Il cane di terracotta
 

Un romanzo di un autore di culto come Camilleri è diventato ben più che la traccia per un videogioco: si può anzi dire che è il romanzo stesso che si anima e prende voce.
Abbiamo intervistato Antonio Sellerio, curatore del videogioco, Luigi Ricca, autore dei disegni e Pillo Esposito di Im*media per avere un quadro completo e sapere tutto prima di metterci a giocare...


A chi è nata l'idea del videogioco?

Antonio Sellerio
L'idea viene da Pillo Esposito, noi, dopo un'esitazione iniziale, abbiamo deciso di produrre per la prima volta un'opera multimediale in quanto per la prima volta ci veniva proposto un progetto che non si limitava a trasferire su supporto multimediale i contenuti di un libro, ma ci ha permesso di realizzare tutte le potenzialità della nuova tecnologia. Siamo molto soddisfatti del risultato e stiamo già iniziando la sceneggiatura di un'altra avventura del Commissario Montalbano, anche se ciò non costituirà una rivoluzione per Sellerio: infatti la nostra principale produzione continuerà ad essere costituita dai libri blu (che speriamo tutti conoscano) realizzati con una carta ed una qualità che uniti al basso prezzo li rendono diversi da tutti gli altri in commercio, e che tanta soddisfazione continuano a darci.

Pillo Esposito di Im*media
Come tutte le buone (ci auguriamo) idee, quella che sta alla base de Il cane di Terracotta Cartone animato interattivo, è stato un lavoro di gruppo e di confronto fra diversi soggetti.
In quanto patito e divertito lettore di Camilleri ho raccontato ai miei soci, l'idea di presentare attraverso il mezzo multimediale (un mezzo con il quale quotidianamente ci confrontiamo) un'avventura del commissario Montalbano. Da qui è nata l'idea di trasformarlo in un cartone animato interattivo, in cui l'utente si sentisse parte integrante del racconto/avventura interagendo con la storia stessa come se fosse il commissario Montalbano. A cascata sono nate le altre idee che fanno di questo cd-rom un prodotto unico nel suo genere: le ricette "cliccabili", la galleria dei personaggi, gli approfondimenti, le malefiure (che non sono altro che una trasposizione in siciliano della ormai consolidata "energia" dei videogiochi), e i vari giochi ispirati dal romanzo che consentono di eliminare le malefiure (un'ennesima trasposizione dei bonus dei videogiochi)

 

Chi ha ideato la struttura del videogioco

Pillo Esposito
Anche questo è stato un lavoro di confronto fra la IM*MEDIA e la Sellerio. Abbiamo creato un gruppo assolutamente inusuale per un'attività in Sicilia. Un gruppo fatto da un editore, un creativo, un regista, un illustratore, uno sceneggiatore, un appassionato di videogiochi, un musicista, attori, grafici e programmatori. Il tutto per riuscire a sfruttare tutte le potenzialità del mezzo e la bellezza del romanzo su cui stavamo lavorando. Ci è piaciuta molto l'idea di rischiare proponendo sul mercato un nuovo media che fosse la migliore sintesi possibile fra libro, videocassetta, gioco per computer, fumetto d'autore. E a sentire dai commenti dei lettori/spettatori/giocatori/utenti che quotidianamente riceviamo tramite e-mail ci sembra che l'esperimento sia riuscitissimo.
Come è stata accolta l'idea da Camilleri?
Antonio Sellerio
Ho presentato a Camilleri la demo che avevamo realizzato senza anticipargli la cosa, e credo che sia stata la migliore soluzione, infatti, pur essendo Camilleri persona molto aperta alle nuove idee, sono certo che senza mostrare il cartone animato interattivo è impossibile renderne l'effettiva suggestione con le sole parole e subito si è mostrato favorevole. Per la progettazione del lavoro io e Pillo Esposito di Im*media avremmo realizzato la sceneggiatura mettendolo a conoscenza dei pochi tagli realizzati, e lui, non sarebbe intervenuto, dando la sua approvazione definitiva alla realizzazione solo alla fine visto l'intero lavoro. Questo modo di lavorare mi ha da un lato consentito di lavorare in maniera molto spedita non dovendo sottoporre gli stadi di avanzamento ad un'ulteriore supervisione, dall'altro mi sentivo molto responsabilizzato, ragion per cui abbiamo cercato di essere il più fedeli possibile al libro stesso cercando di non intervenire sui dialoghi e di riproporre le atmosfere senza farci condizionare da quelle molto suggestive dello sceneggiato. Quando, completato il lavoro, ho mostrato il prodotto a Camilleri, avevo molta paura che potesse chiederci delle correzioni sostanziali ma solo dopo due ore di visione ci fece notare che la posizione del braccio di un cadavere andava corretta, non ci propose nessun'altra modifica. Ho tirato un gran sospiro di sollievo e ho provato grande soddisfazione. Camilleri si è mostrato entusiasta dell'opera nel suo complesso e della caratterizzazione di molti personaggi simile a come lui effettivamente l'immaginava.
A quale pubblico si rivolge?
Antonio Sellerio
Il pubblico a cui si rivolge è costituito sia dai tantissimi lettori del commissario Montalbano, sia da coloro che, giocando col computer, non si accontentano di sparare a tutto quello che si muove o di governare l'evoluzione di strane civiltà, ma vogliono partecipare ad una vera e propria avventura interattiva che si svolge oggi in una immaginaria località italiana. Per chi ha già letto il libro il godimento del gioco non è assolutamente precluso (si gioca soprattutto su particolari), e chi non lo ha letto non dovrebbe avere troppi problemi a calarsi nella logica di Montalbano. Infine il funzionamento e così intuitivo che per molte persone che non avevano nessuna familiarità con il computer ha costituito uno dei primi approcci.
Che difficoltà ha presentato al disegnatore?
Luigi Ricca, autore dei disegni
Le difficoltà principale è stata soprattutto quella di individuare un metodo di lavoro che permettesse di affrontare l'impresa di realizzare un cartone animato (per quanto "leggero"), partendo dal presupposto che non si trattava di realizzare un film o un serial tv ma un CD-ROM.
Rispetto all'illustrazione e al fumetto tradizionali, la differenza principale probabilmente sta nel fatto di dover disegnare separatamente ambienti, personaggi, oggetti e di non avere quindi un raffronto immediato con quello che sarebbe stato il risultato finale.
Per quanto riguarda le caratterizzazioni dei personaggi, a parte qualche eccezione, Camilleri sembra lasciare ampio margine di libertà alla fantasia del lettore: sono abbastanza rare, infatti, le classiche dettagliate descrizioni della fisionomia dei personaggi. Eppure, non so se per qualche misteriosa affinità geografica o per il potere evocativo della scrittura di Camilleri, ma non ho quasi mai avuto tentennamenti su quale faccia dare a questo o a quel personaggio. Per il volto di Montalbano, in particolare, ho deliberatamente evitato ogni riferimento al pur bravo Zingaretti: mi sono piuttosto rifatto al bel volto rude e intenso di Pietro Germi e alla sua memorabile interpretazione del commissario Ingravallo nella bella trasposizione cinematografica del "Pasticciaccio..." di Gadda (scoprendo solo dopo, dalla viva voce dell'autore, che lui Montalbano se l'era proprio immaginato così).
Le nuove tecnologie potranno essere un importante trampolino per l'economia e, in particolare, per l'editoria siciliana?
Antonio Sellerio
Se i maggiori problemi dell'economia siciliana derivano dalla carenza delle infrastrutture, deficit che per il commercio di nuove tecnologie dovrebbe essere facilmente superabile, e se è vero che una parte consistente dei disoccupati sono persone ad elevatissima scolarizzazione, allora le premesse ci sono tutte. La nostra esperienza diretta mi fa andare addirittura oltre, mi fa ritenere che sia in parte possibile una via siciliana alla multimedialità, che utilizzi appieno le nuove tecnologie dando sfogo alla naturale vocazione all'arte dei siciliani, come abbiamo fatto in questo prodotto: partendo dal testo di un grande scrittore siciliano, con i disegni, le voci, le musiche, la creatività tutta di artisti siciliani siamo arrivati a realizzare un'opera di elevato contenuto tecnologico.

Pillo Esposito
Sicuramente sì, IM*MEDIA non esisterebbe grazie alle nuove tecnologie e il processo di emigrazione delle professionalità in questo settore, va man man ad essere sostituito dall'"immigrazione" dei lavori. Il gap generato dalla distanza viene quasi del tutto annullato grazie ad Internet. In Sicilia non mancano né professionalità nel campo della grafica e della multimedialità, né creatività; grazie alla competitività dei nostri servizi siamo stati in grado (ma sappiamo di non essere l'unica azienda siciliana) a realizzare significativi lavori per diverse aziende sparse sul territorio nazionale e internazionale da Roma a Milano a New York.
A cura di Grazia Casagrande