione: "se non lo conosci, non lo eviti"). In caso di basso gradimento, il presidente dei senatori di Forza Italia ha già scelto il titolo di riserva: "Tre uomini in barca, per non parlare del cane" di Jerome K. Jerome. Minimi comuni denominatori? Difficili da trovare, a parte l' anticomunismo. Agli amanti del genere, farà piacere sapere che è già pronto, e consultabile anche su Internet, un itinerario libresco anticomunista in 2500 volumi, dono di Alessandro Monese, sceneggiatore. Si va dal romanzo del dissidente sovietico al giallo da Guerra Fredda. Ignazio La Russa si porta da casa "Il birraio di Preston" di Andrea Camilleri, Giuliano Urbani impone la presenza de "La società aperta" di Popper. Nell' imbarazzo della scelta, in molti optano volentieri per se stessi. Gustavo Selva regalerà alla biblioteca delle libertà una sua fatica su Willy Brandt, Domenico Fisichella si sta premurando in queste ore che le sue opere, già presenti, con 18 titoli, nel sito ufficiale di Alleanza nazionale, siano radunate negli scaffali di Palazzo Serlupi. Per non annoiare gli intervenuti, anche due spettacoli. Cecilia Gasdia canta, Luca Barbareschi recita, Oreste Lionello ripropone un po' di Bagaglino che piace tanto a questa platea. Previsto anche un aperitivo e musica jazz d' intrattenimento. Pino Rauti, di cui si può dire tutto ma non che non abbia letto libri, è estraneo all' avvenimento. "Il gusto tattile che si prova sfiorando un libro - ironizza l' ex leader missino - non è esperienza che interessi molto i dirigenti di An. Cosa regalerei alla biblioteca? Niente paccottiglia liberal-giacobina ma Julius Evola, "Rivolta contro il mondo moderno" e poi, se permette, un libro mio, che è già arrivato all' ottava edizione: "Le idee che mossero il mondo. Urso lo conosce bene". Già, Evola. Chi lo porterà? Forse nessuno perché è sempre meno politically correct a destra. Certo non Marco Follini che, da buon moderato, consegna agli scaffali "La crisi della civiltà", "un messaggio di tolleranza scritto fra le due guerre", dell' olandese Huizinga. E gli intellettuali di destra? Uno diserterà l' happening con certezza. è Marcello Veneziani: "Non ho alcun interesse per questa iniziativa - dice - Se posso dare un suggerimento, partirei dai sussidiari e dai libri dell' obbligo".


la Repubblica - Venerdì, 13 ottobre 2000 - pagina 54
LE NOTIZIE
RACCONTARE TRIESTE UN GIOCO LETTERARIO DA IMITARE

Sette scrittori sono stati invitati nella città di Svevo per descriverne il fascino

Una città di grande fascino, talvolta prigioniera dei suoi miti, pur sempre prodiga di una sua "scontrosa grazia". Da quattro anni a questa parte Trieste ha inventato un esperimento curioso, da esportare. Un gioco letterario che serve a farla conoscere da chi ancora ignora le atmosfere del porto e della città vecchia. Si chiama Raccontare Trieste 2000. Sette scrittori sono stati invitati a immergersi nel cuore pulsante della città di Svevo (nella foto) e Stuparich, di Tomizza, Magris e Saba, per poi produrre sette brevi racconti, raccolti nell'antologia Raccontare Trieste. Il volume è stato presentato ieri pomeriggio a Trieste. Nelle scorse edizioni s'erano cimentati nel curioso esperimento autori come Andrea Camilleri, Francesca Mazzuccato, Marcello Fois, Giulio Mozzi, Bianca Stancanelli e Bruno Ventavoli. Quest'anno il racconto è stato affidato a Evelina Santangelo, Licia Giaquinto, Roberto Ferrucci, Piersandro Pallavicini, Paola Mastrocola, Marco Vichi, Matteo B. Bianchi.


la Repubblica - Venerdì, 13 ottobre 2000 - pagina 54
Le novità in classifica
SEPÚLVEDA SEMPRE IN TESTA ALLA TOP-TEN

Pochi i cambiamenti significativi di questa settimana tra i top ten. Se continua il successo di Luis Sepúlveda con il suo ultimo romanzo Le rose, che si mantiene in testa, rimangono stabili in seconda e terza posizione, rispettivamente Che paese, l'America, di Frank McCourt che ha comunque il primo posto nella sottoclassifica dei tascabili con le sue Ceneri di Angela e Un cuore in silenzio di Nicholas Sparks. Ancora in salita Nati due volte di Giuseppe Pontiggia, il racconto autobiografico di un padre con il figlio disabile (quarto), e Harry Potter e la pietra filosofale di Joanne K.Rowling (quinto) da notare che negli Stati Uniti molti quotidiani hanno deciso di tenere a parte una classifica di libri per ragazzi proprio per eliminare l'ingombrante Harry Potter da quelle generali, mentre scende in sesta posizione La tempesta del secolo del maestro dell'horror Stephen King. Fermo anche Atlantide di Clive Cussler, che mantiene il settimo posto, mentre entrano all'ottavo e al nono gradino, Curarsi in casa, una serie di consigli di un pool di medici per guarire i disturbi più comuni, e La carta sferica, di Arturo Pérez-Reverte. Rientra in decima posizione un affezionato bestseller, Andrea Camilleri con la sua Gita a Tindari. Ricordiamo che la classifica dei libri più venduti della settimana è stata effettuata dall'Istituto Cirm.

  Micromega 4/2000 Gruppo Editoriale L'espresso

Laico e' bello


"C'era una volta un Cavaliere che s'imbatte nella morte, e murmurio': Schifosa comunista!" ...

C'era una volta un Cavaliere cui scappava un bisogno urgente, e aiuto' uno scarafaglio merdaloro a mangiare tutta l'invernata ....

C'era una volta un Cavaliere che odiava la volpe per via del suo pellame rosso ...

Cinque favole sul Cavaliere di Andrea Camilleri


la Repubblica - Domenica, 8 ottobre 2000 - pagina 40
La rivista
CLONAZIONE E CIBI TRANSGENICI LA SFIDA DI EDOARDO BONCINELLI

Il nuovo numero di MicroMega, da martedì prossimo in edicola e libreria, oltre alla sezione Laico è bello, di cui riferiamo qui accanto, con l'articolo di Camilleri sull'ora di religione, pubblicato qui sotto, contiene un doppio "faccia a faccia", sui temi della clonazione e dei cibi transgenici, del biologo Edoardo Boncinelli con il presidente della consulta bioetica Giovanni Berlinguer e con il ministro Pecoraro Scanio. Sul cibo sono incentrati gli articoli di Francesca Sanvitale, Giogio Bocca, Erri De Luca e Fabio Picchi, proprietario del "Cibreo" di Firenze. Raccontano le esperienze con cui Slow Food ha cercato di cambiare la qualità della vita in un ospizio per vecchi, in alcuni ospedali, e nella salvaguardia delle produzioni artigianali in via di esaurimento.


Giornale di Sicilia 02.10.2000

Disegna Montalbano: ecco i vincitori
leggi l'articolo



Un romanzo rievoca un delitto a Racalmuto nel 1944: lo scrittore siciliano fra i protagonisti
Sciascia e il killer del sindaco

 

La Repubblica 01.10.2000
L’Efebo a de Oliveira

Manoel de Oliveira, l’anziano regista portoghese, ha ricevuto ieri al teatro Pirandello di Agrigento l’Efebo d’oro, il premio riservato ai film ispirati alla letteratura. De Oliveira è stato premiato per "La lettera", tratto dal romanzo di Madame de la Fayette e interpretato da Chiara Mastroianni, vincitrice dell’Efebo d’argento. «Per me non esiste il pensiero degli anni che passano - ha detto il regista 92enne - C’è poca differenza tra ciò che accadeva in passato rispetto ai giorni nostri: il succedersi dei millenni non ha cambiato la storia dell’uomo. C’è sempre l’amore, c’è sempre la violenza anche se ogni giorno ci stupiamo di ciò che accade». Sul tema dell’infedeltà dei film rispetto ai romanzi da cui sono tratti de Oliveira ha detto che un regista «deve tenere conto della peculiarità dei personaggi, mantenendo l’impronta dell’autore letterario». Un parterre ricco di ospiti di prestigio quello del Pirandello. Tra gli altri premiati il regista e il protagonista del "Commissario Montalbano", Alberto Sironi e Luca Zingaretti. A condurre la serata c’era Giulio Scarpati: il "Medico in famiglia", ex interprete del giudice Livatino nel film di Alessandro Di Robilant, in mattinata ha deposto una corona di fiori davanti la stele che ricorda l’omicidio del magistrato.




da MicroMega n.4/2000 (ottobre 2000) MicroMega

APPELLO - La circolare Bianco deve essere abrogata subito!

Il mafioso, poi pentito, Francesco Paolo Anzelmo ha dichiarato che Cosa Nostra decise di rendere operativa la volontà di uccidere Paolo Borsellino nel momento in cui fu smobilitato il presidio fisso della sua abitazione. Da allora questo genere di protezione non è più stato messo in discussione, essendo uno dei pochi deterrenti efficaci. Il ministro Bianco ha invece deciso di abrogare tali presidi, per sostituirli con evanescenti e aleatorie "ronde", proprio il genere di protezione che convinse la mafia che Borsellino era ormai un bersaglio facile.
La circolare Bianco non può essere in alcun modo condivisa, nemmeno laddove si contrappongono artificiosamente le esigenze di protezione dei magistrati - in prima linea contro la mafia - con quella della sicurezza dei cittadini.
Vogliamo sperare, anzi ne siamo certi, che la circolare Bianco verrà revocata, onde evitare che il ritiro dei presidi fissi a tutela dei magistrati possa costituire per la mafia un incentivo al compimento di altre stragi (o quantomeno una oggettiva facilitazione), come già avvenne con Paolo Borsellino.

Giorgio Bocca, Rita Borsellino, Andrea Camilleri, Antonino Caponnetto, Maria Falcone, Paolo Flores d'Arcais, Giovanna Terranova, Marco Travaglio