La Repubblica 03.11.2001
A casa Montalbano - Mafia, donne e un cane è la vita da commissario
Alberto Sironi gira a Marina di Ragusa i due nuovi film tratti dai
racconti di Camilleri: "Amore e fratellanza" e "Gli arancini di Montalbano"
MARINA DI Ragusa - La casa di Montalbano è a Punta Secca, alla
fine della passeggiata, con la terrazza affacciata sul mare, di fronte
alla Torre Scalambri che, come dice l'insegna arrugginita «nel 1672
era ben armata e servita». Il mondo di Andrea Camilleri - le immaginarie
Vigata, Montelusa - rivive a pochi chilometri da Ragusa, in questo paese
pieno di villette fiorite di bouganville e ibiscus, dove i turisti chiedono
indicazioni per «la casa del commissario». Sotto un sole che
picchia, Alberto Sironi gira per la Rai i due nuovi film della serie, tratti
dal libro Gli arancini di Montalbano (Mondadori): il primo, che porta il
titolo del volume, e Amore e fratellanza, per la tv diventato "Il senso
del tatto".
Nella camera da letto la svedese Ingrid (Isabel Sollmann) si spoglia
lentamente, sotto lo sguardo assassino del commissario (Luca Zingaretti),
che piace pazzamente alle donne ma non si capisce mai se abbia ceduto o
no. Se insomma sia rimasto fedele a Livia (Katharina Bohm), la bionda fidanzata
residente a Boccadasse (Genova), ragazza d'acciaio, pazientissima e vincente,
con buona pace delle lettrici di Camilleri che avrebbero preferito per
lui una bella «carusa» siciliana.
Libri e cassette sono allineati nella libreria, ci sono foto di Montalbano
bambino che punta il fucile al tirassegno, stampe, un pianoforte che lo
scenografo Luciano Ricceri (braccio destro di Ettore Scola), ha voluto
mettere in salotto «perché mi piace pensare che uno come Montalbano,
ironico, riflessivo, nei momenti di relax si possa sedere al piano e strimpellare
qualcosa. La sua è una casa piena di ricordi, gli assomiglia».
Sulla terrazza, accanto alle poltrone di midollino, è spuntata una
cuccia di legno chiaro: è per Orlando, nel libro Rirì, il
cane che in Amore e fratellanza , dopo la morte del cieco Enea, il commissario
- prima riluttante poi moderatamente conquistato - si porta a casa.
Terranova di cinque anni, affettuosissimo, (allenato da Massimo Perla),
entrerà con discrezione nella vita di Montalbano «perché»
spiega Alberto Sironi «il commissario è geloso della sua solitudine.
All'inizio non sa che fare con questo cane, ma quando lo guarda negli occhi
si capisce che gli smuove qualcosa. Non sarà un rapporto fatto di
smancerie, magari una carezza gliela darà, ma di nascosto: Montalbano
non si lascia andare, ha pudore dei sentimenti. Il loro è un rapporto,
se si può definire così, virile».
Scritti da Francesco Bruni con Camilleri, i film, che fanno parte della
quarta serie di Montalbano, andranno in onda a maggio, o con altre due
storie - si lavora per portare sullo schermo L'odore della notte - l'anno
prossimo. I libri dello scrittore in tv, su RaiDue, hanno avuto un successo
popolare: oltre dieci milioni di spettatori per Il ladro di merendine,
che alla terza replica ha sfiorato i sette. «I primi episodi sono
costati 2 miliardi e 400 milioni a film», spiega il produttore Carlo
Degli Esposti «gli altri, ovviamente una cifra maggiore, ma è
dimostrato che la qualità si vede e alla fine si risparmia. Alla
terza replica, i film non sono mai scesi, su RaiDue, sotto il 23 per cento
di share, rappresentano quella che in Rai viene definita "l'utilità
ripetuta". Sono opere che restano, non si "bruciano" con la messa in onda.
Amo i libri di Camilleri, all'inizio portarli in televisione sembrava una
sfida impossibile, invece abbiamo lavorato con amore e rispetto della pagina
scritta, mi sono battuto perché fossero girati dal vero, in Sicilia,
e il pubblico ci ha dato ragione. Sono stati venduti in dodici paesi: Europa
dell'est, Olanda, Belgio, Spagna, Sudamerica, Hong Kong e anche in Russia.
La serie è andata in onda in Francia, in Germania, in Svezia paese
coproduttore sono impazziti. Pensare che li hanno visti in versione originale,
con i sottotitoli».
SILVIA FUMAROLA