[...]
Verso fine anno uscirà anche un nuovo Ammaniti, ma nulla di
più per ora si sa, mentre l’incognita legata all’infaticabile Camilleri,
scrittore affezionato a casa Sellerio, è data dall’eventualità
di incursioni anche in Mondadori e Rizzoli. Oltre al commissario Montalbano,
nel 2002 continuerà a lavorare l’investigatore Bustianu di Marcello
Fois (L’altro mondo, Frassinelli), territorio, come sempre, la Sardegna.
A Firenze nascerà un nuovo commissario, un «toscanaccio»
creato da Marco Vichi (Guanda). Ben due saranno invece gli ispettori al
lavoro nella cupa Milano di Giuseppe Genna che, nel segno della fantapolitica
e dell’intrigo, ripercorre la storia d’Italia a partire dal caso Mattei
(Nel nome di Ishmael, Mondadori).
[...]
Cinzia Fiori
Corriere della sera, 30.12.2001
E' stato un anno fortunato e di buon livello per gli autori italiani.
I premi letterari hanno riconosciuto la qualità: Pontiggia, Starnone,
Ammaniti
ROMANZO 2001. Il catalogo è questo
Dall'infaticabile Camilleri al ciclone Fallaci: l'esercito dei bestselleristi.
Con qualche sorpresa.
[...]
Impazza l'ormai infaticabile e incontinente Camilleri, che però
primeggia con quel Re di Girgenti cui lavorava da anni e riconosciuto
come il suo capolavoro. Seguito a ruota da Benni: che se nelle classifiche
ci finisce comunque sempre, qualunque cosa scriva (è accaduto anche
coi due orribili Elianto e Spiriti), ora ci sta meritoriamente
perchè Saltatempo è senza dubbio un testo che (sorprendentemente,
considerati i precedenti) ha restituito la fresca vena d'un autore che
s'era perso.
[...]
E penso anche a Stile libero (Einaudi) che, pur nella discontinuità
e talora nella follia delle scelte, ha affiancato a Nove e Ammaniti un
Dazieri che però deve ancor rifinirsi (lo ricordo anche come esempio
della ricca linea dell'investigazione all'italiana, che ha prodotto quest'anno
romanzi di Carlotto, del troppo prolifico e non sempre limato Lucarelli,
di Fois, Daniele Genova, dell'assodato binomio Guccini-Macchiavelli però
in flessione e del nuovo promettente binomio Colaprico-Valpreda).
[...]
Ermanno Paccagnini
Il Tempo, 30.12.2001
I due colossi televisivi pronti a duellare a colpi di sceneggiati.
Braccio di fiction tra Rai e Mediaset
di MARIDA CATERINI
SI PREANNUNCIA, per il 2002 oramai alle porte, uno vero e proprio scontro
titanico tra Rai e Mediaset, nel settore della fiction di qualità,
finalizzata ad approfondire tematiche storiche, sociali e di costume, senza
tralasciare la classica commedia all'italiana.
[...]
Le ultime novità riguardano Luca Zingaretti. A primavera sarà
il protagonista del remake di «Incompreso», su Canale 5. Subito
dopo, arrivano, quasi sicuramente su Raiuno, questa volta, altri due espisodi
di «Il commissario Montalbano». I titoli sono «Amore
e fratellanza» e «Gli arancini di Montalbano». Ambedue
per la regia di Alberto Sironi. Le riprese, in fase di conclusione, si
stanno effettuando negli studi ex De Paolis sulla Tiburtina. E subito dopo
Sironi inizierà a girare «L'odore della notte», tratto
dall'ultimo romanzo di Camilleri e programmato per il prossimo autunno.
Ma a Luca Zingaretti, Raifiction pensa anche di affidare il ruolo di «Mussolini»,
nell'omonima fiction che fa parte del più ampio progetto «I
protagonisti del Novecento», partito già con la realizzazione
di «Papa Giovanni», il primo di dodici miniserial dedicati
agli uomini più noti del secolo appena trascorso.
28.12.2001
Le Favole
del tramonto diventano un recital per voce narrante, pianoforte
e contrabbasso. Oggi prima assoluta a Ragusa Ibla, alla Sala Comunale "Falcone-Borsellino".
La voce narrante è quella di Paolo Schininà, da un'idea
del quale è nato lo spettacolo; le musiche sono composte da Giacomo
Schembari, che suona anche il pianoforte; al contrabbasso Saro Riso.
La serata è patrocinata dall' Assessorato Cultura di Ragusa.
FRANCE 2, 28.12.2001
Trasmissione del telefilm La voce del violino doppiato in francese.
RADIO3 RAI,
25.12.2001
Mattino 3
All'interno del programma, Daniele Formica ha letto quattro Favole
di Andrea Camilleri. Lo stesso Camilleri ne ha introdotto la lettura.
RAI3, 23.12.2001
L'elmo di Scipio
All'interno del programma di Enrico Deaglio, Andrea Camilleri è
stato intervistato sul filmato della "conversazione" di Bin Laden.
Fra le altre cose, dopo aver ribadito che il filmato non lo convinceva,
ha sostenuto che nessun arabo che si rispetti si presenterebbe in casa
di un ospite portando con sè il fucile, ma che lo depositerebbe
senz'ombra di dubbio all'ingresso della casa.
La Repubblica, 22.12.2001
LA RIVISTA SOTTO IL TOVAGLIOLO
La commedia di Federico Fellini e Mino Maccari (1942) con Riccardo Garrone,
Massimo Wertmuller, Silvio Spaccesi, Salvatore Puntillo, Miranda Martino,
Giampaolo Poddighe, Claudia Poggiani, Daniele Formica, Emilio Cappuccio,
Ivo Garrani, Orazio Stracuzzi, Gianni Bonagura, Fabio Visca, Sergio Nicolai,
e con la partecipazione di Emilio Ravel e Andrea Camilleri.
Rai Radio3 — 21.30
Il Giorno, 22.12.2001
Verdi finisce in Kafka
MILANO — L'opera si intotola «Il processo», è ispirata
al romanzo di Kafka, è stata composta dal giovane Alberto Colla
- nato ad Alessandria nel 1968 - ed è la vincitrice del Concorso
internazionale Giuseppe Verdi per la composizione di un'opera lirica, organizzato
dal Comitato delle celebrazioni verdiane.
L'entità del premio consegnato ieri, in Scala, al giovane ed
emozionatissimo Colla? Quaranta milioni netti di lirette, ma soprattutto
una doppia esecuzione dell'opera: nel marzo 2002 al Teatro Valli di Reggio
Emilia (24 e 26), e in ottobre (25, 27, 29 e 31) al Teatro Strehler di
Milano.
Decisamente originale come conclusione del lungo anno verdiano, soprattutto
per il fatto che ad essere premiati sono stati tre giovani compositori
- assieme a Colla, ex aequo al secondo posto si sono qualificati il veneziano
Paolo Furlani e l'inglese Will Todd - e che indirettamente si finisce per
sostenere esecuzioni di musica contemporanea in Italia. Facendo il verso
a Verdi insomma, varrebbe la pena in questo caso dire: «Guardiamo
al futuro, sarà un progresso».
«Questo concorso si è svolto in modo diverso dal solito,
- spiega il direttore artistico della Scala Paolo Arcà, membro della
giuria assieme a compositori, musicologi e studiosi. - In un primo momento
42 compositori da tutto il mondo ci hanno mandato i loro curricola e registrazioni
delle loro musiche. Da questo primo gruppo - una particolare attenzione
è stata rivolta a quanti si erano già occupati di musica
vocale - sono usciti otto nomi. Agli otto compositori è stato chiesto
di presentare un progetto drammaturgico articolato, e di questi progetti
ne sono stati selezionati tre: dei tre, il vincitore».
«Ho curato personalmente la realizzazione del libretto tratto
dal romanzo, - spiega Colla, già allievo di Corghi, premiato in
numerosi concorsi internazionali - soprattutto per la difficoltà
di ridurre la densa materia di cui è fatto il libro di Kafka. Le
sette scene dell'opera - in un solo atto di quasi due ore - vedono una
netta predominanza di voci maschili, e l'utilizzo di molteplici registri
strumentali, molti dei quali mutuati dal passato ma trasposti in chiave
quasi parodistica. Sessanta strumenti, un piccolo coro di otto voci, supporti
elettronici e il tentativo di mostrare - attraverso quest'opera ispirata
a Kafka - il senso di una giustizia che si può trasformare in un
mostro profondamente ingiusto e crudele. Non a caso ho pensato a un'ulteriore
chiave simbolica di lettura dell'opera, quasi si narrassero in scena le
tre fasi di una malattia: l'infezione, l'incubazione e il morbo, la manifestazione
del male...».
E' invece ispirata al «Birraio di Preston» di Camilleri
l'opera di Furlani - che assieme al diploma in composizione ha un diploma
in pittura alla Belle Arti di Venezia - mentre l'inglese Will Todd (già
compositore di oratori, musical e partiture corali) ha presentato «The
Blackened Man». Vuole la legge che il vincitore si prenda tutto:
così Colla si trova l'opera rappresentata e un portafoglio più
pingue. Ai due ex-aequo sono andati invece dodici milioni (anche qui, si
parla di lire), e la speranza - vana (?) - di vedere in futuro le loro
opere rappresentate.
di Edoardo Tomaselli
Bresciaoggi, 22.12.2001
Il Pallone d’oro a Owen: si premiano solo le punte
[...]
- DOMENICA 16. Una bufera di neve del tutto inconsueta e un freddo
da steppa siberiana bloccano e mettono nelle pettole un Paese fragile anche
per antiche incurie e imperdonabili trascuratezze. Brescia non fa eccezione:
difatti la città, specie in periferia, finisce in tilt. I balbettamenti
delle autorità, al contrario di rassicurare, aumentano la rabbia.
Me ne resto a casa e mi tengono buona e calda compagnia l'ultimo libro
di Camilleri (che rimane in testa alle classifiche: «Il re di Girgenti»
ha l'ambizione del grande affresco storico ma non sempre ahimè il
respiro) e una raccolta di ritratti della politica di Gian Antonio Stella:
s'intitola «Tribù», con l'aggiunta esplicativa di: «Foto
di gruppo con Cavaliere». E' edito dalla Mondadori, cioè dallo
stesso Cavaliere. I personaggi sono circa trecento: tra gli altri, Buttiglione
(«il cleropositivo più laico d'Italia»), Letta («L'eminenza
azzurrina di Smorza Italia»), Martino («Libera pennica in libero
stato»), Santanchè («Anche le cinciallegre hanno un'anima:
nera»), Vito («M'illumino d'incenso»), Sgarbi («Il
vandissimo scampato al cimurro»). Borrelli chiede al Presidente della
Repubblica di difendere la Boccassini e i magistrati da un attacco di Jannuzzi
- facoltosa borghesia campana, già senatore socialista, oggi a Palazzo
Madama con il Polo . Il cosiddetto scoop si rivelerà una bufala.
[...]
La Repubblica, 21.12.2001
Allarme Piovra
ROMA — La mafia in tv? Vade retro. La Piovra, titolo storico della
televisione italiana, sceneggiato che attraverso il grande romanzo popolare
è riuscito a raccontare gli intrecci tra potere mafioso e potere
politico, fa ancora paura. «Se la Rai fa un'altra Piovra io mi dimetto
da ministro del Mezzogiorno. E' scandaloso che si dia una immagine di una
parte dell'Italia di puro pericolo, tutta coppola e lupara. La Piovra deve
essere ritirata dal mercato». E' stato il viceministro per l'Economia,
Gianfranco Miccichè (Forza Italia), a rivendicare un'immagine della
Sicilia diversa. «Certo, è ovvio, — prosegue — non si può
fare finta di niente. I problemi ci sono. Ma dobbiamo ragionare in positivo
per cercare di correggere la rotta. Ma il gioco a sparare sul Mezzogiorno
deve smettere. Non è possibile che da Roma in giù sia Kabul.
Che da Roma in giù la burocrazia è tutta da buttare, che
le città siano tutte più brutte... Basta».
Forse Miccichè non sa che la Rai non ha in programma altre "Piovre",
chissà forse avrà confuso la Piovra con Sarò il mio
giudice, serie andata in onda qualche giorno fa, o ha semplicemente messo
le mani avanti. Ma la polemica è antica — prima di lui era stato
Franco Zeffirelli a scagliarsi contro la fiction — il consigliere di amministrazione
della Rai Vittorio Emiliani osserva come «per tutta la campagna elettorale
hanno dipinto un Paese in nero, attraversato da bande criminali. Adesso»
continua Emiliani «lo vorrebbero dipinto tutto in rosa. La Rai deve
cercare invece di dipingere un Paese per quello che è, cioè
un chiaroscuro. La Piovra è una fiction in cui ci sono magistrati
molto impegnati contro il crimine. E' vero che c'è stato un calo
di omicidi da qualche anno, ma questo è frutto di una lotta alla
criminalità e forse anche dello spostamento degli interessi della
mafia in altri settori». (s.f.)
La Repubblica, 21.12.2001
INTERPRETI E AUTORI
Remo Girone e Luigi Perelli
"Sarebbe utile farla ancora"
ROMA — Micciché si dimetterebbe se la Rai mandasse ancora in
onda La piovra? «E' una polemica vecchia» ribattono il regista
Luigi Perelli e Remo Girone, il perfido Tano Cariddi, che piuttosto giudica
«interessante girarne nuove serie sulla mafia di oggi, per capire
com'è cambiata, quali sono i nuovi legami col potere». «Ho
letto tempo fa» replica Perelli «un'intervista a Totò
Riina in cui si sostenevano esattamente le stesse cose di cui si parla
oggi, e cioè che la serie non corrispondeva alla realtà della
Sicilia. Mi sembra strano che si riproponga questo tipo di polemica, anche
perché, nonostante il notevole sforzo di trasformazione di una parte
del Sud Italia, la situazione resta preoccupante. Per me la Piovra appartiene
al passato: con il suicidio di Tano Cariddi nell'Etna, ho voluto chiudere
il ciclo dei personaggi».
La Repubblica, 21.12.2001
Silva, "padre" della Piovra
"Ha anticipato la realtà"
ROMA — Sergio Silva è il padre della Piovra, prima come dirigente
della Rai e poi come produttore. Pensa a una nuova serie? «Io ci
penso, ma non c'è nessun fatto concreto, e mi chiedo che senso potrebbe
avere» dice Silva. «La mafia è un grande tema, comunque
uno la veda, sono interessanti i legami con la politica e l'imprenditoria.
Il problema delle banche off shore è esploso con il terrorismo ma
esisteva anche prima. Il versante nero dell'economia non è un tema
occasionale ma globale. Mi sembra singolare non volerci pensare. Guardando
a questa esperienza con la lente della lontananza, abbiamo anticipato gli
eventi, forse contribuendo a creare una coscienza politica. Quindici anni
fa tutti questi aspetti non erano accertati ma certamente esistevano, li
abbiamo anticipati e spiegati, certo con le forme
del romanzo. A volte la fiction era più vera della cronaca,
si restava sconcertati: leggevamo molto i giornali e facevamo delle riflessioni.
RAI3, 21.12.2001
TGR Sicilia
Il ladro
di merendine
Servizio sul CD-ROM con interviste a Antonio Sellerio e Pillo Esposito.
20.12.2001
Il ladro
di merendine
Oggi alle 20:00 il CD-ROM sarà presentato al Blow Up, in Piazzetta
S.Anna, a Palermo.
Corriere della sera, 20.12.2001
TEATRO CARCANO / Dopo il successo della scorsa stagione, torna lo spettacolo
di Dall’Orto.
Nuovi incanti del Piccolo Principe
Solo per questa sera, anche Irene Grandi sul palco esegue la «ballata
della rosa»
Una piccola-grande favola che celebra la libertà, quella che
si perde nel diventare adulti. «Il Piccolo Pincipe» di Antoine
De Saint-Exupéry torna al teatro Carcano dopo il successo ottenuto
la scorsa stagione, con la regia e l'interpretazione di Italo Dall'Orto.
E per festeggiare la rentrée, stasera si avvale di una «comparsa»
d’eccezione, la cantante Irene Grandi, in uno speciale «cammeo»
sonoro. Il libro, famosissimo e supervenduto (il secondo dopo la Bibbia),
è un condensato della vita, dei più profondi sentimenti,
vissuti con la purezza e la sincerità di un bambino. Un'autobiografia
dell'autore, ovvero l'autobiografia di milioni di lettori che per generazioni
si sono ritrovati a volare sulle ali del poeta-pilota, a seguirlo nelle
sue avventure e nei suoi magici incontri.
Tra i suoi estimatori - scrittori, studiosi della psiche, poeti e scienziati
- anche il romanziere Andrea Camilleri, che afferma: «È una
favola adulta, che incanta i grandi non perché sono stati bambini
una volta, ma proprio perché sono diventati grandi».
[...]
Livia Grossi
Leggo - Napoli, 19.12.2001
E Montalbano insidia il trono di Harry Potter
ROMA - Chi è l'unico baluardo nostrano a resistere all'ondata
inarrestabile scatenata dalla saga del mago-bambino Harry Potter?
La risposta è sulla bocca di tutti: Andrea Camilleri, lo scrittore
siciliano che da fenomeno editoriale è diventato un vero e proprio
classico presente in tutte le librerie. "Il re di Girgenti", era in testa
alle classifiche prima del ciclone "Potter", ma tuttora riesce a resistere
tra i primi 5 libri più venduti. Un successo che conferma che anche
la magia italiana piace.
G.Scarp
El Mundo, 18.12.2001
Cinco editoriales se unen para publicar libros de bolsillo
PILAR MAURELL
BARCELONA. Cinco editoriales independientes se han unido para crear
una nueva marca de bolsillo: Quinteto. Anagrama, Edhasa, Tusquets, Grup
62 y Salamandra han constituido esta sociedad limitada que «actúa
de marca de garantía» y que pretende «aunar la calidad
de su propuesta editorial con la máxima difusión que permite
el formato bolsillo».
El grupo Planeta distribuirá los libros de Quinteto que aparecerán
en el mercado en febrero de 2002.
La programación del primer año será aproximadamente
de 65 títulos encabezados por Tren nocturno de Martin Amis, El capitán
salió a comer y los marineros tomaron el barco, de Charles Bukowski,
La voz del violín, de Andrea Camilleri, y El rey del invierno y
Sharpe y el águila del imperio, los dos de Bernard Cornwell.
Quinteto se ha creado como una marca común, lo que significa
que cada una de las editoriales serán las encargadas de editar los
títulos de su catálogo, además de gestionar los derechos.El
diseño y formato de los volúmenes es común en todos
los libros, igual que la tirada, 10.000 ejemplares.
Giornale di Brescia, 17.12.2001
Camilleri sta sempre di scena
Non è un Montalbano che domina la scena. Il commissario di Vigàta
per questo Natale riposa, anche se sembra che sia quasi pronta in tipografia
un’altra sua avventura. Sullo scaffale, ormai lunghissimo e pesante di
Camilleri, sono però appena arrivati due volumi freschi di stampa.
Il primo era atteso da tanto tempo e subito ha incontrato il favore del
vasto pubblico: Il re di Girgenti (Sellerio, 22 mila lire). Solo per comodità
può essere classificato nel filone storico. Di fatto è una
storiona pantagruelica, in un grande affresco d’epoca. Ma un altro filone
si va arricchendo, per Camilleri. Quello della sua esperienza teatrale.
Non una parola in siculo-camilleriano, ma un italiano fluente che mostra
tutta l’abilità di gran narratore del nostro. Storie, aneddoti e
anche un dialogo con giovani aspiranti attori e registi. Tutto in Le parole
raccontate (Rizzoli, 25.000 lire). Metti una serata a teatro.
Giornale di Brescia, 17.12.2001
Padri, figli e l’aria di famiglia in tempi di crisi
Sugli scaffali della narrativa italiana molti i romanzi che affrontano
le vicende personali degli autori. E il pubblico sembra gradire
Camilleri domina la vetta di ogni scaffale anche in questa vigilia di
Natale. Ma se si vuole sfuggire l’onnipresente autore di Porto Empedocle,
si finisce a parlare di fatti di famiglia. [...]
Il Sole - 24 Ore, 16.12.2001
In alternativa al romanzo, il genere breve è quello ha offerto
alcune delle prove migliori
Narrativa 2001. Racconti per un anno
Dall'Indiano mistificatore di Ferrero all'intrigo storico di Bettini,
ai magnifici perdenti descritti da Ugo Riccarelli. E spunta un Rugarli
di qualità
[...]
Corre a parte il troppo prolifico, ma amatissimo dal pubblico, Andrea
Camilleri. Anche se l'ennesimo "Montalbano", L'odore della notte,
è una delle sue opere più convincenti, per ironia e lievità
di scrittura.
[...]
La Repubblica, ed. di Palermo, 13.12.2001
Apre Medi@ salone di tecnologia e fumetti
ISABELLA NAPOLI
UNA rassegna che unisce l'hitech alla tradizione del fumetto e ai piaceri
della lettura. È la nuova formula di Medi@, il salone dell'economia
sociale e delle nuove tecnologie che s'inaugura oggi alle 11,30 alla Fiera
del Mediterraneo. Un grande contenitore che spazia dagli strumenti tecnologici
all'avanguardia al salone del fumetto. Gli incontri dedicati ai cultori
del genere si svolgeranno nel padiglione 22. Qui, si terrà alle
12, la collettiva di vignettisti siciliani del fumetto mentre alle 15 sarà
presentata la «scuola palermitana del fumetto». Nel corso della
giornata, dalle 10,30 alle 13,30 sarà possibile partecipare nella
sala B dello stesso padiglione al workshop di disegno con la Scuola del
fumetto di Milano e dalle 15,30 alle 18,30 ad un seminario di sceneggiatura.
Tutti i seminari sono a pagamento e si possono prenotare anche su Internet
all'indirizzo www.20milarighe.it.
Fra le chicche di "20 mila righe", il salone del libro e del fumetto
per ragazzi, c'è la presentazione del primo fumetto interattivo
italiano, domani alle 15, nella sala A, mentre sabato alle 16 sarà
presentato il secondo cartone animato interattivo su cd rom edito da Sellerio
e tratto da "Il ladro di merendine" di Andrea Camilleri. Alla fine del
gioco sarà possibile scaricare il punteggio ottenuto dalle indagini
virtuali e partecipare, attraverso il sito www.illadrodimerendine.it,
al concorso per il miglior commissario Montalbano d'Italia.
Uno spazio di cinquemila metri quadrati nel padiglione 20 di Medi@
ospita invece aziende di software e i più nuovi modelli di pc. Infine,
il padiglione 5 accoglie la Settimana dello studente, ottanta stand per
orientare al lavoro e alla formazione. La manifestazione rimarrà
aperta al pubblico ad ingresso gratuito fino a domenica prossima dalle
10 alle 20.
La Stampa, ed. di Aosta, 09.12.2001
Lucarelli in cattedra per parlare di «Noir»
IL GIALLISTA A ST-VINCENT. NUOVI ORARI A COURMAYEUR
SAINT-VINCENT A margine del Noir di Courmayeur, la rassegna «Leggere
per leggere - Incontri con gli autori» nata dalla collaborazione
tra l'Istituto tecnico commerciale per geometri e professionale di Châtillon
e la biblioteca comunale di Saint-Vincent, prosegue domani alle 21 all'auditorium
dell'Ipr di Saint-Vincent con Carlo Lucarelli, autore di molti romanzi
e conosciuto soprattutto per la sua attività di conduttore televisivo.
Parlerà sul tema «Dal commissario De Luca alla mobile di Bologna:
il giallo tra cronaca e storia», traendo spunto dalla sua trasmissione
televisiva «Blu Notte». L'iniziativa si addentra nel mondo
del giallo con il supporto di Viviana Rosi, docente di scrittura creativa,
e Marco Jaccond, insegnante di lettere e ricercatore di arte contemporanea.
Paola Corti e Andrea Damarco, attori della compagnia teatrale Replicante
Teatro, leggeranno brani tratti dai romanzi degli autori. Tutti gli incontri
serali sono preceduti da appuntamenti con i ragazzi che si svolgono in
mattinata. Intanto, c´è un cambio di programma al Festival
Noir. L´incontro con Kathy Reichs, oggi, sarà alle 10,30 nel
bar dell´Hotel Royal, a causa dell´assenza della scrittrice
Eliette Abecassis. Domani è spostato alle 10,30, stessa sede, l´incontro
con Elvira Dones e Andrea Camilleri, a causa dell´assenza del giornalista
Stefano Tura, bloccato in Afghanistan.
d. g.
Il Venerdi di Repubblica, 07.12.2001
Strani questi candidati, votano per gli altri
Dentro le urne / Dopo le elezioni in Sicilia
L'elezione di Diego Cammarata a Sindaco di Palermo pare non essere la
sola iniziativa anomala dei cittadini siciliani. Ben 51 di loro si sono
presentati alle elezioni per il consiglio comunale senza ricevere neanche
un voto, nemmeno il proprio. Avrebbero potuto costituire una lista e ottenere
zero voti. Gli orfani della preferenza sono distribuiti in tutte le liste
(dai Verdi a Di Pietro, dai CCD ai Repubblicani) ma la palma va senz'altro
alla lista Vita Nuova dove i mai-votati sono addirittura 23. Situazione
bizzarra anche ad Alcamo dove ci sara` il ballottaggio e dove l'ago della
bilancia sara` l'ex ministro Vincenza Bono Parrino (arrivata terza). Al
comune si presentava il sindaco uscente Massimo Ferrrara, che nel '97 aveva
ottenuto con il centrosinistra un plebiscito da primato: 24mila voti pari
all'81 per cento.Questa volta gliene hanno dati 642.
Misteri dell'urna siciliana in cerca di spiegazione.
Si consiglia di provare con il dizionario italiano-vigatese, allegato
al cd-rom de "Il ladro di merendine" di Andrea Camilleri, appena pubblicato
da Sellerio.
Il Messaggero, 06.12.2001
Da Camilleri a Maraini per Isola perduta dei Guaita
di LUCILLA QUAGLIA
Una famiglia per un grande libro di ricordi. Una singolare storia autobiografica,
quella raccontata da Gianni e Orietta Guaita con la
collaborazione dei figli Anna, Carlo ed Enrico, tutta snocciolata tra
la terra di Toscana e di Sicilia. Isola perduta (Rizzoli, 209 pagine, 30.000
lire), che ha riunito per la presentazione nella libreria Bibli, Dacia
Maraini, Andrea Camilleri e Nino Borsellino, già nel nome evoca
pagine perdute di nobiltà come il leggendario avo Duca di Salaparuta
e Villa Valguarnera. Folla di amici e studiosi in sala, e tanti commenti
dopo la presentazione. «Ho provato sentimenti di invidia per non
averlo scritto io - dice scherzosamente Camilleri - questo libro che parla
di una Sicilia coraggiosa e mai violenta». «Un libro - aggiunge
la Maraini - doloroso, amaro e pieno di ironia».
La Repubblica, ed. di Roma, 06.12.2001
Lo storico negozio del Bottegone fa mezzo secolo. Ricordi e incontri.
Dai Sessantottini al boom di Camilleri ai film di Verdone
E la sera andavamo a Rinascita
Oggi il brindisi per i 50 anni della libreria
"Il giorno dei funerali di Berlinguer, noi della libreria facemmo il
picchetto d'onore alla camera ardente"
PAOLO BOCCACCI
Era il tempio dei Sessantottini. Ma sì, Rinascita, sotto al Bottegone.
«Ci vediamo all'angolo, davanti a Rinascita», dicevano prima
e dopo i cortei. E dentro tutti a caccia di quelle copertine bianche e
rosse degli Editori Riuniti, quei Marx Engels "Il manifesto del partito
comunista", oppure la più complicata «Questione ebraica»,
i primi Marcuse, allineati lungo il labirinto di scaffali bianchi.
È passata una vita, e oggi, alle diciotto, la storica libreria
di Togliatti, Longo e Berlinguer, spenge le candeline dei suoi primi cinquant'anni,
brindisi tra le copertine e tanti testimoni eccellenti, da De Mauro alla
Mafai, da Ingrao a Laterza, da Fiori a Borgna a Veltroni, di cui ancora,
nei cassetti, conservano una foto da ragazzo, giacca bianca e occhialetti,
mentre discute tra i banchi.
E verrà il momento dell'amarcord. Del Berlinguer che scendeva
spesso a consultare libri, a vedere le novità, del curiosissimo
e sanguigno "compagno Pajetta". Dall'inverno del lontano 1951 all'alba
del nuovo secolo, dagli anni del boom e della Vespa alla guerra in Afganistan.
Dalle discussioni su Vittorini alla signora che entra ansimando e chiede
«Dov'è l'ultimo libro di Camilleri? È esaurito? E io
come farò?».
Una passerella, lungo gli scaffali di questa Rinascita che oggi espone
trentamila volumi e fattura quasi tre miliardi l'anno.
Non fu qui che Carlo Verdone, un habitué, girò tante
scene di "Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato" con Asia Argento?
E quella presentazione di Camilleri con il suo "La concessione del telefono?"
E l'esame di maturità spiegato dal ministro De Mauro?
«Il giorno della commozione più grande» ricorda
la direttrice Gina Bellot «fu quando, ai funerali di Berlinguer,
noi della libreria facemmo il picchetto d'onore alla camera ardente. E
dentro Rinascita non ci si vedeva più, perché i vetri erano
stati coperti da migliaia di mazzi e corone di fiori che arrivavano da
tutt'Italia».
Ricordi. Quel giorno in cui si incontrarono Ingrao, Kezich e Pontecorvo,
a presentare "Memorie estorte a uno smemorato" sulla vita del regista raccontata
da Irene Bignardi. Il Giuseppe Fiori di "Casa Rosselli", la saga dei fratelli
tra politica e letteratura. E le apparizioni dei Benigni, dei De Gregori,
dei Moretti. E poi Cofferati, Bertinotti, Lizzani, Scola. Tutti amici affezionati.
Dopo la vendita del Bottegone, si era diffuso il tam tam. Chiuderà?
Non chiuderà? «E invece non chiuderemo» promette la
Bellot. In libreria passa la storia, ma a volte si ride anche. Due studenti:
«Domani c'è l'esame, ce l'avete quel libro che parla de' due
che se devono sposà, ma poi nun glielo fanno fa più, però
finisce bene?». Oppure «Mi scusi, volevo un libro, del Mulino
Bianco».
Il Nuovo, 05.12.2001
Salone di Torino, protagonista il tempo
Presentata l'edizione 2002 della kermesse editoriale: stavolta al centro
dell'attenzione sarà il tempo inteso come categoria dell'essere.
Attesi Sontag e lo svedese Larsson.
TORINO - Dopo l'ambiente, il tempo, inteso come categoria dell'essere.
La Fiera del Libro di Torino, edizione 2002, prenderà proprio spunto
dal tempo, un elemento che "dopo l'11 settembre sembra aver scandito il
mondo in un prima e in un dopo''- E la 15/a edizione della Fiera (dal 16
al 20 maggio prossimi al Lingotto di Torino) è stata presentata
dal direttore Ernesto Ferrero. I vertici dell'appuntamento che ogni anno
riunisce migliaia di lettori e editori, hanno presentato al Circolo degli
Artisti il tema e le novità dell'anno prossimo.
''Analizzeremo il tempo della scienza - ha spiegato Ferrero - rivoluzionato
dalla scoperta della relatività, quello della letteratura partendo
da un classico come Tristram Shandy di Sterne, quello della psicologia
ovvero dell'interiorità, ma anche quello delle Arti e della Musica
e delle grandi religioni monoteiste''. ''Un tema oggi molto attuale - ha
aggiunto il segretario Rolando Picchioni - una categoria di pensiero e
di misura della realta' che sembra essere arrivata ad un bivio. Tutti dicono
che prima il mondo era diverso, forse più illuso. Ma prima di che
cosa? E dopo, cosa cambierà?" A parlare del tempo verranno a Torino
scrittori ed esperti da tutto il mondo. Per adesso bastino i nomi di Susan
Sontag, del cardinale Martini, di Alberto Arbasino e dello svedes Bjorn
Larsson.
Quest'anno, poi, l'appuntamento torinese ha ottenuto anche la internazionalizzazione,
(dopo il riconoscimento in questo senso del Ministero delle Attività
Produttive) che proietta il Salone verso i paesi esteri (stavolta paesi
ospiti sono Spagna e Svizzera). Non manca la madrina della Fiera, che quest'anno
sarà Elvira Sellerio ''un editore straordinario - ha detto Ferrero
- che tra le sue ultime scoperte ha Camilleri''. Da lunedì prossimo
sarà operativo il nuovo sito della Fiera (www.fieralibro.it).
La Repubblica, ed. di Roma, 05.12.2001
Notti romane, dieci racconti per i nostri lettori
DOMANI IN REGALO
GIUSEPPE CERASA
Le notti di Roma costellate di misteri, nostalgie, passioni, ricordi.
Ma anche di debolezze, intrighi, amori, odi che poi si spengono (o magari
perdurano e si ingigantiscono) alle prime luci dell'alba. Albe metropolitane
che degradano nel caos e nell'incertezza, mentre la notte sembra favorire
la quiete, stempera le tensioni e le pulsioni, ma a volte le esaspera,
le amplifica in un vuoto che può diventare angosciante. Cos'è
più affascinante della notte? Cosa può essere più
intrigante di dieci racconti inediti che hanno sullo sfondo una Capitale
incapace di dimenticare il proprio passato di glorie e macerie? Ed è
stato questo il filo del ragionamento sviluppato con Marco Lodoli alla
ricerca di uno scenario capace di arricchire le domeniche estive dei lettori
romani di Repubblica.
Un appuntamento che abbiamo voluto ripetere per la terza volta sulla
scia dei successi di «Roma in giallo» e di «Storie d'amore».
E anche quest'anno, tra luglio e agosto, si è realizzata felicemente
una sintesi tra letteratura e arte. I dieci racconti sono stati affidati
a
Andrea Camilleri, Romana Petri, Erri De Luca, Carlo Lucarelli, Edoardo
Albinati, Fulvio Abbate, Vincenzo Cerami, Elena Stancanelli, Aurelio Picca,
Marco Lodoli. Mentre le illustrazioni sono uscite dagli studi di dieci
artisti romani: Luigi Ontani, Felice Levini, Enzo Cucchi, Stefano Di Stasio,
Giuseppe Salvatori, Paola Gandolfi, Fabio Mauri, Alfredo Pirri, Vettor
Pisani, Marco Tirelli. Questo volume, che giovedì offriamo in dono
ai nostri lettori, è il tentativo di far vivere ancora a lungo «Notti
romane» e crea una sorta di ponte ideale con la Casa delle Letterature,
dove gli artisti che hanno partecipato alla nostra iniziativa esporranno
le loro opere, accompagnate da una sintesi critica preparata da dieci autori
dei racconti d'estate. Una esperienza in parallelo che si sdoppia e si
ricompone capovolgendo i rapporti e rendendo ancora più forte il
legame tra letteratura e arte.
Alto Adige, 1.12.2001
Il sorriso di Anna Scalfi attrice che non sa fingere
di Giorgio Dal Bosco
Dapprima sorride, poi scoppia in una risata argentina. Ricompostasi,
continuano a sorriderle gli occhi, attori protagonisti che danzano come
istrioni sulla scena limpida, semplice e bella che è il suo viso.
Sorride ancora Anna Scalfi al ricordo di quelle sere a «Il Cenacolo»
a Roma. Ricordi e forse già nostalgia, memorie di illusioni e non
già di delusioni, emozioni giovanili, fremiti per un futuro di cui
vedeva l'alba, brividi mai sopiti di una vocazione, quella di attrice.
Frequentava il secondo o terzo anno, non importa, all'Accademia di
arte drammatica Silvio D'Amico a Roma e, alla sera, dopo dieci ore di studio,
in un fatiscente teatro sotto terra, il Cenacolo, era la protagonista di
«Nero in volto», un atto unico con la regia di Massimiliano
Caprara.
[...]
Ricordi vivi, autoironici che dipingono un mondo variopinto di aspiranti,
di innamorati del teatro e, anche, di persone straordinarie come Andrea
Camilleri, romanziere di successo e, per lei, conosciuto come carismatico
docente di regia, il quale, il giorno precedente l'esame finale, le lasciò
in camerino accanto ad una rosa un bigliettino di gustosi auguri.