www.cartasicilia.it,
13/02/2001
Quando la passione si fa sito: il Camilleri Fans Club
Andrea Camilleri, parlando di loro, ha detto che sono la sua memoria,
almeno su Internet e che dalla loro attività, emerge il senso della
vera Amicizia. Si tratta di quel gruppo di persone, sempre più ampio
che fa capo al Camilleri Fan's Club su Internet. Abbiamo intervistato Filippo
Lupo, u Presidenti. L'intervista, ovviamente, si è svolta via posta
elettronica.
Come è nato il Camilleri Fans Club?
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Come è nato il Camilleri Fan Club?
Ho scoperto Camilleri grazie ad un amico che lavorava
presso una delle librerie Sellerio di Palermo, il quale mi
consigliò "La stagione della caccia". Era il 16/11/1996 e non
avevo mai sentito parlare del Sommo prima di allora.
Entusiasta, ne ho parlato con tutti, in particolare con alcuni
miei colleghi e amici tra cui Beppe, il futuro Direttore e
Mario il futuro Catarella. Qualcuno ne aveva sentito
parlare, altri lo avevano visto in TV al "Maurizio Costanzo
Show", forse l'unico ad aver già letto qualcosa era Mario (che
in particolare aveva letto "Il birraio di Preston"). Un
giorno (era l'inizio del 1997), per puro e semplice babbìo,
Beppe inviò a quello che ormai era diventato un "gruppo di
lettura" una e-mail intestata "The Camilleri's Fans
Club". Quel geniaccio folle di un Catarella qualche tempo
dopo si presentò con un sito gia` bello e pronto, mettendoci
di fronte al fatto compiuto. Si può quindi dire che il
Club è nato all'Italtel di Carini, dove io e gli altri
Soci Fondatori lavoriamo, e che lì si trova la "centrale
operativa"; quest'ultima definizione è peraltro relativa,
trattandosi di un'associazione virtuale e dato che contributi
arrivano sempre dai Soci, i quali sono sparsi un po' in tutto
il mondo (anche se gli italiani sono ovviamente in stragrande
maggioranza).
Qualche numero? Dalla nascita
del sito, grazie anche alla possibilita` di essere trovati sul
Web tramite alcuni motori di ricerca, i contatti sono
diventati sempre piu` numerosi, e con essi il numero degli
iscritti. Non so dare cifre precise, il numero dei contatti lo
si può evincere dal contatore che c'è nella nostra homepage,
quello dei soci contando i nomi riportati nella relativa
pagina. Gli iscritti alla mailing list sono ad oggi un
centinaio. Non so dirti quali siano le pagine più visitate;
tra le più apprezzate ci sono sicuramente la Bibliografia,
la Rassegna Stampa, le Ricette.
Da un certo
momento in poi il sito ha avuto una ristrutturazione grafica
che l'ha reso più facilmente navigabile, è successo qualcosa?
E' successo che il nostro Catarella ha cominciato a
prenderci gusto e ha reso meno "artigianale" l'homepage. Il
resto del sito non è cambiato granchè, e del resto la forza
del sito non sta certo nella sua veste.
Come mai non
c'è nessun tipo di pubblicità? Ci avete mai pensato?
No, mai. L'unica pubblicità che c'è è quella che il
fornitore di spazio Web obbligatoriamente inserisce per il
servizio gratuito. Cerchiamo sempre di utilizzare tools
gratuiti, facciamo tutto con spirito e mezzi assolutamente
dilettanteschi.
Perchè non l'avete spostato su un
"dominio vostro"? E' un progetto che abbiamo in
cantiere. Abbiamo già registrato il dominiowww.vigata.org
e col tempo contiamo di spostare tutto il sito (e sarà un
lavoraccio...).
Quanto tempo dedichi al sito e alle
mailing list? Lavoriamo al sito e per il Club nei
ritagli di tempo, certo molto meno di quello che vorremmo e di
quanto sarebbe necessario. Parlo al plurale perchè allo
sviluppo del sito lavorano anche Beppe e soprattutto Mario,
che è quello che si accolla la gran parte del peso (e a cui
vanno i maggiori meriti), essendo lui il Web Master. La
mailing list è spesso un impegno continuo, perchè un'occhiata
alla posta la diamo anche sul lavoro. Dipende dall'andamento
delle discussioni.
Secondo te i soci hanno qualcosa
di particolare in comune oltre la passione per il Sommo?
Banalmente, direi la passione per la lettura e per
Internet. E per la Sicilia, ovviamente.
Organizzate
anche delle iniziative reali? Anche se principalmente
la nostra attività si svolge su Internet, c'è sempre stata fra
i Soci una grande voglia e curiosità di conoscersi "dal
vivo". Il primo "evento" (allora ci pareva così) fu una
visione di gruppo della prima serie di telefilm di
Montalbano, ovviamente limitata ai soli palermitani; poi,
sempre tra palermitani, siamo andati a Trapani per vedere la
versione teatrale del "Birraio di Preston". Il passo
successivo sono stati gli incontri con Soci "forestieri", per
esempio in occasione di nostre trasferte di lavoro a Milano
(dove c'è una "sezione" fra le più numerose) o di
venute a Palermo di Soci "di fuori". Poi, nella primavera
del 2000, abbiamo organizzato la "Gita a Vigàta", cioè il
primo Raduno Mondiale del Club; abbiamo trascorso un week
end visitando alcuni "luoghi camilleriani", come Porto
Empedocle (con pranzo di prammatica da Calogero), Marinella,
la Scala dei Turchi, Selinunte; hanno partecipato Soci venuti
da Malta, Milano, Napoli, Potenza. Cosiddetti MiniMeeting
vari poi si sono svolti un po' dovunque, in Sicilia e fuori
(per esempio a Milano, Napoli, Roma, Amsterdam, Bruxelles). Ma
chiaramente non ci dedichiamo solo ad attività
conviviali. Abbiamo realizzato un'intervista al Sommo che
si trova sul sito ed è stata ripresa dalla rivista delle
Librerie Feltrinelli, Effe. Lo scorso mese di ottobre
abbiamo organizzato una chat col Sommo, che si è
talmente divertito da voler ripetere l'esperienza (ci stiamo
lavorando). Diversi soci si sono impegnati nella
"estrazione dei dati" per un Dizionario Camilleriano alla cui
realizzazione adesso stiamo lavorando; una sorta di
anticipazione di questo lavoro è il Dizionarietto allegato al
CDROM "Il cane di terracotta".
Il fenomeno Camilleri
ha avuto una improvvisa esplosione, secondo te quando e come
mai? Sul quando, ci sono dei dati oggettivi,
evidenziati dall'inizio della crescita delle vendite dei libri
del Sommo. Il perchè, invece, lo vieni a chiedere proprio a
me?
I vostri contatti con il maestro ...
Nella preistoria del Club c'è una mia stretta di mano
col Sommo quando venne a Palermo, alla Libreria Sellerio, a
presentare "La voce del violino"; ma ancora non ci
conosceva. In seguito abbiamo biecamente sfruttato
l'appartenenza al Club di un suo parente che ci ha fatto da
tramite per esempio per la realizzazione
dell'intervista. Poi e' successo che u Diretturi (Beppe,
per intenderci) ha incontrato il Sommo l'estate scorsa a
Vigàta (o Porto Empedocle, se preferisci...).Era andato in
gita con alcuni familiari e aveva prenotato la cena da
Calogero. Anche il Sommo, guarda caso, aveva prenotato da
Calogero... Inutile dirti della mia invidia quando Beppe mi
raccontò dell'incontro e del suo colloquio col
Sommo. Infine, i buoni rapporti che si sono venuti a creare
con la casa editrice Sellerio hanno portato all'incontro
"pirsonalmente di pirsona" col Sommo in occasione della
presentazione a Palermo de "La testa ci fa dire", lo scorso
dicembre. Adesso abbiamo un "link" diretto, ma cerchiamo
sempre di essere il meno invadenti possibile.
Di voi
Lui ha detto in una recente intervista che siete in qualche
modo la sua memoria, almeno su Internet... Ne siamo
orgogliosi. E poi, scusa, con tutto il materiale che mettiamo
sul sito! Materiale che comunque talvolta ci è stato fornito
proprio dal Sommo.
Ha anche detto che ha fatto il
"quiz d'ingresso" e ha saputo dare solo sei risposte su
dieci... Quando l'ho saputo sono rimasto di stucco, ma
è vero: evidentemente siamo stati troppo
pillicusi!
Ma Camilleri, non sta diventando una
tua "magnifica" ossessione? No, lo è già
diventato!
Come è nata la collaborazione con
Sellerio per il Cd Rom? Ci siamo presentati alla
Sellerio per chiedere di visionare la loro rassegna stampa, e
così abbiamo conosciuto Antonio, il figlio di Donna Elvira,
che lavora in casa editrice. Lui già conosceva il sito e il
Club, ed era curioso di noi e della nostra attività; insomma,
i rapporti sono diventati molto cordiali, e quando ha saputo
del nostro lavoro per il dizionario di cui ho detto prima ci
ha fatto la proposta di collaborare al CDROM, cosa che ci ha
dato una grande soddisfazione.
Una domanda molto
personale (puoi avvalerti della facoltà di non rispondere)
qual è il tuo romanzo preferito e qual è quello che ami di
meno? Nessuna problema a rispondere, devo avere il
coraggio delle mie idee... In assoluto il mio preferito è
"Il birraio di Preston", e in generale prediligo i romanzi
"storici", quelli ambientati nella Vigàta a cavallo fra '800 e
'900. I libri di cui sinceramente avrei fatto a meno sono
le due raccolte di racconti di Montalbano; inoltre non mi ha
granchè interessato (che il Sommo mi perdoni!) la recente
biografia di Pirandello.
Vuoi aggiungere
qualcos'altro... No, niente, mi hai già spremuto fin
troppo! ;-) |