Giornale di Sicilia 26.06.2001
Il giallo bagherese di Giovanni Sucato ispira a Camilleri il nuovo Montalbano

Chi vuol intender, intenda; chi ci ritrova dentro fatti accaduti, trafiletti su quotidiani, sogni della gente, faccia pure. Anche perch‚ non è mica la prima volta che Andrea Camilleri si appiglia alla cronaca per pungolare il suo commissario. Però stavolta Salvo Montalbano non si dovrà occupare di splendide prostitute scomparse, vecchietti spariti, cani di terracotta a guardia di antichi morti, violini trafugati o giovani signore uccise; e non dovrà neanche fare i conti con avvocati poco puliti e uomini d'onore; con la nuova mafia che avanza e travolge vecchi e bambini, con un linguaggio che diventa sempre meno chiaro e sempre più allusivo. Stavolta il commissario di Vigata dovrà districarsi nelle maglie di un imbroglio che profuma di bigliettoni ma presto va a parare altrove. "L'odore della notte" segue le orme di un grosso truffatore siciliano che inanella una catena di Sant'Antonio facendosi dare ingenti somme da vecchietti e creduloni per fantomatici investimenti. Ma un giorno viene ammazzato e quello che sulle prime pare un omicidio di mafia si trasforma in ben altro, condito com'è di un giovane collaboratore omosessuale e di una segretaria innamorata del truffatore. Ma quello che attendono i lettori di Camilleri non è il caso poliziesco puro e semplice, quanto l'ambiente-Montalbano: i personaggi ormai amici, gli effluvi della trattoria di Calogero, la fidanzata genovese, l'amico tombeur de femmes, la squadra, l'atroce Catarella. Insomma quel gruppo compatto che ha fatto la fortuna di Camilleri. "La trama, costruita sulla storia vera del bagherese Giovanni Sucato che rastrellava miliardi a Palermo - ha raccontato lo scrittore agrigentino - mi è stata raccontata da un amico giornalista, Francesco La Licata. Il resto è venuto da solo. In questo settimo romanzo Montalbano si abbandona a riflessioni esistenziali, una delle quali scaturita da una frase di Norberto Bobbio che spiega che "quando si diventata vecchi - e il commissario ha toccato i 50 - contano più gli affetti che i concetti"". Il nuovo romanzo arriverà in edicola venerdì (scritto a tempo di record, in vista dell'estate) e mette una seria ipoteca sul libro più venduto dell'anno. E' facile intuirlo visto che la Sellerio, soltanto sulla base delle prenotazioni arrivate, ha composto una tiratura di 250.000 (praticamente, spiegano dalla casa editrice palermitana, sono state tirate quattro edizioni prima ancora dell'uscita nelle librerie). Neanche per "La gita a Tindari" (libro più venduto nel 2000 in tutta Italia e ultimo romanzo della saga di Montalbano, ma Camilleri ha totalizzato, con tutti i romanzi, oltre tre milioni di copie dal '96 ad oggi) ha ottenuto un tale successo, che andrà facilmente incrementato sotto gli ombrelloni. Tra i maggiori adepti di Camilleri è di sicuro Alberto Sironi, che ha firmato i sei episodi del Montalbano tv. Il regista ha già letto "L'odore della notte" e ha intenzione di portarlo al più presto sul piccolo schermo, forse addirittura dopo Natale. Praticamente cotto e mangiato, visto che la Rai, sull'onda dei dati di ascolto, ha deciso di "bissare" l'appuntamento. "Gli episodi da girare quest'anno diventeranno quattro - annuncia felice Alberto Sironi - due prima di Natale, in pieno autunno, e due immediatamente dopo. Sempre nel Ragusano e con lo stesso cast, capitanato da Luca Zingaretti. Non so se di questi quattro episodi farà parte il nuovo romanzo, o se continueremo con i racconti di "Un mese con Montalbano". Sicuramente gireremo una puntata dalla novella "Amore e Fratellanza" che in tv diventerà "Il senso del tatto". L'obiettivo è quello di raggiungere il numero di dieci episodi entro l'estate del 2002". 

Simonetta Trovato