Corriere della sera, 14.08.2001
Letture, i magnifici quattro colpiscono ancora

Che sia mare o montagna non importa. L'importante è che ci sia Montalbano. Potranno avere molti dubbi gli italiani su che cosa fare delle loro vacanze, ma a quanto pare sanno bene quali libri mettere in valigia. Tanto che per l’ultima avventura del commissario di Vigŕta potrebbe valere una celebre frase di Oscar Wilde «Non viaggio mai senza il mio diario. Bisogna sempre avere qualcosa di strabiliante da leggere in treno», sostituendo naturalmente a «diario», L'odore della notte , ultimo romanzo di Andrea Camilleri che la fa da padrone ai mari e ai monti. Insieme a pochi altri. Da una ricognizione nelle librerie delle grandi città e nelle località di vacanze della penisola emerge infatti che la classifica è rimasta sostanzialmente immutata rispetto al mese scorso. Nell’Olimpo, oltre a Camilleri, ci sono il canadese Mordecai Richler con La versione di Barney , che ha avuto un’impennata dopo la morte del suo autore, Milan Kundera con L’ignoranza , e Luciana Littizzetto con l’ironico diario di una donna single, Sola come una gamba di sedano , trainato anche dal grosso successo tv della sua autrice. Stravince la narrativa, recuperata anche dai lettori maschi che, durante l’anno, tendono invece, statisticamente, alla saggistica. «Secondo una ricerca fatta dalla società Ad hoc per il premio Alassio attraverso duemila interviste su un campione che va dai 15 ai 74 anni, normalmente le donne leggono un 15, 20 per cento in più di narrativa rispetto ai maschi - spiega Giuliano Vigini, grande conoscitore dell’editoria italiana -. In estate, invece, anche i maschi affrontano romanzoni di sei, settecento pagine che magari hanno cominciato durante l’anno e poi abbandonato per mancanza di tempo o per dedicarsi a letture più «utili», manuali, saggi specializzati che hanno a che fare spesso con il lavoro e via dicendo. Di certo in estate si legge di più: c’è più tempo libero, più tranquillità, c’è anche la posibilità di scambiare opinioni e consigli con il vicino di ombrellone». A parte i nomi già citati, minimo comun denominatore di tutte le stazioni turistiche, ogni località ha poi i suoi piccoli casi, indicativi del tipo di frequentazione. Così, a Cortina, buen retiro della borghesia milanese, meta di intellettuali e capitani d’industria, i clienti della libreria Sovilla cercano Kundera («Camilleri no perché l'abbiamo finito una settimana fa», dice il proprietario Ilario Sovilla, grande animatore dell’attività culturale nella Conca d’Ampezzo), ma anche il Pontiggia di Nati due volte . E se quest’anno non ci sarà Montanelli che di Cortina era un habitué, il grande giornalista terrà compagnia ai lettori-turisti con i suoi saggi che in questi giorni sono molto richiesti. Vende bene No Logo di Naomi Klein, bibbia del popolo no-global, ma anche i saggi di Piero Ottone, Sergio Romano, Alain Elkann. Mentre i manager e gli industriali hanno ripreso in mano Il gioco dell’Opa di Enrico Cisnetto, pubblicazione dello scorso anno ma, visto il recente caso Montedison, ancora attuale. Tutt’altra musica sulla riviera romagnola, tempio del divertimento familiare e da discoteca dove sia la centralissima libreria Mondadori di viale Ceccarini che la Book Market, aperta soltanto per la stagione estiva, hanno al primo posto la Littizzetto. A Riccione e dintorni, la lettura si tinge decisamente di rosa: Maria Venturi, Sveva Casati Modignani, Nicholas Spark, Mary Sheldon sono tra gli autori più gettonati. I bambini scelgono ovviamente Harry Potter, mentre i ragazzi della notte hanno decretato il successo della biografia di Jim Morrison. Altra spiaggia, altro mare, altre letture. Alla libreria Giannelli di Forte dei Marmi, sulla storica passeggiata, Emanuele Giannelli, scultore e figlio del fondatore Giorgio, oltre ai soliti Camilleri e Littizzetto, vende molti best seller americani, da Grisham a McBain, ma anche libri meno commerciali, con una buona selezione dei piccoli editori come Minimum fax, Fandango, Marcos Y Marcos. Mentre a Capri, nella libreria-editrice La conchiglia, il più venduto in assoluto, più di Camilleri, Kundera e gli altri, è un napoletano, lo Starnone di Via Gemito , vincitore del premio Strega. «Ma sono molto richiesti anche libri più strettamente legati all’isola - dice Riccardo Esposito, titolare della Conchiglia -. Capri è un luogo ricco di storie e di suggestioni, per cui sono andati molto bene La piazzetta di Capri di Riccardo Ciuni, edito da noi, e Capri di Antonella Boralevi, pubblicato da Mondadori». C’è invece un sardo, il giallista Marcello Fois, tra i più venduti da Paolo Sorba, gestore di due librerie, a Olbia e all’isola della Maddalena. Sarà per via del fatto che qui la grande distribuzione lo lascia spesso a secco di best seller (non si trova più un Harry Potter , e nemmeno un No Logo, la Littizzetto è finita da luglio) , la gente riscopre i classici, dai russi, Tolstoj e Dostoevskij, ai longseller sudamericani, García Márquez, Isabel Allende e adesso anche Jorge Amado, riportato in classifica dopo la morte. E qui è ormai un piccolo classico anche Mare e Sardegna , di David H. Lawrence, edito da Il maestrale. C’è invece Simenon tra i preferiti dai clienti della «Maria del porto», libreria di Trani che proprio a un racconto del papà di Maigret ha rubato il nome. « In caso di disgrazia di Simenon sta andando molto bene - dice la proprietaria Rosanna Gaeta - Così come Kundera e Richler. Ma vendo molto anche Calvino e Andrea De Carlo nelle edizioni tascabili. E poi il Federico II di Kantorowicz e l’etologico La vita segreta dei delfini». Niente Camilleri in Puglia? «Quello lo davo per scontato: è al primo posto».

Cristina Taglietti