La Sicilian Cultural Society of Canada attraverso la realizzazione della
giornata Siciliana presenta una giornata dedicata alla gloria della Sicilia
con conferenze, letteratura, danza, teatro, musica, tradizioni e sapori
siciliani da gustare in un'unica giornata. Il programma, ideato dal comitato
della Sicilian Cultural Society, ha puntato a ritrovare la dimensione dello
stare insieme che è un po' il cuore della vita siciliana.
Per la sezione LITERATURE & CULTURE segnaliamo:
Tuttolibri 10.11.2001
Noir in festival: una e-mail per scegliere il miglior giallo
Anche quest'anno i lettori di ttL saranno chiamati a scegliere il miglior
giallo italiano cui sarà assegnato il Premio Giorgio Scerbanenco
in occasione del "Noir in Festival" che si terrà a Courmayeur dal
6 al 12 dicembre. I loro voti si andranno a sommare alle preferenze della
giuria presieduta da Nico Orengo e composta da Graziano Braschi, Valerio
Calzolaio, Tecla Dozio, Ernesto G. Laura, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi,
Sergio Pent, Cecilia Scerbanenco e Lia Volpatti.
Questi i dieci finalisti, in ordine alfabetico:
1) Fiorella Cagnoni, Arsenico. La tartaruga
2) Andrea Camilleri, L'odore della notte. Sellerio
3) Massimo Carlotto, Arrivederci, amore, ciao. E/O
4) Piero Colaprico, Pietro Valpreda, Quattro gocce d'acqua piovana.
Marco Tropea
5) Sandrone Dazieri, La cura del gorilla. Einaudi
6) Marcello Fois, Dura madre. Einaudi
7) Carlo Lucarelli, Un giorno dopo l'altro. Einaudi
8) Claudia Salvatori, Sublime anima di donna. Marco Tropea
9) Giampaolo Simi, Tutto o nulla. DeriveApprodi
10) Piero Soria, La donna cattiva. Mondadori
Si vota scegliendo il titolo preferito su http://www.noirfest.com
entro il 30 novembre 2001.
Grazie a Rasbank e a Garzanti, verrà ripubblicato un volume
di Giorgio Scerbanenco. Quest'anno toccherà a "Le spie non devono
amare". I lettori potranno ritirarne gratuitamente una copia dal 1 dicembre
nei Centri di promozione Finanziaria Rasbank. per gli indirizzi: rivolgersi
al sito di Noir in Festival oppure al Numero Verde 800.100.800.
Sette, supplemento del Corriere della sera (Novembre 2001?)
Bertinotti e il terrorismo islamico
Tutto il vuoto che sta dietro a quei suoi slogan
di Francesco Merlo
[...]
Ma forse Bertinotti avrebbe già devastato la formidabile ferocia dei talebani e avrebbe bombardato di verità il mondo di bin
Laden
affidando l'inchiesta sul terrorismo al detective siculo Montalbano, ingaggiato dall'ONU.
Il Mattino 08.11.2001
Camilleri, il re dei best seller
Ineffabile Andrea Camilleri: il re dei best (e long) seller, ancora
una volta, ha colpito nel segno. Conquistando non soltanto un - pressoché
scontato - primo posto in classifica con il nuovo romanzo, ma sbaragliando
tutti anche con la persistenza, a pochi posti di distanza, de «L’odore
della notte».
Se il fenomeno Camilleri conferma così la sua popolarità,
insidiata solo dal «Ritratto in seppia» di Allende, altri narratori
italiani non sono però da meno: come l’ultimo Benni, che avanza
con brio, Casati Modignani, con la sua storia incentrata su Napoli, e il
nuovo, discusso De Carlo.
Dominio dell’attualità, invece, il versante saggistico: e qui
l’unica sorpresa è la comparsa, in classifica, di «Dio e il
mondo», opera di Ratzinger.
L'eco di Bergamo 06.11.2001
Simile, quasi identico, praticamente copiato
In tribunale J. K. Rowling, la «mamma» di Harry Potter:
si ripropone il problema del plagio
Furto o riscrittura creativa? Il caso di Susanna Tamaro, assolta, e
di Al Bano, che accusò Michael Jackson di avergli «rubato»
un pezzo
«I poeti immaturi imitano; i poeti maturi rubano; i poeti mediocri
deturpano ciò che prendono, mentre i bravi poeti lo trasformano
in qualcosa di meglio, o almeno in qualcosa di diverso». Così
Thomas Stearns Eliot. A sentire l'autore di «La terra desolata»,
quindi, non ci sarebbe scampo: il legame truffaldino o anche «onesto»
tra un autore - non solo giovane o agli inizi - e un autore già
famoso o perfino sconosciuto, sarebbe sempre esistito e sempre esisterà.
[...]
Quest'estate lo scrittore Andrea Camilleri ha affermato che «il
mestiere dello scrittore equivale a quello del ladro... se è lecitamente
consentito imparare, ed affinare l'arte della scrittura, leggendo molto,
introiettando stili, regole e affinità, la "scopiazzatura sfacciata"
d'idee, trame e paragrafi letteralmente ricopiati, è da condannare
senza esitazioni».
[...]
Antonio Donadio
Il Gazzettino 04.11.2001
Andrea Camilleri dà alle stampe, ...
Andrea Camilleri dà alle stampe, dopo sei anni di duro lavoro,
Il re di Girgenti, libro già salutato dalla critica come sua opera
massima. Lo scrittore siciliano ha deciso di abbandonare per un momento
(in un'intervista pare abbia detto che finché non cadrà l'attuale
governo Montalbano non ricomparirà) le avventure del mitico commissario,
per raccontare una storia avvenuta nel primo quindicennio del Settecento
nella sua isola. Era il periodo in cui la Sicilia era con i Savoia, parentesi
di guerra e rivoluzioni. Per sei giorni Girgenti diventò un regno
indipendente, grazie all'impresa folle di un contadino, Michele Zosimo,
che ebbe l'ardire di proclamarsi re. Pare che bevesse vino mescolato a
polvere da sparo. Una volta sedata la rivolta, dopo soli sei giorni, il
re venne deposto e ucciso. Il volume, un connubio fra siciliano, spagnolo
e italiano, procede a dialoghi serrati, con un ritmo avvincente e personaggi
finemente cesellati, ciascuno con una particolarità eccentrica che
ricorda, a tratti, il mondo di Macondo di Marquez.
Lorenza Stroppa
Famiglia Cristiana 04.11.2001
La peste di Camilleri
Il re di Girgenti
L'ultima fatica letteraria di Andrea Camilleri è un affascinante
romanzo storico ambientato nella Sicilia di fine Seicento e degli inizi
del Settecento, ai tempi della peste, dell'Inquisizione e delle carestie.
Il protagonista è il bracciante Michele Zosimo, che nel 1718 si
proclama a furor di popolo re di Girgenti, l'antica Agrigento. Ma il sogno
dei contadini al potere dura soltanto sette giorni, troppo poco per ottenere
la rivincita sui loro oppressori.
Attraverso una piacevole alternanza di dialetto siciliano, lingua spagnola
e italiana, Camilleri recupera dal dimenticatoio della storia quella vicenda
realmente accaduta, e la rielabora a modo proprio, con fantasia e ironia,
in un'atmosfera leggendaria, densa di presagi, prodigi e saggezza popolare.
Pietro Scaglione
Gazzetta di Parma 02.11.2001
Un libro e passa la paura
Gli italiani, dall'11 settembre, leggono di più. La vendita dei
libri, a partire dal giorno degli attentati negli Stati Uniti, è
aumentata, e soprattutto è cresciuta la voglia di riflettere, di
capire, di analizzare.
[...]
Da un giro in alcune importanti librerie, abbiamo tratto una conclusione
stupefacente: cioè che, se il Corano sta registrando un vero e proprio
boom di vendite, e assai apprezzati sono i titoli che parlano dell'Islam,
delle armi biologiche, del terrorismo (compresi i manuali su come difendersi
dai vari, possibili attacchi), sono proprio i testi che non trattano di
guerra o di catastrofi a riscuotere un successo travolgente.
[...]
La guerra ha fatto un gran regalo alla collezione Harmony, ai Gialli
Mondadori, ai vari campioni della risata, agli scrittori "leggeri", ma
pure ad autori come Camilleri, il cui nuovo romanzo "Il re di Girgenti"
rappresenta, per tanti lettori, un vero e proprio rifugio in una storia
lontana, in una Sicilia dei tempi andati: un antidoto di straordinaria
qualità contro la feroce, concitata realtà d'oggi.
[...]
Tommaso Debenedetti
Il Mattino 01.11.2001
Camilleri, avanzata annunciata
Se il «Ritratto in seppia» di Allende scavalca tutti raggiungendo il primo posto in classifica, questa settimana anche il sornione Camilleri avanza alla grande, piazzandosi secondo con il suo nuovo romanzo storico, «Il re di Girgenti», che conferma la capacità dell’autore di incontrare il favore del pubblico dei lettori.