Il Mattino 09.05.2001
Zingaretti: «Trapianti e pedofilia, storie d’attualità»
Roma. «Il commissario Montalbano» approda alla tv svedese
e parla di traffico di organi e pedofilia. Sono questi i temi della prima
puntata della nuova serie, in onda stasera su RaiDue alle 21, dal titolo
«La gita a Tindari», mentre il secondo episodio, «Tocco
d’artista» verrà trasmesso mercoledì 16. Tutte e sei
le puntate della fiction finora girate andranno in onda a giugno sulla
prima rete svedese della Sveriges Television, che ha già coprodotto
con la Rai le due serie precedenti, oltre ad altre fiction nostrane come
«La Piovra» 8, 9 e 10. Il 17 maggio, i due nuovi episodi del
«Commissario Montalbano» saranno presentati in anteprima all’Istituto
Italiano di Cultura a Stoccolma. «È un modo per far conoscere
la cultura italiana», commenta Max Gusberti, vicedirettore di Rai
Fiction, «“Montalbano” è stato già trasmesso con successo
in Francia e acquistato dalla tv tedesca Zdf. Fra le serie prodotte dalla
Rai, questa è la più esportabile».
E uno dei punti di forza sarebbe proprio il teatro naturale della Sicilia,
diversa da quella solo mafiosa della «Piovra». Racconta il
regista della fiction Alberto Sironi: «Abbiamo girato per undici
settimane, fra Ragusa e Noto, la zona del più bel barocco di tutta
la Sicilia. Le storie di Camilleri sono del tutto nuove rispetto alla tradizionale
rappresentazione della mafia siciliana. Montalbano è un paladino,
uno che non ci sta a convivere con un’Italia brutta». Luca Zingaretti
interpreta il commissario per la terza volta, ma, dice, ancora si diverte.
E presto la Rai, di nuovo con la produzione Palomar di Carlo Degli Esposti,
girerà quattro nuove puntate della quarta serie. «Montalbano
per me è come un vecchio amico che vive in Sicilia», spiega
Zingaretti. «Non ho paura di essere identificato con Montalbano,
penso, anzi, che molti attori rimangano legati a un personaggio che ne
ha segnato la carriera: Antony Hopkins con Hannibal, oppure Cervi con Maigret».
In questi ultimi due episodi, troviamo un Montalbano più solare,
per quanto nella «Gita a Tindari» sia alle prese con un losco
traffico di organi sullo sfondo del mondo dei pedofili. Prosegue Zingaretti:
«Sono due argomenti di stretta attualità. Per fortuna in Italia
ognuno può scegliere se donare gli organi; mentre la pedofilia credo
che nasca soprattutto fra le mura di casa». Luca Zingaretti ha appena
terminato le riprese del film dedicato allo Schindler italiano Giorgio
Perlasca (per RaiDue) e dovrebbe girare «Incompreso» due puntate
per Canale 5. Il cast comprenderebbe anche Margherita Buy, Claudio Amendola
e Francesca Neri. «Cerco sempre di fare le cose che mi divertono»
prosegue Zingaretti. «Per me non c’è differenza fra tv e cinema,
una volta il film per le sale era sinonimo di tempi lunghi di lavorazione,
ma ora non è più così. Ho appena terminato le riprese
di “Texas 46”, con Roy Scheider, ma nel cinema italiano degli ultimi anni
non c’erano ruoli adatti a me».
Letizia Riccio